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Cronaca

Roccasecca, ricordato l’80° anniversario del bombardamento della stazione ferroviaria

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Il sindaco Sacco: “Nasco in una famiglia di ferrovieri, emozionato nel celebrare questa ricorrenza. Questo territorio può insegnare a tutti cosa significa vivere i conflitti”
 
 
Una manifestazione organizzata in maniera impeccabile, anche con la bandiera della pace strotolato nella piazza Risorgimento ad arricchire il ricordo dell’ottantesimo anniversario del bombardamento della stazione ferroviaria di Roccasecca.
 
Un evento voluto dal Comune di Roccasecca, in collaborazione con le associazioni “Cassino città della Pace”, Battaglia di Cassino e Italy War Route.
 
Bellissimo il colpo d’occhio: una piazza gremita, con la presenza delle scuole, di tante associazioni e autorità civili, militari e religiose. Tra gli altri: S. E. il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori; il Questore Domenico Condello, il Colonnello Mattioli, comandante provinciale dei Carabinieri. al capitano Bartolo Taglienti, comandante della Compagnia Carabienieri di Pontecorvo, il Maresciallo Capo Angelo Iodice, comandante della Stazione dei Carabinieri di Roccasecca; il Colonnello Valerio Lancia, comandante dell’80° Rav di Cassino, il Tenente Vanessa Emili, comando Guardia di Finanza di Cassino, il rappresentante dell’Università di Cassino, la professoressa Ivana Buno. E poi i sindaci del Cassinate, insieme ai Gonfaloni dei comuni.
 
A fare gli onori di casa il primo cittadino di Roccasecca Giuseppe Sacco, presente insieme a tutta l’amministrazione comunale.
 
La giornata ha previsto l’inaugurazione della mostra curata dall’associazione Battaglia di Cassino, per poi entrare nel vivo con l’arrivo dei gonfaloni dei Comuni in piazza, il saluto delle autorità, una breve ricostruzione delle vicende, la relazione dal titolo, “La faticosa e complessa costruzione del nuovo mondo: il contributo per la pace della società civile”, a cura dell’associazione Cassino Città per la Pace. A seguire l’emozionante racconto dei testimoni oculari Rocco Tanzilli e Benedetto Malnati, che hanno ricordato quel pomeriggio del 1943, quando gli aerei alleati bombardarono lo scalo ferroviario. Infine, è stata scoperta una pietra d’inciampo nei pressi del sottopasso ferroviario. A conclusione della mattinata la benedizione del parroco don Xavier Razanaday e la deposizione di una corona d’alloro. Il maestro Alessandro Parente ha accompagnato con la musica l’intera manifestazione.
 
“Sono nato e cresciuto vicino alla stazione ferroviaria di Roccasecca – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sacco – la mia è una famiglia di ferrovieri, mio nonno era il capostazione della stazione di Arpino il giorno del bombardamento. Per me il 23 ottobre 1943 è stata sempre una ricorrenza carica di sentimento. Ricordarne la memoria, a ottant’anni da quella giornata, è un’emozione unica. Un messaggio ai ragazzi: la pace non è scontata, va costruita ogni giorno. Anche attraverso questi ricordi e queste ricorrenze, perché il nostro territorio può insegnare tanto su cosa vuol dire essere in guerra e sulle sofferenze della popolazione. Grazie a tutte le istituzioni presenti, alle autorità militari e ai ragazzi delle scuole per la presenza e partecipazione”.
 
“Una bellissima cerimonia – ha aggiunto il vicesindaco di Roccasecca Valentina Chianta – siamo una terra che può insegnare tanto sul tema della guerra, la giornata di oggi ha un alto valore pedagogico, soprattutto per i ragazzi presenti. Un grazie alle scuole per aver partecipato e un grazia di cuore a Benedetto Malnati e Rocco Tanzilli, reduci di quelle giornate che sono stati una lezione dal vivo per gli studenti”.
 
 
 
 
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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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