Connect with us

Cronaca

Caserta, giovani e cultura al centro di un progetto congiunto di arte e sport

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

 

 

 

 

Un’opera della Reggia di Caserta del pittore di Corte Jacob Philipp Hackert è stata rielaborata dal Liceo artistico statale di San Leucio per la JuveCaserta. 

Il Museo è un istituto al servizio della società che offre esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze. Esso lavora in un sistema di relazioni e pone al centro la collettività e il sostegno ad iniziative attente all’impegno sociale. In questo spirito di progettualità condivisa, il Museo Reggia di Caserta ha reso possibile la rielaborazione dell’immagine del dipinto di Hackert “Mietitura a San Leucio” per la campagna abbonamenti della squadra di pallacvanestro della città.

L’istituto scolastico ha presentato la richiesta di utilizzare l’opera per promuovere la partecipazione degli studenti alla realizzazione di un progetto congiunto di arte e sport. Attraverso la valorizzazione di uno dei dipinti della Reggia di Caserta, i ragazzi hanno lavorato alla comunicazione della JuveCaserta e, con la dicitura “Campagna Felix”, promosso anche l’immagine del territorio. Gli alunni hanno proposto una rivisitazione del quadro del grande pittore del Regno di Napoli, riproducendo nella parte anteriore della scena di paesaggio un campo di pallacanestro e i giocatori.

“Mietitura a San Leucio”, guazzo su cartone di Hackert esposto lungo il percorso degli Appartamenti Reali, venne realizzato nel 1782 per Ferdinando IV di Borbone che volle vedere raffigurato il suo monte: “San Leucio mi è sempre piaciuto e in gioventù vi ho trascorso molti giorni. Perciò mi piacerebbe vederlo raffigurato in un bel dipinto”. Hackert ne tracciò il disegno mentre i mietitori erano all’opera. Il re si fermò a osservarlo e gli piacque così tanto che ordinò che gli fosse portata una sedia per accomodarsi affianco all’artista e vedere come l’opera prendesse forma. Fu proprio Ferdinando a chiedere che i mietitori e le donne fossero in primo piano e che vi fossero aggiunti ragazzi che giocavano. Una veduta che conteneva già, quindi, un profondo legame con la collettività.

La Direzione della Reggia di Caserta ha svolto in questi anni, presso le sue centinaia di migliaia di visitatori, un’intensa attività di promozione delle risorse paesaggistiche, storiche, artistiche, sociali ed enogastronomiche del territorio. Ha accolto, quindi, con molto interesse l’iniziativa della scuola e della società sportiva che favorisce anche la conoscenza di un’opera del patrimonio museale da parte delle nuove generazioni. “Avvicinare i più giovani alla cultura è una delle finalità dell’azione quotidiana del Museo e i valori di cui lo sport è portatore, come la condivisione, la partecipazione e il rispetto, sono espressioni di cultura – afferma il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – La JuveCaserta è, del resto, uno dei simboli della città. Intere generazioni si sono appassionate alla sua storia e alle sue vicende. Il patrimonio culturale assolve alla sua funzione se entra nella vita delle persone, se stabilisce un contatto, se riesce a creare suggestioni nella comunità. Credo che questa iniziativa abbia un grande potenziale educativo”.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Cronaca

Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti