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“Certo di intepretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”.
Lo ha detto papa Francesco al Regina Caeli, applaudito dai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, si unisce al “pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”, rivolto ieri da Papa Francesco dopo la recita del “Regina Caeli”.
“Non ci possono essere mezzi termini, infatti, per definire i recenti attacchi verso San Giovanni Paolo II – si legge in una nota -. Nella Domenica della Divina Misericordia, istituita nel 2000 da Wojtyla, ricordiamo proprio le Sue parole: ‘Il messaggio della divina misericordia è così, implicitamente, anche un messaggio sul valore di ogni uomo. Ogni persona è preziosa agli occhi di Dio, per ciascuno Cristo ha dato la sua vita, a tutti il Padre fa dono del suo Spirito e offre l’accesso alla sua intimità’ (Omelia, 30 aprile 2000)”.
“Grazie a Papa Francesco per le sue parole di questa mattina. Le illazioni vergognose verso San Giovanni Paolo II vanno respinte al mittente con sdegno e confermano, a proposito del caso di Emanuela Orlandi, che il giusto e doveroso anelito di giustizia è incompatibile col fango della menzogna.” Lo scrive sul suo profilo Facebook, Pier Ferdinando Casini.
“E’ giusto che Papa Francesco abbia difeso Wojtyla dalle accuse fatte attraverso un audio reso pubblico lo scorso 9 dicembre. Per questo motivo ho deciso di depositare quell’audio al promotore di giustizia Alessandro Diddi”, ha affermato Pietro Orlandi suo suo profilo Facebook.
“Io, tantomeno l’avvocato Sgrò – aggiunge -, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere. L’unico nostro intento è quello di dare giustizia a mia sorella Emanuela e arrivare alla verità qualunque essa sia”.
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