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Politica

Governo Meloni, ecco le prime 10 priorità

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Dal ruolo dell’Italia in Europa e nella Nato, dal caro bollette al presidenzialismo, dal Pnrr alla sovranità alimentare e alla natalità, passando per fisco, lavoro, riforma del reddito di cittadinanza, la scuola e il merito. Quindi lotta alla mafia, difesa dei confini e tutela dei diritti “esistenti”.

Questi tra i temi programmatici al centro del discorso della premier Giorgia Meloni a Montecitorio, in 10 punti.

1) EUROPA-NATO: la collocazione internazionale è un nodo cruciale. Meloni dice che farà sentire a Bruxelles “forte” la sua voce, non per frenare o sabotare l’integrazione europea, ma per avere risposte più efficaci alle crisi esterne. No a un’Europa di serie A o B, sì alla casa comune dei popoli europei. Netta anche sulla Nato: Roma è e sarà un partner affidabile con il popolo ucraino aggredito dalla Russia.
   

2) CRISI ENERGETICA E CARO-BOLLETTE: intervenire su questo fronte è la priorità. Subito in campo misure concrete per contrastare i costi esorbitanti di luce e gas ma anche della benzina e poi largo a interventi di medio periodo a partire dallo sfruttamento dei giacimenti di gas e dall’accelerazione sulle rinnovabili. Meloni paragona il Paese all’Amerigo Vespucci: “la nostra imbarcazione, l’Italia, con tutte le sue ammaccature rimane ‘la nave più bella mondo'”.
   

3) FISCO-LAVORO-PENSIONI-POVERTÀ-REDDITO: un nuovo patto per ridurre le tasse è una delle priorità, riformando l’Irpef e ampliando la flat tax per le partite Iva dai 65 mila ai 100 mila euro. Poi tregua fiscale e lotta all’evasione. Quindi la riduzione del cuneo, attuando il principio “più assumi, meno paghi”. Serve anche un sistema pensionistico che garantisca le giovani generazioni. Inoltre, lotta alla povertà riformando il reddito di cittadinanza che sarà tolto a chi è in grado di lavorare. Infine, occorre porre fine alla tragedia degli incidenti sul lavoro.
   

4) PNRR-SUD- INFRASTRUTTURE-AMBIENTE: il Pnrr è un’opportunità straordinaria di ammodernare l’Italia senza ritardi e senza sprechi, concordando con l’Ue gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa. L’approccio al quale si guarda – viene rivendicato – è pragmatico. Sul fronte delle infrastrutture, serve ricucire non solo il Nord al Sud ma anche il Tirreno all’Adriatico le Isole con il resto della Penisola. Infine, sull’ambiente, l’obiettivo è coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale.
   

5) RIFORME: Meloni conferma la necessità di una riforma presidenziale, per passare da una “democrazia interloquente” ad una “decidente”. Il confronto è aperto, ma no a opposizioni pregiudiziali. Altrimenti il governo si muoverà secondo il mandato conferito dagli italiani. In cima all’agenda c’è anche la giustizia. Qui l’ambizione è garantire la certezza della pena e tempi più celeri, insieme a un nuovo piano carceri.
   

6) SOVRANITÀ ALIMENTARE-NATALITÀ: Meloni chiarisce che ambire a una piena sovranità alimentare non significa “mettere fuori commercio l’ananas”, ma garantire che l’Italia non dipenderà da altre nazioni per poter dare da mangiare ai suoi figli. Contro “la glaciazione demografica”, vuole aumentare l’assegno unico, aiutare le giovani coppie per avere un mutuo e asili nido gratuiti e aperti fino alla chiusura di negozi e uffici.
   

7) SCUOLA E MERITO: l’obiettivo è quello di garantire a tutti gli studenti pari condizioni di partenza e poi fare in modo che ciascuno possa esprimere le proprie potenzialità. Chi vive – è il ragionamento – in una famiglia agiata ha una chance in più per recuperare le lacune di una scuola appiattita al ribasso, mentre gli studenti dotati di minori risorse vengono danneggiati una sistema che non premia il merito. Il governo rilancia il suo impegno a favore dei giovani a cui, è stato tolto tutto, tranne i debiti.
   

8) LIBERTÀ-DIRITTI-ANTIFASCISMO: la libertà è quel “bene che fa godere di ogni altro bene”. La citazione è di Montesquieu e serve a sostenere la tesi per cui la libertà è il fondamento di una vera società delle opportunità. Il governo quindi non limiterà mai quelle esistenti, è l’assicurazione. Discorso che vale anche sui diritti civili e l’aborto. E nessun spazio ai vecchi e nuovi fascismi, è poi la promessa rinnovata.
   

9) COVID: Meloni ammette che non si può escludere una nuova ondata. Ma, a suo giudizio, si deve imparare dal passato.
    L’Italia ha adottato le misure “più restrittive dell’intero occidente”, arrivando a “limitare fortemente” le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è stata tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi”. Il modello non sarà replicato, assicura.
   

10) LOTTA ALLA MAFIA, SICUREZZA- MIGRANTI. Ricorda di aver cominciato a fare politica il giorno dopo la strage di Via d’Amelio e assicura che da questo Governo, “criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità”. Per lei la sicurezza è “un dato distintivo di questo esecutivo”. Infine, sul fronte dell’immigrazione, precisa che non intende modificare minimamente il diritto d’asilo ma che il suo obiettivo è impedire che sull’immigrazione “l’italia continui a farsi fare la selezione in ingresso dagli scafisti”. 

