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Viterbo

CIVITA DI BAGNOREGIO, GIANNI LETTA ALL’INAUGURAZIONE DEL “MUSEO GEOLOGICO E DELLE FRANE” INTITOLATO AL PROFESSOR IMPERATORI

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Tempo di lettura 3 minuti “Civita è una città che vive un vero e proprio pellegrinaggio dello spirito. Oggi è il III° anniversario dalla scomparsa del professore Imperatori

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Meroi: “Civita di Bagnoregio è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia"

Angelo Parca

Un museo che vive e respira la storia. Nonostante la forza e la non controllabilità della natura, in tutte le sue forme. Inventare un futuro, salvare Civita di Bagnoregio. E' stato inaugurato, questa mattina, alla presenza delle diverse autorità civili e religiose, il “Museo geologico e delle frane” di Civita intitolato al professor Gianfranco Imperatori. Presente, in veste di presidente onorario dell' “Associazione Civita” l'onorevole Gianni Letta.  “All'onorevole Letta – ha esordito il sindaco Francesco Bigiotti – è rivolto il mio saluto speciale; amico, da tempo, della nostra terra. Quello che celebriamo oggi è il successo, la sinergia virtuosa, tra pubblico e privato. Un'operazione in cui i risultati contano e andranno a vantaggio del territorio.  Civita di Bagnoregio ha bisogno di stimoli positivi. Con il Museo delle frane, testimone di un passato tragico, abbiamo cercato di inventare un futuro. E, per farlo, abbiamo bisogno di tutti voi: tassello indispensabile e insostituibile”.

Presenti all'inaugurazione, oltre alla signora Imperatori, anche il prefetto di Viterbo, la dottoressa Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia Marcello Meroi e il sindaco di Viterbo Giulio Marini; il procuratore capo Alberto Pazienti, il Prefetto di Terni, il sindaco di Orvieto Toni Concina, diversi sindaci e assessori provinciali; nonché il vescovo Monsignor Lino Fumagalli.

“Civita è una città che vive – ha affermato nel corso dell'intervento l'onorevole Letta –  un vero e proprio pellegrinaggio dello spirito. Oggi è il III° anniversario dalla scomparsa del professore Imperatori e, al contempo, il 25° anniversario della nascita dell'Associazione. Una coincidenza che è un atto dovuto e, indubbiamente, voluto. Una bellezza di un luogo così straordinario e unico; una nuova tappa del Museo per la valorizzazione e la promozione dei beni”.

Passione, ispirazione ideale, impegno a beneficio del  territorio, esperienza da economista, e banchista. Questo è quanto ha voluto insegnare, nella sua vita, il professor Gianfranco Imperatori. “Civita di Bagnoregio aveva bisogno di qualcosa di diverso e, grazie al contributo e all'apporto del professore – ha proseguito Letta –  è cominciata l'era dell'economia  della conoscenza; un nuovo modello di sviluppo. Nacque qui questa intuizione. Imperatori era convinto che la visione deve precedere, strategicamente, qualsiasi programma: nella vita, come nell'azienda”.

In 25 anni di vita “L'associazione Civita” ha coniugato la valorizzazione e la promozione dei beni culturali con  le imprese: un modello non solo per l'Italia, ma per l'Europa intera. “Continueremo – ha affermato il direttore scientifico del Museo, Claudio Margottini –  a portare avanti la nostra sfida e la diffusione della conoscenza”. Un disegno coraggioso. Intraprendente. “Il museo delle frane testimonia – ha concluso Letta – come la natura, con la sua forza, riesce a modellare un paese e la sua architettura artistica: spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Una realtà che non deve solo studiare il passato, ma anche l'avvenire. L'uomo, con la sua intelligenza e capacità, deve cercare di armonizzare ciò che la natura impone. Oggi il mio auspicio è quello che Civita di Bagnoregio divenga, in un momento così difficile, la metafora dell'Italia intera: bisogna bloccare le frane, arginarle e creare una realtà nuova”. Più bella.

“Civita di Bagnoregio – ha sostenuto nel corso del suo intervento il presidente della Provincia Marcello Meroi – è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia, e non credo di esagerare definendo l’antica cittadina uno spettacolo unico al mondo. E’ un onore essere qui oggi insieme ai rappresentanti delle istituzioni, delle amministrazioni e delle associazioni che hanno fatto sistema per tutelare e valorizzare questo patrimonio di bellezza inestimabile. Il museo intitolato al professor Imperatori è un’opera di qualità, che senza dubbio contribuirà ai risultati della ricerca scientifica, e per questo voglio ringraziare tutti coloro che, in rappresentanza del pubblico e del privato, sono qui oggi a dare il proprio contributo a questa iniziativa. Grazie e buon lavoro a tutti da parte del territorio della Tuscia”.
 

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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