Roma
BRACCIANO ELEZIONI, ALFREDO MASSI REPLICA A GIULIANO SALA
Published
13 anni faon
Redazione
Il candidato sindaco della lista civica Bracciano è TUA replica al sindaco uscente Giuliano Sala di cui avevamo pubblicato una nota nell'articolo del 7 aprile (BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO E SALUTE, CHI LI DIFENDE E CHI NO)
Ecco la nota:
"Forse per voler sfuggire ad un confronto su scottanti tematiche di competenza comunale, soprattutto quelle nelle quali è in corso una indagine da parte della Magistratura, il Sindaco Sala sta improntando una campagna denigratoria contro le persone appartenenti al nostro schieramento, rappresentato dalla lista civica “Bracciano è TUA”, su un problema di massimo interesse per la popolazione ma che va oltre i poteri comunali in materia: l’ospedale.
Occorre premettere che tutti i membri del Consiglio Comunale, all’unanimità, compreso il sottoscritto e tutti gli attuali consiglieri presenti nella mia lista, a suo tempo hanno votato un ordine del giorno in cui si dichiaravano contrari alla riconversione dell’ospedale Padre Pio, così come formulata nel decreto 80/2010 emesso dalla Polverini, non come Presidente della Regione ma quale commissario ad acta per la gestione della sanità laziale.
Ma quello che il Sindaco Sala tace, perché non può ignorarlo, è il particolare che il testo del decreto non contiene indicazioni operative ma si limita ad approvare gli allegati, dove vengono analizzati gli interventi di riconversione/riqualificazione delle singole strutture pubbliche oggetto della riorganizzazione, tra cui l’ospedale di Bracciano.
Nel decreto viene precisato più volte che gli allegati sono stati elaborati da “Laziosanità ASP”, anche sulla base delle indicazioni del Piano Sanitario Regionale 2010/2012 redatto dalla Giunta Marrazzo-Montino.
Va puntualizzato, però, che nel settembre 2010 era in carica un Consiglio di amministrazione di Laziosanità ASP nominato nel 2005, ai tempi della Giunta Marrazzo, il cui Presidente era il Sen. Lucio D’Ubaldo, membro dell’assemblea costituente del Partito Democratico e dal 2008 Senatore dello stesso PD.
Il Sindaco Sala accolla ora tutta la responsabilità della decisione alla Polverini. Ma si guarda bene dal precisare che era stata proprio Laziosanità ASP, amministrata dalla sua componente politica di riferimento, a predisporre il piano di riconversione dell’ospedale di Bracciano, sulla scia dei provvedimenti già presi dalla Giunta Marrazzo/Montino in merito alla chiusura dell’ ospedale S. Giacomo di Roma, provvedimenti sempre in linea con il Piano di Rientro approvato dalla stessa Giunta Marrazzo-Montino nel marzo 2007. Questi spiacevoli provvedimenti, riferiti a tutto il Lazio e non solo a Bracciano, sono stati presi per tentare di arginare il baratro finanziario creato dalla cattiva gestione sanitaria regionale sia da giunte di centrosinistra che di centrodestra (Badaloni, Storace e Marrazzo-Montino).
Per buona parte di questi ultimi 20 anni a Bracciano ha amministrato la Giunta Sala.
Il Sindaco Sala è sempre stato all’oscuro delle decisioni regionali, anche quando era sotto gli occhi di tutti il continuo degrado del nostro ospedale, degrado collegato soprattutto alla infelice scelta di Civitavecchia come sede di riferimento?
Ed il Sindaco Sala è stato del tutto estraneo all’avallo di questa scelta determinata per venire incontro ad ambizioni politiche di personaggi della sinistra ?
E’ ovvio che in questa situazione non possano esserci i buoni da una parte ed i cattivi dall’altra perché è scontato che la difesa della salute interessa tutti e tutti auspichiamo e vorremmo il meglio dell’ assistenza possibile. Si tratta solo di individuare le strade migliori da percorrere tentando di ottenere dalla Regione Lazio una diversa articolazione della riconversione che preveda il soddisfacimento delle nostre necessità.
Ritengo che questi tentativi vadano praticati negli uffici competenti, non in mezzo alle piazze per ottenere consenso e visibilità. Non diventa maggiormente efficace chi strilla più forte ma chi si adopera quando è il momento di farlo, come, per esempio, sarebbe stato opportuno quando Laziosanità ASP, dove il Sindaco Sala contava amicizie politiche, stava predisponendo il piano di riconversione.
Il Sindaco Sala, poi, diventa patetico quando si erge a paladino ed unico difensore dei diritti inalienabili dei cittadini alla tutela della salute, quasi che questo non fosse intento e patrimonio comune a tutti. Possono esserci divergenze sul come attuare la tutela dei cittadini, non certamente sulle finalità.
Appare risibile, inoltre, criticare la scelta da me fatta di aver individuato in anticipo l’eventuale futuro Vice-Sindaco, presentata come spartizione di poltrone. Nella democrazia americana, per esempio, è normale che il candidato Presidente comunichi in anticipo il suo futuro vice.
Certo, è stato più semplice e comodo per il Sindaco Sala nominare Vice-Sindaco il suo ex-socio in affari.
Lo stesso Sindaco Sala, infine, si spinge a parlare di corda in casa dell’impiccato quando evidenzia gli scandali che vedono coinvolti esponenti regionali di destra, ma è talmente distratto che non si accorge dei recenti rinvii a giudizio richiesti dalla Magistratura nei confronti di personaggi, amministratori e dipendenti, all’interno della casa comunale, avendo peraltro omesso di far costituire in giudizio il Comune come parte civile per gli eventuali danni subiti."
Alfredo Massi
candidato Sindaco della lista civica “Bracciano è TUA”
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