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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Cronaca

Finlandia, un posto di riguardo per l’Italia nelle parole del presidente Stubb

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica di Finlandia, Alexander Stubb, intrattenendolo successivamente a colazione. Stubb era accompagnato da una delegazione del suo paese, con l’ambasciatore in Italia, Matti Lassila.
Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Si tratta della prima visita ufficiale di Stubb in Italia nel suo ruolo di Presidente della Repubblica finlandese ma lo stesso Stubb, negli indirizzi di saluto a Mattarella ha ricordato la sua familiarità con l’Italia, ed in particolare Firenze, ove aveva un prestigioso incarico nell’ambito dell’Istituto Europeo. Come ha ricordato arche Mattarella, citando la partecipazione di Stubb, lo scorso febbraio, and un convegno a Firenze in onore dello scomparso Premio Nobel per la pace, Martti Ahtisaari.
Nel pomeriggio, il Presidente Stubb è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Nel corso dei colloqui è stata sottolineata la situazione della sicurezza in Europa e l’imminente vertice della NATO.
“L’Italia è per molti versi un fattore chiave nella sicurezza e nella politica europea”, ha dichiarato, tra l’altro, Stubb. I colloqui hanno permesso di confermare le profonde sinergie tra Italia e Finlandia nel comune quadro UE e NATO. Sono state ripercorse le opportunità di rafforzamento delle relazioni economiche e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa, ma anche sui principali temi dell’agenda internazionale ed europea, inclusa la gestione della migrazione irregolare. L’incontro ha costituito, inoltre, un’occasione di confronto in vista del Vertice NATO di Washington, confermando l’importanza di proseguire nel sostegno all’Ucraina e di perseguire un approccio a tutto campo in relazione alla sicurezza euro-atlantica.
Al centro dei colloqui anche uno scambio sulle principali dinamiche politiche e strategiche in corso, e sull’importanza di promuovere un modello di sviluppo e cooperazione da pari a pari verso il continente africano, nello spirito del Piano Mattei.
Il programma della visita del 3 e 4 luglio ha incluso, inoltre, un incontro con il mondo imprenditoriale ed una discussione in una tavola rotonda sulla politica estera e di sicurezza presso l’Istituto Affari Internazionali, con la partecipazione. della direttrice, Nathalie Tocci e del Presidente Ferdinando Nelli Feroci, alla presenza di alcuni esperti, ricercatori e soci collettivi dell’Istituto. Al centro del dibattito alcuni importanti temi di attualità per l’Europa, come la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza nel nostro continente. “L’Ucraina sta combattendo anche la nostra guerra e alla fine diventerà un membro dell’Ue e della Nato”, ha affermato Stubb. “La posizione della Cina in Russia è così forte che basterebbe una telefonata di Xi Jinping per fermare la guerra”, ha aggiunto.
Nelle parole di Stubb “l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore. Gli anni a Firenze mi hanno insegnato a conoscere la cultura e le persone italiane. Ecco perché è stato particolarmente bello tornare qui per rappresentare la Finlandia come Presidente della Repubblica. Grazie Italia! “
https://youtu.be/JMw8Qg4gGBk?feature=shared
https://youtu.be/t2E38qhViqI?si=UZWOS1-FRqYy-QFw&sfnsn=scwspwa
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

Rocca Priora, ufficializzata la giunta a guida Claudio Fatelli

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Nasce la giunta di Claudio Fatelli ma nello stesso tempo divampano dalla piazza e dai social numerosi polemiche.
L’ anomalia, a leggere i commenti, risiederebbe nel vicesindaco che, seppure non eletto in Consiglio Comunale, riceve una carica di prestigio negli stessi giorni in cui il Senato approva, in prima lettura, la cosiddetta legge sul Premierato commentata dalla stessa premier, Giorgia Meloni, con le seguenti parole: “… un primo passo per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati …”.

Nel dettaglio le deleghe attribuite con decreto del Sindaco n. 2 del 19 giugno 2024;
Giuseppe Mariani vicesindaco con deleghe ai lavori pubblici e infrastrutture, mobilità e viabilità; politiche Sanitarie e casa della salute;
Federica Lavalle assessore alle politiche sociosanitarie, welfare, politiche culturali e scolastiche, marketing territoriale e turismo, politiche per la terza età, politiche giovanili , politiche di partecipazione cittadina, sport;
Flavia Testa assessore al bilancio e programmazione, personale e formazione interna, sviluppo economico, attività produttive, commerciali e mercati, informatizzazione e digitalizzazione dell’ente, rapporti internazionali scambi e gemellaggi;
Flavio Pucci assessore all’urbanistica e territorio, manutenzione del patrimonio comunale, manutenzione stradale e decoro, valorizzazione centro storico, sicurezza e protezione civile;
Daniele Pacini assessore alle politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, patrimonio mobiliare e immobiliare comunale, valorizzazione dei beni confiscati, politiche di decentramento dei servizi, parchi e giardini.

Lo stesso sindaco, in un comunicato diffuso dalle pagine dell’ufficio stampa, dichiara inoltre che “… giovedì celebreremo il primo Consiglio Comunale nel quale eleggeremo anche il presidente del Consiglio Comunale che, per investitura unanime, sarà il consigliere Franco Spoto …”.

Alla nuova giunta di Rocca Priora giunga l’augurio di un buon lavoro

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