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Esteri

Finlandia, nasce il nuovo governo quadripartito di centrodestra

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Dopo un mese e mezzo di trattative talvolta difficili, venerdì sera 16 giugno, il capo del partito vincitore delle elezioni, Petteri Orpo, dei conservatori, ha tracciato un percorso per la nuova legislatura. Oltre ad Orpo, i capi degli altri tre partiti hanno spiegato in una conferenza stampa i motivi della creazione del nuovo gabinetto di centrodestra e quali siano le loro priorità.
Riikka Purra , presidente del partito dei Finlandesi, il secondo più grande nel nuovo governo e parlamento e quello più a destra, ha anticipato che il gabinetto introdurrà nuove restrizioni alla politica di immigrazione, adottando un approccio più equilibrato e realistico alle questioni energetiche e climatiche per non aumentare i costi per i consumatori. Anna-Maja Henriksson , presidente del Partito popolare svedese, sarà probabilmente l’unico ministro del governo uscente di centrosinistra a trasferirsi nel nuovo gabinetto.
Il suo partito, che durante i negoziati aveva forti disaccordi al partito dei Finlandesi in particolare su alcune questioni, ha ammesso di essere un po’ sorpresa che, dopotutto, sia finito nella coalizione, menzionando che i quattro partiti si sono impegnati a mantenere lo status della lingua svedese ed a presentare un disegno di legge riveduto sulla questione del Parlamento indigeno Sámi entro la fine dell’anno.
Sari Essayah , leader del partito democratico-cristiano, ha promesso che il nuovo governo si prenderà cura dei bisogni delle famiglie con bambini, degli anziani e dei residenti rurali. Per quest’ultima categoria, inoltre, il governo intende affrontare i problemi di redditività nel settore agricolo e “creare crescita attraverso una politica forestale sostenibile” migliorando nel contempo i collegamenti dei trasporti, adottando un programma di investimenti nei trasporti del valore di quasi tre miliardi di euro, compresi progetti infrastrutturali come collegamenti ferroviari più veloci per Turku e Tampere.
Il nascente governo si è posto l’obiettivo di incrementare di 100mila unità la forza lavoro ed ha assicurato “riforme significative nella sicurezza sociale ed al mercato del lavoro in modo che sia più facile e più redditizio trovare un impiego o lavorare come imprenditore”. Il nascente gabinetto intende “rimuovere le barriere all’occupazione e rafforzare le condizioni operative delle piccole e medie imprese”. Si è inoltre impegnato ad aumentare la spesa per la ricerca e lo sviluppo della Finlandia al quattro per cento del PIL entro il 2030.
Nonostante tagli previsti per 6 miliardi nel bilancio dello Stato durante la legislatura, trattandosi, di fatto, del primo governo con la Finlandia paese membro a pieno titolo della Nato, si impegna a rafforzare la sicurezza generale, la resistenza alle crisi e la sicurezza degli approvvigionamenti, preparandosi con determinazione alle minacce alla sicurezza esterna e interna utilizzando nuove forme di cooperazione internazionale. Il contesto di sicurezza della Finlandia è cambiato irrevocabilmente e la sicurezza dell’Europa deve affrontare la minaccia più grave degli ultimi decenni.
L’Unione europea e l’alleanza di difesa NATO costituiscono il fulcro della politica estera finlandese basata sulla cooperazione dopo la fine della sua storica politica di ‘neutralità attiva”, attuata dal dopoguerra fino al 1995. Il nuovo governo si propone di garantire il futuro dello stato di diritto democratico nonché di migliorare la sicurezza quotidiana. Quindi aggiornerà le risorse ei poteri delle autorità dell’amministrazione della sicurezza e della giustizia per riflettere il mutato contesto operativo. Il numero di agenti di polizia sarà aumentato a 8.000 poliziotti/anno.
Il nuovo governo sarà composto da 19 ministri: otto del NCP (conservatori), 7 del Partito Finlandese, 2,5 del SPP ( svedese) e 1,5 del democristiano, con gli ultimi due partiti minori che rimescoleranno i ministri a metà del previsto mandato legislativo di quattro anni; i partiti nomineranno i loro ministri nelle riunioni dei prossimi giorni.
Nel complesso un programma caratterizzante agrodolce ma non sorprendente poiché l’alternanza di governi di destra e sinistra è una caratteristica classica della tradizione politica finlandese.

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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