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Daniela Zannetti
Otto scatti impreziositi dal colore della luce di scena dei set cinematografici per i quali lavora o dal taglio lasciato in negativo come in pellicola. Oppure “imbevuti” di oro, un colore amatissimo. In mostra dal 20 aprile al Wine Bar “Rosso di Sera” in Monte Porzio Catone. L'occhio fotografico di Francesco Berardinelli cattura il suo rapporto con la dimensione del backstage cinematografico rendendo alla sua carriera di fotoreporter "mondano autorizzato" per le riviste "Chi", "Gente", "Oggi" la sua visione, meglio ancora il suo istinto di osservatore clinico tenta un nuovo dialogo con i personaggi e gli ambienti della sua professione e lo presenta in questa sua prima mostra “Visione introspettiva di un viaggio visivo”, fascino del negativo e dei chiaroscuri della vita. Dalle riprese di “The Clan” di Christian De Sica le interpreti di ballo, regine di bellezza bulgara, si lasciano fotografare da Berardinelli in pose in cui la sensualità più che artificio scenico è naturalezza e fascino intrinseco e reale permettendo l’avvicinamento dello spettatore al cosiddetto mondo “dorato”. Anzi Berardinelli rompe la distanza che separa il pubblico dal mito cinematografico. Tra gli scatti anche un omaggio alla pittrice romana Laura Favorini e a Marco De Angelis, oggi produttore cinematografico con Guido e Nicola De Angelis e il musicista Maurizio De Angelis. Per intenderci la "De Angelis Group", la rinomata famiglia interamente dedita alla professione cinematografica che ha onorato l'esposizione dell'amico fotografo. In concomitanza con la XVII mostra internazionale delle orchidee, il primo cittadino Gori e il vicesindaco Pulcini delegato alla cultura di Monte Porzio Catone hanno plaudito l’iniziativa e domenica 22 sera, tra i tavoli all’aperto del “Rosso di sera” con una vista mozzafiato sulla città eterna, si è svolto il cocktail augurale con le attese personalità dello spettacolo, della politica e o della grande ondata chiamata “antipolitica”. L’amato attore televisivo Sergio Assisi, in autunno nella serie “Il Commissario Nardone”, autore anche del libro Mondadori “Strapazza Napoli” e amico di lunga data di Berardinelli, l'On.Sergio Urilli, l’On. Teodoro Bontempo e l’ex-senatore Willer Bordon, (si dimise da senatore nel 2008) che alle diciotto in punto ha assistito alla mostra sostenuta dalla musica dal vivo di un sassofono contralto. “Ho notato la capacità del fotografo di prendere immagini naturali e spontanee, allegria e ottimismo dei volti e dei corpi che non sono di facile rappresentazione – dice Teodoro Bontempo – la partecipazione artistica è dare un’anima all’immagine, uno scatto non dato per caso. Arte attraverso la fotografia e anche oltre la foto”. Oltre, per via della location, un moderno locale che è il rifacimento di una cantina di cui è ancora preservato il pavimento in basalto e l’incanto della veduta. Di tutto ciò Bontempo, assessore regionale del Lazio alla casa e i consumi, nota la volontà del mantenimento dell’unicità che caratterizza questo territorio che non può divenire la periferia di Roma, città che si espande oramai senza identità e cultura verso i Castelli Romani. “Ma per questo occorre – a suo dire – anche una imposizione dei sindaci che devono fare del loro territorio, il loro progetto”. E se l’onorevole si senta un padrino dell’emergente fotografo, ebbene si. “In un momento di insicurezza e depressione se il modo di vivere è con gioia negli occhi, l’evento c’è”.
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