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Roma

CIAMPINO CITTA' CARDIOPROTETTA, CONSEGNATI DEFIBRILLATORI INSIEME A LORELLA CUCCARINI TESTIMONIAL DI "TRENTA ORE PER LA VITA"

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Tempo di lettura 3 minuti L'iniziativa è portata avanti dall’Amministrazione comunale insieme alla Regione Lazio e l’ARES 118

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Redazione

Prende il via il Progetto Regionale 'Lazio Cuore Sicuro'. Presentato nella mattinata, nel corso di una Conferenza stampa svoltasi presso la sala comunale 'Pietro Nenni', “Ciampino Città Cardio Protetta”.


L'iniziativa, portata avanti dall’Amministrazione comunale ed in collaborazione con la Regione Lazio e l’ARES 118, prevede infatti l’installazione sul territorio comunale di un adeguato numero di Defibrillatori e l’attivazione di una Campagna di Informazione tra la cittadinanza.


Alla presenza del Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, del Vice Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, in rappresentanza della Città medioevale, primo esempio di territorio fornito di defibrillatori, sono stati consegnati 5 Defibrillatori Automatici Esterni alla Polizia Ferroviaria di Ciampino, alla Polizia Locale, alla Croce Rossa e alla Protezione Civile – Comitati Locali di Ciampino, e alla Sede municipale.


Grazie all’Associazione “Trenta Ore per la Vita” Onlus, sono stati donati 2 Defibrillatori Automatici Esterni alle Scuole secondarie di I grado della Città, Umberto Nobile e Leonardo Da Vinci, mentre, con il prezioso contributo del “Lions Club Ciampino”, verranno inoltre attrezzate due biciclette munite di Defibrillatore per il primo soccorso e destinate, prevalentemente nei mesi primaverili ed estivi, a “pattugliare” la Città in collaborazione con il personale volontario della Croce Rossa Italiana.


Ospite d'eccezione alla conferenza, Lorella Cuccarini, Socio Fondatore e Testimonial dell'Associazione “Trenta Ore per la Vita” Onlus. Accolta dal Sindaco Lupi, si è contraddistinta per la sua solita eleganza e, soprattutto, per la sua generosa disponibilità.
Da sempre in prima linea per l'associazione che raccoglie fondi da destinare alla lotta contro il disagio sociale e la povertà, per la realizzazione di progetti di assistenza, prevenzione e cura delle più gravi malattie, ha sottilineato l'importanza di diffondere la conoscenza delle pratiche di rianimazione cardiopolmonare e le manovre di disotruzione pediatrica delle vie aeree, accompagnate dalla opportuna e giusta diffusione dei defibrillatori.


Sono intervenuti:
Gabriella SISTI, Assessore comunale ai Servizi Sociali e Vice Presidente Vicario Federsanità.
Antonio DE SANTIS, Direttore Generale ARES 118 Lazio
Rossella CARUCCI, Direttore Sanitario ARES 118 Lazio
Cosimo MARUCCIA, Dirigente superiore del Compartimento Polizia Ferroviaria Lazio
Andrea ENEA, Segretario esecutivo Associazione “Trenta ore per la Vita” Onlus
Jacopo PAGANI, Croce Rossa Italiana – Referente nazionale PBLS-D
Vito BUFFA, Presidente Lions Club Ciampino


“Tra le numerose iniziative di interesse sociale promosse ed incentivate dall'Amministrazione comunale di Ciampino su proposta delle Associazioni del territorio – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – il progetto 'Lazio Cuore Sicuro' è un ottimo esempio di intervento in ambito sanitario che ha l'intento di migliorare i servizi. Grazie alla collaborazione di Ares Lazio 118, della Croce Rossa e della Protezione Civile ed in sinergia con la Polizia Ferroviaria e Locale, questo progetto di Ciampino Città Cardio Protetta sarà certamente un occasione per promuovere ancora con più forza la diffusione dei defibrillatori salvavita in attesa del soccorso medico. Per il momento ne abbiamo messi a disposizione della cittadinanza 7, ma ci impegneremo affinchè tutto il territorio comunale sia dotato di questo strumento che molto spesso può contribuire a fare la differenza”.


“Ringrazio quanti oggi hanno reso possibile l'adesione della nostra Città a questa iniziativa, – ha dichiarato Marco Lanzillotta, Consigliere delegato alla Salute e alla Comunicazione e promotore del progetto 'Ciampino Città Cardio Protetta' – le Associazioni locali di volontariato che operano ogni giorno sul territorio, il personale dell'Amministrazione che si è reso disponibile a frequentare i corsi per apprendere le conoscenze sulle manovre da compiere per una corretta defibrillazione, Ares Lazio 118,  l'Associazione Trenta Ore per la Vita Onlus”, Lions Club Ciampino, le forze di polizia e le scuole. Porteremo avanti le campagne di sensibilizzazione e amplieremo questa rete in sinergia con le attività produttive, gli impianti sportivi e le molteplici realtà locali. Mi auguro che, sull'esempio di Orvieto ed ora di Ciampino, anche altre Città del nostro Paese possano aderire a questo progetto per il bene della collettività”.

 

 


 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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