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Parma International Music Film Festival, New York conquista la Violetta d’Oro

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Miglior colonna sonora al documentario Babylon Ghetto della newyorchese Jessica Gould
 
Si è svolta sabato 25 settembre alla Casa della Musica di Parma la premiazione della X edizione del Parma International Music Film Festival. La giuria ufficiale capitanata dal compositore Riccardo Joshua Moretti ha assegnato il premio maggiore, la Violetta d’Oro per la miglior colonna sonora al documentario Babylon Ghetto della newyorchese Jessica Gould.
 
Violetta d’Argento per il miglior film a Piccolo corpo di Laura Samani, film ambientato in Carnia ai primi del Novecento che narra il pellegrinaggio di una giovane madre alla ricerca di un miracolo verso un santuario del respiro per sua figlia nata morta. Le due attrici protagoniste Celeste Cescutti e Ondina Quadri, hanno ricevuto in ex aequo il premio per la miglior interpretazione.
 
Sono stati premiati i documentari Accanto scorre il fiume di Marco Leone con le musiche di Davide Tosches, poetico racconto del fiume Po dal Monviso alla foce e Dove finiscono le mie dita di Marco Mandelli, biografia del chitarrista Osvaldo Di Dio. Il riconoscimento per il miglior cortometraggio è andato a Sissy di Eitan Pitigliani.
 
Il Premio speciale Malerba per la miglior sceneggiatura di un cortometraggio è stato assegnato a Congenital di Saman Hosseinpour e Ako Zandkarimi.
 
I componenti di ArtPop Jury, l’autore teatrale Simone Santi, il regista Paolo Gepri e la studentessa di cinema Andrea Francesca Manco, hanno premiato il film d’animazione iraniano The Sprayer di Farnoosh Abedi.
 
Per la sezione danza, la giuria capitanata dal coreografo e regista Arturo Cannistrà ha assegnato il Dance Award 2022 a Unspoken, regia di William Armstrong e coreografia di Paul Lighfoot.
 
La produttrice Adriana Chiesa, membro della giuria ufficiale, ha ricordato la necessità, ora più che mai, di promuovere il cinema e la cultura, patrimoni universali che dopo la pandemia sembrano essere passati in secondo piano.
 
SEZIONE FILM:
 
Violetta d’Oro migliore colonna sonora
 
BABYLON Ghetto
 
Regia di Jessica Gould
 
 
Violetta d’Argento Miglior Film
 
PICCOLO CORPO
 
Regia di Laura SAMANI
 
 
Migliore interprete ex aequo:
 
CELESTE CESCUTTI
 
Per il ruolo di “Agata” nel film “Piccolo corpo”di Laura Samani
 
 
ONDINA QUADRI
 
per il ruolo di “Lince” nel film “Piccolo corpo” di Laura Samani
 
 
 
Miglior documentario didattico per la valorizzazione del territorio
 
ACCANTO SCORRE IL FIUME
 
Regia di Marco Leone – Musiche di Davide Tosches
 
 
 
Miglior documentario biografico
 
DOVE FINISCONO LE MIE DITA
 
Regia di Marco Mandelli
 
 
 
Miglior cortometraggio
 
SISSY
 
Regia di Eitan Pitigliani
 
 
Premio Speciale Luigi Malerba
 
Migliore sceneggiatura di un cortometraggio
 
CONGENITAL
 
Di Saman Hosseinpour e Ako Zandkarimi
 
 
Premio ArtPopJury
 
THE SPRAYER
 
Regia di Farnoosh Abedi
 
 
Menzione speciale a
 
LA NOTTE PIU’ LUNGA
 
Regia di Manuele Carenzi e Mattia Ruggiero
 
Per aver affrontato con grande sensibilità un tema crudo e fortemente attuale con un cast e una equipe di giovani cineasti.
 
 
Menzione speciale a
 
Fabrizio Mocata per le musiche del film Fiabe Italiane di Lorenzo Andreaggi
 
 
 
SEZIONE DANZA:
 
 
Premio Dance Award 2022
 
 
 
UNSPOKEN
 
Regia di William Armstrong
 
Coreografia: Paul Lighfoot
 
 
Menzione Miglior Cortometraggio Studentesco
 
rEsistenze, archivio danzato della memoria
 
Per l’eccezionale maturità nella scelta del tema e delle riprese fatte con onestà e creatività
 
 
Menzione per i Danzatori migliori
 
Il grande incantesimo
 
Per l’esecuzione impeccabile fatta con grinta , grande professionalità e un trasporto emozionale intenso come le parole della canzone.
 
 
 
Menzione per la Fotografia
 
Entre el Sol y la Tierra
 
Per la texture delle immagini che fonde l‘armonia della bellezza del corpo umano e quella della natura
 
 
Menzione per il Tema Ambiente
 
CENERE E SPERANZA
 
Per aver affrontato e raccontato un tema così grave ed attuale con sensibilità e bellezza
 
 
Menzione per la Migliore Regia
 
A FEAST THAT NEVER COMES
 
Per la capacità di aver tessuto attraverso tagli e riprese interessantissimi, un racconto che crea l ’armonia dei movimenti della telecamera e delle coreografie
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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