Torna, nella meravigliosa cornice del Parco Chigi di Ariccia, “All’inferno”, suggestivo spettacolo realizzato nel giardino del Palazzo. Scritto e diretto da Giacomo Zito – che ne ha curato l’ideazione scenica – l’evento si svolgerà da sabato 9 a venerdì 15 settembre con inizio alle ore 20. La realizzazione è a cura di Arteidea Eventi e Servizi con il sostegno economico della Regione Lazio e del Comune di Ariccia, e rientra nell’ambito del programma di “Ariccia da Amare”, un ricco calendario di manifestazioni artistico-culturali per tutto l’anno 2023.
L’Inferno di Dante è senz’altro la cantica più suggestiva e conosciuta della “Commedia” scritta dal grande poeta fiorentino. I personaggi che lo contraddistinguono, le storie che portano con sé e il vasto apparato di metafore, rimandi e richiami a usanze, eventi e congiunture politiche ne fanno un documento letterario e artistico inarrivabile. Tuttavia le terzine dantesche si prestano a un dinamismo drammaturgico unico nel suo genere, ed è proprio questo il punto di forza dell’Inferno a Parco Chigi: gli stimoli dell’improvvisazione attoriale, i suggerimenti dell’attualità, le vicende personali e coeve consentono così al testo di Dante di arrivare a noi in maniera più diretta in una trasposizione che rispetta la natura dei personaggi ma si colloca proiettata nella contemporaneità.
Protagonisti di questa esperienza di teatro immersivo attori e attrici di grande livello, che interpretano i vari personaggi nelle “tappe” del percorso riservato agli spettatori: Luigi Pisani, Daniele Ponzo, Nicola Sorrenti, Francesca La Scala, Elena Crucianelli, Giordano Bonini, Mauro Ascenzi, Dario Di Luccio, Federico Lunetta, Riccardo Zito, Denise Diamanti, Ludovica Iacoangeli, Giorgio Belocchi.
Dante, nello spettacolo, è nostro contemporaneo e con noi condivide il suo viaggio interiore tormentato e sofferto. I personaggi incontrati, da parte loro, sono i possibili protagonisti di un inferno collettivo e quotidiano. Pur rispettando il cammino geografico dantesco, dunque “All’Inferno” punta al meccanismo di agnizione tra le dinamiche messe in scena dal cast e quelle che viviamo nella frenesia contemporanea.