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Valmontone, dopo tre anni torna “Armonie di Ottobre” ed è un successo

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VALMONTONE (RM) – E’ stato un ritorno straordinario, quello di “Armonie di ottobre”, fermo dal 2019 per la pandemia. Per tre giorni ha animato Palazzo Doria Pamphilj, a Valmontone, con iniziative ed eventi dedicati alla promozione del territorio, attraverso l’esaltazione della cucina e del vino Cesanese. Oltre ai tantissimi visitatori, il festival organizzato dall’Associazione Bibere de Arte (nell’ambito del progetto “Arte da bere – Le dimore del vino”) è riuscito ad attirare anche molti operatori del settore che hanno potuto apprezzare le migliori cantine laziali, messe a confronto con altri importanti vini nazionali.

 
Ancora una volta padrini di eccezione della manifestazione sono stati lo chef stellato Paolo Gramaglia (1 Stella Michelin), patron del ristorante President di Pompei, e Roberto Cipresso, uno dei migliori enologi e studiosi di vino al mondo, ai quali si sono aggiunti ospiti che hanno saputo dare una chiave di lettura diversa ad Armonie. Nei tre giorni della rassegna, si sono infatti alternati Piero Palanti (Guida Extravoglio); Giuseppe Verri, chef, artista e scultore; l’enologo Maurizio de Simone, la geologa Maria Cristina Pratesi con Carlo Zucchetti e Pasquale Pace (a presentare la guida “I luoghi del Cesanese”) nonché gli chef di alcuni tra i ristoranti più noti del territorio (Zi Rico di Palestrina, Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano e La Tartaruga di Colleferro).
 
Un evento che ha saputo offrire opportunità di crescita anche per i ragazzi dell’istituto alberghiero Livatino di Cave/Palestrina, dell’alberghiero Buonarroti di Fiuggi (Fr) come pure per gli allievi dell’Iis Via Gramsci di Valmontone (sezione grafica e turismo), in tutti i casi con i migliori allievi vincitori di borse di studio mirate presso le strutture dello chef Gramaglia.
 
Una vera festa che non ha perso di vista le motivazioni e gli spunti che sono alla base della Dmo, ovvero la promozione e la crescita di un territorio che – da Valmontone a Piglio – vuole ritrovare, e cavalcare, la propria vocazione per trasformarla in volano dell’economia locale attraverso una manifestazione che vuole promuovere il Cesanese, vitigno DOCG a bacca nera più rappresentativo del Lazio, riunendo al tempo stesso le migliori aziende enologiche regionali e nazionali per diffondere la conoscenza e il confronto dei prodotti vitivinicoli e gastronomici, dando vita ad un dialogo costante tra produttori, addetti ai lavori e consumatori.
 
All’interno di Palazzo Doria Pamphilj è stato quindi un piacere degustare i principali sapori del territorio: prodotti di forni, macellerie (fantastica la novità della “Coppa Mattia” in lattina, a metà tra CocaCola e Andy Warhol), caseifici, tartufo Lepino e marroni segnini, peperoncini e laboratori di pasta artigianale e pasticcerie locali. Contestualmente, tra i banchi di assaggio (in un percorso allestito a meraviglia dalla bravissima Silvia Fia), è stato esaltato il programma iconografico, ricco di riferimenti mitologici e letterari, attraverso le etichette di decine di aziende vitivinicole tra le più importanti sul mercato.
 
“E’ stato un evento di altissimo livello – afferma Giulio Pizzuti, assessore alle attività produttive del Comune di Valmontone – che ci ha permesso di promuovere anche prodotti tipici di Valmontone, come lo gnocco di tritello (riconosciuto da Arsial prodotto agroalimentare tradizionale). Come in passato, fondamentale è stata la collaborazione con gli istituti di istruzione superiore, gli alberghieri Livatino di Cave e Buonarroti di Fiuggi e grafico e turistico via Gramsci di Valmontone. Un grazie particolare lo rivolgo alla Regione Lazio e all’Arsial, per il sostegno, a tutti gli sponsor, alla Pro Loco e ai volontari che hanno permesso la migliore riuscita dell’evento e, non di meno, al Valmontone outlet che ci ha ospitato con degli eventi propedeutici ad Armonie”.
 
