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Cronaca

Porto di La Spezia: gru portuale mobile per aumentare la produttività e l’eco-efficienza

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TDG, Terminal Del Golfo, parte del Gruppo Tarros, ha ordinato una gru portuale mobile Konecranes Gottwald di Generazione 6 per le sue operazioni alla Spezia, nell’Italia nord-occidentale. La gru rappresenta l’ultimo ritrovato della tecnologia delle gru portuali mobili: sarà dotata di un’alimentazione elettrica esterna che abbassa i costi operativi riducendo al contempo il rumore e le emissioni di scarico. L’ordine è stato prenotato nel luglio 2022 e la gru sarà consegnata nel primo trimestre del 2023.
La nuova gru aumenterà la capacità e migliorerà la flessibilità del terminal. Può movimentare container, carichi generici e carichi pesanti, e la sua alimentazione esterna aumenterà le prestazioni operative e ridurrà le emissioni di carbonio locali. Quando è scollegata, la gru utilizza una trasmissione ibrida, composta da un motore diesel EU Stage V abbinato a ultracapacitori ricaricati dall’energia di abbassamento e di frenata.
La gru lavorerà al Terminal del Golfo (TDG), un terminal container e multiuso alla Spezia; TDG è gestito dal Gruppo Tarros, un operatore portuale con una rete di depositi e terminal in tutta la regione del Mediterraneo.
“Siamo entusiasti di utilizzare la più recente tecnologia di gru portuali mobili eco-efficienti per sostenere il nostro progetto di ampliamento del terminal della Spezia. Ci ha convinto la combinazione di produttività, flessibilità ed eco-efficienza che la Generation 6 offre”, afferma Andrea Natale, Terminal Manager di TDG.
 
La gru è la prima gru portuale mobile di Generazione 6 di TDG. La decisione di acquistarne una è stata supportata dal Product Advisor MHC di Konecranes, uno strumento virtuale che aiuta gli operatori a trovare la gru portuale mobile giusta. La gru sarà dotata di funzioni intelligenti come la lubrificazione automatica per ridurre gli interventi di manutenzione, una scala di emergenza sulla parete della torre per una maggiore sicurezza e servizi digitali che semplificano le operazioni in linea con il Piano Nazionale Industria 4.0 italiano, una strategia statale che incoraggia l’innovazione industriale.
 
“Questo ordine sottolinea i punti di forza della gru Generation 6, con la sua elevata produttività, affidabilità ed eco-efficienza, e siamo orgogliosi di supportare TDG nell’espansione del suo terminal”, afferma Gino Gherri, Regional Sales Manager, Port Solutions, Konecranes.
Questo ordine fa parte di Ecolifting™, sistema continuo di Konecranes per ridurre l’impronta di carbonio dei clienti. Dall’eco-ottimizzazione delle unità diesel all’ibridazione e alle flotte completamente elettrificate, l’obiettivo è di fare di più con meno.
La forte attenzione ai clienti e l’impegno per la crescita aziendale e il miglioramento continuo fanno di Konecranes un leader del settore del sollevamento, impegno sostenuto dagli investimenti nella digitalizzazione e nella tecnologia, oltre che dal lavoro per rendere più efficienti i flussi di materiali con soluzioni che decarbonizzano l’economia e promuovono la circolarità e la sicurezza.
 
Il gruppo finlandese Konecranes è leader mondiale nel settore del sollevamento, serve un’ampia gamma di clienti, tra cui industrie manifatturiere e di processo, cantieri navali, porti e terminal. Konecranes fornisce soluzioni di sollevamento che aumentano la produttività e servizi per attrezzature di sollevamento di tutte le marche. Nel 2021, il fatturato del Gruppo è stato di 3,2 miliardi di euro; ha circa 16.600 dipendenti in circa 50 Paesi. Le azioni di Konecranes sono quotate al Nasdaq Helsinki (simbolo: KCR).

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Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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