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Valmontone 1921 (calcio, Under 14), l’immenso orgoglio di Labaro: “I ragazzi sono stati eroici”

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Valmontone (Rm) – Il trionfo dell’Under 14 provinciale del Valmontone 1921. I ragazzi di Pino Labaro hanno vinto la Coppa Provincia di Frosinone regalando un titolo regionale alla società giallorossa: decisivo il 3-2 ottenuto nella finale disputata a Veroli contro il Ceccano. “Una grandissima emozione – commenta Labaro – La partita è iniziata col piede giusto grazie alla rete di Saracini, poi però dopo appena dieci minuti il nostro portiere Abbruzzese è stato espulso per una decisione molto dubbia e il Ceccano ha segnato su rigore il gol dell’1-1. Prima dell’intervallo abbiamo colpito una traversa con Cretaro e poi in contropiede abbiamo preso il gol dell’1-2 che poteva essere una mazzata. Negli spogliatoi ho chiesto ai ragazzi massima lucidità perché ero convinto che nessuno ci avrebbe portato via la Coppa. Abbiamo sistemato qualcosa dal punto di vista tattico e nel secondo tempo abbiamo giocato a una sola porta, segnando il 2-2 ancora con Saracini e poi a cinque minuti dalla fine la rete del sorpasso definitivo con Duca. I ragazzi sono stati degli eroi, hanno meritato questa vittoria per l’annata che hanno fatto. Voglio dedicare questo trionfo a mia moglie Anna che ringrazio per il supporto, la pazienza e la carica che mi dà sempre”. Labaro ha già comunicato ai suoi ragazzi che lascerà la guida della squadra: “Con la maggior parte ho trascorso tre anni e sono profondamente legato a loro. In questi anni sono cresciuti tanto sia dal punto di vista calcistico sia da quello umano ed io mi ritengo fortunato per essere stato loro vicino. Devi dire grazie a questi ragazzi per avermi apprezzato, accettato, capito e fatto sentire leader e un ringraziamento va poi soprattutto ai loro genitori che hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza e la loro passione durante le partite. Questa vittoria va condivisa con tutto lo staff tecnico, i ragazzi, le loro famiglie e ovviamente la società. Ora mi prendo qualche giorno di relax per ricaricare le pile, poi con il club vedremo il da farsi per il futuro: questo ambiente è una seconda casa per me”.


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