“Molto positiva l’esperienza con i vini, – ribadisce il presidente della DMO Pierluigi Cianni – grazie alla presenza di un centinaio tra le migliori aziende del Lazio e di tutta Italia. Siamo rimasti colpiti dall’entusiasmo e dalla passione con cui tutti i protagonisti hanno dato il massimo per rendere Armonie di ottobre un evento davvero unico nel suo genere, per valorizzare i sapori e le eccellenze di un territorio e renderli strumento di promozione turistica e culturale, di valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio”.
 
“Le migliori eccellenze enogastronomiche del territorio, – sottolinea il presidente Arsial, Mario Ciarla –  dal Cesanese allo gnocco di tritello, al centro di “Armonie di ottobre”, un evento che abbiamo sostenuto fin dall’inizio per la qualità e il valore che produce non solo per Valmontone ma per tutta la zona. Ben più di una fiera, uno strumento di promozione turistica e culturale e di sostegno all’imprenditoria locale”.
 
Nelle settimane precedenti, presso il Valmontone outlet, altri sono stati gli appuntamenti con Bibere de Arte: dal seminario di formazione/workshop tenuto dal prof. Ernesto di Renzo, antropologo dell’Università di Tor Vergata a Roma, al divertente “Racconti dalla botte”, lo spettacolo di Antonello Fassari, con Gino Auriuso e Paolo Pasquini, dedicato al vino in tutte le sue sfaccettature, in un viaggio affascinante e complesso alla scoperta del volto antropologico del turismo enogastronomico e dell’enoturismo. Un viaggio attraverso la storia, la cultura, le idee progettuali che animano lo spirito di “Arte da bere – Le Dimore del Vino” e la DMO chiuso dal suggestivo e intenso spettacolo di teatro danza Sleep and Poetry, ispirato al Mito di Endimione, ideato e diretto da Igor Geat. Un affresco in movimento, alimentato dalla passione dei giovani attori/danzatori, che ha rapito il pubblico.
 
 
 

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Economia e Finanza

Italia regina dei Superyacht: la leadership globale tra produzione e formazione

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l Belpaese domina il settore della cantieristica nautica e diventa punto di riferimento per la formazione di professionisti specializzati. Nicola Carbonara: “Innovazione, lusso e design sono il futuro.”
 
L’Italia si conferma leader mondiale nella produzione di superyacht, con una quota di mercato che sfiora il 54%. Durante il Cannes Yachting Festival, in corso dal 10 al 15 settembre, i riflettori sono puntati sui grandi cantieri italiani, che rappresentano il cuore dell’industria nautica di lusso. Con un fatturato di 4,4 miliardi di euro, la cantieristica italiana continua a crescere, dimostrando la sua eccellenza sia nel design che nella qualità.
 
Nicola Carbonara, imprenditore e fondatore dell’IET – Istituto Europeo del Turismo e di altri enti formativi, ha partecipato al festival, sottolineando l’importanza di una formazione di alto livello per mantenere questo primato. “La richiesta di personale qualificato come hostess, steward e marinai è altissima e ancora insoddisfatta”, ha affermato Carbonara. I suoi istituti sono ormai un punto di riferimento internazionale per chi desidera una carriera nel settore della nautica di lusso.
 
Secondo l’imprenditore, la ripresa post-Covid del settore è evidente: “Il mercato ha finalmente superato lo stallo e vediamo un ritorno alla produzione a pieno ritmo, sia per le nuove imbarcazioni che per l’usato”. Il focus oggi è su yacht sempre più grandi, dotati delle più avanzate tecnologie, in cui il design si spinge verso l’idea di vere e proprie ville galleggianti.
 
