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2 anni faon
Muoversi sulle tracce dei viaggiatori del Grand Tour, affascinati dai colori e dalla naturalezza di questo lembo di Sicilia: sarà un’esperienza speciale quella in programma questa domenica (16 ottobre) per il terzo weekend delle Vie dei Tesori a Catania. Siamo nei pressi in effetti, davanti alle Isole Ciclopi di Aci Trezza: qui, a Villa Fortuna, è stato ideato un percorso immersivo multimediale attraverso le riproduzioni fedeli di acquerelli, tele, disegni realizzati dai viaggiatori che da fine Settecento sono giunti in Sicilia. Rivivono scene di vita quotidiana, scorci di un tempo che ormai non esiste più, ma che gli occhi e la matita dei viaggiatori registrarono con attenzione. Il percorso proposto domenica inizierà dall’antico scalo dei Malavoglia, per poi passare tra le barche in legno dei mastri d’ascia, sostare nel giardino spontaneo sul mare per ammirare le formazioni rocciose dei basalti colonnari. Si chiude vicino all’edicola della Madonna della Provvidenza, citata da Verga, con la Torre dei Faraglioni, e il museo dedicato a Salvatore Valastro, fotografo del secolo scorso che ha scattato tante immagini dell’antica Aci Trezza.
Ma non sarà l’unica esperienza proposta, anzi: nel cuore del centro storico sarà possibile (sia sabato alle 18 che domenica alle 11 e alle 17) entrare dietro le quinte del teatro dei pupi della famiglia Napoli, accedere al laboratorio dove nascono i pupi, carpire qualche segreto che si tramanda di padre in figlio.
E mentre Catania si prepara al suo terzo weekend, Ragusa, Scicli e Alcamo sono invece pronte a varare l’ultimo: a Ragusa la devozione popolare si stringe attorno alla Madonna di san Filippo Neri, che dopo sessant’anni ritorna tra la gente; a Scicli si va per chiese rupestri e sulle tracce dell’inossidabile commissario Montalbano; e a Alcamo è stata aggiunta una degustazione di vini del territorio che permetterà di scoprire le cantine e i vitigni più importanti.
Catania dunque: tra antichi palazzi (lo Scuderi Libertini è un capolavoro prezioso in stile rinascimentale e conserva ancora intatti gli arredi d’epoca), chiese che grondano storia e cappelle bizantine, cripte e antiche mura (il Bastione degli Infetti voluto da Carlo V è aperto solo sabato ma c’è anche il castello Ursino costruito da Federico II che ha resistito ad ogni calamità), grotte e piccoli musei. Sabato mattina si potrà visitare Cartura, bottega d’arte dedicata alla carta, ma anche l’ex calzaturificio Ega con il suo passaggio segreto verso il teatrino Dusmet. E se raggiungete piazza Scammacca, troverere un bellissimo esempio di rigenerazione urbana di un intero quartiere. Ma è fuori porta che assiste ad una maratona creativa straordinaria: a Montatagrande, a 615 metri d’altezza, a Trecastagni si va per filari e frutteti e si accarezzano le asinelle di famiglia; ma si proverà anche l’introvabile Donnavita, il liquore dell’Etna; a Viagrande si visitano anche gli ambienti agricoli di quella che fu la residenza di campagna dei marchesi di San Giuliano, oggi un relais. Si andrà per mare, per tentare i fondali con un sub esperto o veleggiare guardando Ognina. Si potrà scoprire un angolo di paradiso sulla lava (il Parco Paternò) a Sant’Agata Li Battiati; visitare un parco esotico calato tra reperti antichi a Mascalucia o scoprire un orto sostenibile.
ACIREALE
Inserito quest’anno nel programma di Catania, ecco Acireale dove sabato si potrà seguire un laboratorio della maestra della cartapesta: Laura Laudani spiegherà tecniche e materiali ai visitatori che poi verranno invitati a “mettere le mani in pasta”. Domenica invece un percorso tra fitness e storia si srotolerà tra i sentieri delle Chiazzette, fino alla Fortezza del tocco, seguendo l’istruttrice Francesca Russo. E non mancherà di intrigare anche un mestiere antico come è quello dei nevaroli: Franco Patanè, mastro gelataio aprirà le porte del suo laboratorio per spiegare come un tempo nascevano le granite, tanto amate nei salotti nobiliari settecenteschi.
Tra i luoghi che aprono le porte,la biblioteca Zelantea con i suoi 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; la chiesa di San Benedetto con le rifiniture in oro sulle pareti e sul soffitto; ultima occasione per la barocca San Francesco di Paola, costruita anche grazie al lavoro forzato dei carcerati; l’antichissima Sant’Antonio di Padova dove si salirà sul campanile e sarà anche possibile suonare le campane. Due siti diversi: un presepe in stile partenopeo, con ben 150 personaggi tra le caratteristiche rovine pompeiane; e il Museo del Carnevale dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri.
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Scelto quest’anno dall’assessorato regionale al Turismo tra le manifestazioni che promuovono SeeSicily, Le Vie dei Tesori, con il supporto del main sponsor Unicredit, ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di oltre 200 partner: Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari, col sostegno di Poste Italiane.