L’Italia non è solo una potenza produttiva, ma anche un faro per la formazione dei professionisti che lavorano a bordo di queste imbarcazioni. Con la crescita continua del settore, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze rimane fondamentale per consolidare la leadership mondiale.
Privo di virus.www.avast.com

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Ambiente

Emergenza ambientale a Rocca di Papa: il Parco dei Castelli Romani soffocato dai rifiuti

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Degrado e inciviltà trasformano Monte Pennolo in una discarica a cielo aperto, minacciando biodiversità e bellezza naturale

Nel cuore del Parco regionale dei Castelli Romani, a Rocca di Papa, l’ambiente naturale è sotto assedio a causa dell’abbandono incontrollato di rifiuti.

Monte Pennolo, un tempo simbolo di biodiversità e tranquillità, è ora invaso da materassi, frigoriferi, mobili e sacchi di spazzatura.

L’inciviltà trasforma quest’area protetta in una discarica, lasciando scorci desolanti lungo i sentieri.

Un residente, esprime preoccupazione: «È inquietante camminare tra questi rifiuti, non si sa cosa si possa trovare in quelle borse abbandonate».

Le autorità locali sono sopraffatte dalla quantità di rifiuti e nonostante gli sforzi, le telecamere di sorveglianza non riescono a fermare l’onda di degrado.

Urge un intervento per salvaguardare il parco, educare la cittadinanza e ripristinare la sua bellezza naturale.

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Castelli Romani

Genzano, “Infiorata di Pane 2024”: tra arte e tradizione, torna l’evento che unisce generosità e creatività

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Dal 21 settembre, l’Infiorata di Pane celebra il Patrono San Tommaso da Villanova e la Festa del Pane casareccio IGP

L’edizione 2024 dell’Infiorata di Pane, dal tema “Saremo ricchi per ogni generosità”, promette di regalare un’esperienza unica che coniuga l’arte dell’infiorata con una delle eccellenze locali più apprezzate: il pane. L’evento, che prenderà vita il prossimo 21 settembre lungo via Nazario Sauro, è ormai un appuntamento immancabile della città, nato nel 2005 ma consolidato con edizioni regolari solo dal 2011.

Quest’anno, l’Infiorata di Pane sarà composta da quattro spettacolari quadri orizzontali realizzati interamente con materiali per la panificazione, affiancati da tre intermezzi floreali. Queste opere artistiche, frutto di maestria e passione, saranno visibili fino alla sera di domenica 22 settembre, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare un connubio tra arte e tradizione che esalta la bellezza effimera delle creazioni.

Marta Elisa Bevilacqua, Consigliera delegata all’Infiorata, ha elogiato il lavoro svolto dagli artisti: “Le nostre Maestre e i nostri Maestri hanno dimostrato, ancora una volta, la loro capacità di fare squadra e la loro dedizione nei confronti della loro arte e delle nuove generazioni. L’Infiorata di Pane, insieme all’Infiorata dei Ragazzi, rappresenta una straordinaria opportunità di condivisione e trasmissione di competenze tecniche e artistiche.”

Bevilacqua ha voluto inoltre ringraziare pubblicamente gli infioratori che hanno ideato i bozzetti di quest’anno: Cinzia Severoni, Paola Arpinelli, Carlotta De Vitis, Roberta Imbastari, Daniela Fattori, Rossano Buttaroni, Assunta Giacchetti, Sabrina Sandrini, Maria Fumarola e Giorgio Galli. Un particolare riconoscimento è stato rivolto anche ai giovani dell’Accademia dei Maestri Infioratori, coordinati dal Presidente Giampalo Leuti, che hanno contribuito alla realizzazione degli intermezzi floreali.

L’Infiorata di Pane non è solo un’espressione artistica, ma anche un’occasione di coesione sociale, che coinvolge diverse generazioni e che celebra la cultura locale attraverso un simbolo profondamente legato alla comunità: il pane. Parte integrante dei festeggiamenti in onore di San Tommaso da Villanova e della Festa del Pane casareccio IGP, l’evento rappresenta un importante momento di aggregazione e di orgoglio cittadino.

L’invito della Consigliera Bevilacqua è chiaro: “Invito tutti coloro che amano la nostra meravigliosa Infiorata tradizionale a visitare questa Infiorata di Pane e ad ammirare la qualità e il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione di questa nostra arte effimera.”

Un evento che promette di incantare, ricordando quanto l’arte, anche se transitoria come un’infiorata, possa lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva.

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