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TMNT The Cowabunga Collection, un tuffo nei ricordi

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Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection, come si può evincere dal nome, è una raccolta dei videogame del passato che raccoglie i titoli più famosi dedicati alle tartarughe ninja. Per l’esattezza nel gioco sono presenti: Teenage Mutant Ninja Turtles (Arcade), Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time (Arcade), Teenage Mutant Ninja Turtles (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles II: The Arcade Game (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles IV: Turtles In Time (SNES), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (SNES), Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist (Sega Mega Drive), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (Sega Mega Drive), Teenage Mutant Ninja Turtles: Fall of The Foot Clan (Game Boy), Teenage Mutant Ninja Turtles II: Back From The Sewers (Game Boy) e infine Teenage Mutant Ninja Turtles III: Radical Rescue (Game Boy). Peraltro, alcuni di questi capitoli sono pressoché sconosciuti al pubblico, come ad esempio The Hyperstone Heist che riceve solo ora dopo 30 anni il suo primo porting. Una mole impressionante di giochi: ma come sono invecchiati, e come sono stati trasportati sulle nostre console moderne? Andiamo a scoprirlo insieme. Ovviamente è necessario fare una premessa: la qualità intrinseca dei giochi in questione è davvero grandiosa, ma ad apprezzarla pienamente saranno sicuramente di più chi in quegli anni ha avuto la fortuna di giocarli. Si tratta di una selezione di titoli davvero impressionante, e ci sono indubbiamente dei classici beat ‘em up intramontabili come Turtles In Time e quelli della sala giochi, entrambi con sprite 2D fantastici, colonne sonore meravigliosamente retrò e un gameplay che non smetterà mai di divertire. Non mancano nemmeno i picchiaduro, con le versioni piuttosto differenti SNES e Mega Drive dell’egregio Tournament Fighters. Altresì vero che la completezza invoca capitoli più controversi, come il sadico primo capitolo per NES, nonché episodi che forse appaiono più sempliciotti al giorno d’oggi, come i labirintici e platform a scorrimento laterale usciti sul primo mitico Game Boy.

La volontà di Konami di proporci pressoché ogni gioco retrò delle tartarughe ninja è davvero ammirevole, ma naturalmente non tutti i giochi sono invecchiati allo stesso modo. Ciò di cui è impossibile lamentarsi è la qualità stessa dei titoli, che non presentano nessuna smagliatura. Emulazione impeccabile per quel che riguarda grafica e performance, con persino il classico “filtro TV catodico” attivabile per dare un feeling ancor più simile al look di un tempo, controlli precisi e reattivi, e naturalmente crediti illimitati per i titoli da sala giochi. Non mancano nemmeno alcune chicche ereditate da alcuni dei migliori port di titoli 8 e 16-bit degli ultimi anni, come la possibilità di salvare e caricare un “savestate” in qualunque istante, o la fantastica feature di guardare un playthrough ufficiale degli sviluppatori del titolo, potendo entrare a partita in corso in qualunque momento. Questo permette di guardare la soluzione di ogni singolo scenario, nonché di passare rapidamente a qualunque punto dei giochi “a partita in corso”, dunque non per forza dall’inizio di un livello e con zero punti. Ci sono però due funzioni che rendono questa raccolta una delle migliori del suo genere. Il primo dei quali, purtroppo, non possiamo valutarlo appieno: si tratta del multiplayer. Se i classici per Game Boy sono unicamente single player, quasi ogni gioco arcade, picchiaduro o beat ‘em up presenta, come a suo tempo, il gioco cooperativo o competitivo fino a 2 o 4 giocatori contemporaneamente. Nulla di meglio di quattro amici sul divano che si buttano nelle fantastiche battaglie attraverso le epoche di Turtles In Time. E per quanto al momento della nostra recensione pre-lancio i server online fossero inaccessibili, confermo che ogni titolo che presenta l’opzione multiplayer online può essere giocato anche online. Una feature davvero non di poco conto, considerando che nessuno di questi giochi presentava opzioni online al tempo. L’altra feature davvero impressionante del titolo è la quantità di materiale “storico”, consultabile in qualunque momento dal menu e completamente sbloccato nella sua interezza dall’inizio. Ogni copertina dei vari giochi, ogni manuale riprodotto fedelmente, una marea di foto promozionali, scansioni di riviste di videogiochi d’epoca, pubblicità… c’è persino un player per poter liberamente ascoltare ogni musica di ciascun gioco, nonché copertine dei fumetti delle tartarughe ninja e persino scatti dalla longeva serie animata. Molto del materiale incluso non è mai stato reso pubblico prima d’ora, tra cui artwork originali legati allo sviluppo dei titoli in questione. Non è solo una lettera d’amore per i numerosi giochi dell’epoca riproposti qui, ma anche per le tantissime avventure anche in altri ambiti delle tartarughe più amate di sempre. Il prezzo di lancio (34,99 Euro per la versione digitale e 39,99 per quella fisica) è sicuramente più alto della media per quel che riguarda raccolte di questo tipo, ma la troviamo una cifra onesta per quelli che sono 13 titoli in tutto, seppur alcuni siano solamente versioni differenti dello stesso gioco. Aggiungiamo poi la presenza completa del multiplayer locale e online, la qualità impeccabile dei port nonché la vera e propria enciclopedia in-game dell’universo delle tartarughe ninja, e Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection diventa indubbiamente un cimelio immancabile nella collezione di chi è cresciuto con questi giochi, ma anche un reperto storico ricco e completo per chi invece voglia scoprire un vasto mondo di beat ‘em up, picchiaduro e platform bidimensionali che ancora non conosceva. Sia che giochiate su Pc, Su Xbox, Su PlayStation o su Switch,la TMNT The Cowabunga Collection è un titolo che non potete lasciarvi scappare. Grsazie ad essa sarà possibile ritornare bambini o far vedere ai propri figli come ci si divertiva alla loro età. In parole povere è un’operazione nostalgia che funziona al cento per cento.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica. 8

Sonoro: 8,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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Costume e Società

Rocca di Papa: Soraya Galuppi incoronata Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024

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Rocca di Papa incorona Soraya Galuppi, ventenne di Latina, Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024.
Nella gremitissima piazza della Repubblica, sommersa dagli applausi, Soraya ha ricevuto dalle mani del sindaco della città, Massimo Calcagni, e dall’attrice Angelica Massera la prestigiosa fascia e la corona che consentono all’accesso alle prefinali del prestigioso concorso Miss Italia.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, incorona Soraya Galuppi (ph. by Roberto Antonelli)

L’evento organizzato dalla Delta Events, agenzia esclusivista da oltre dieci anni per la regione Lazio, è approdato per la prima volta nella sua storia a Rocca di Papa, il comune più alto dei Castelli Romani, coinvolgendo migliaia di persone accorse ad uno degli eventi che caratterizza ormai da tempo l’estate laziale.

le partecipanti alla serata nella splendida cornice di piazza della Repubblica a Rocca di Papa (ph. by Roberto Antonelli)

Emozionatissima la vincitrice della serata, Soraya Galuppi, ventenne di Latina, operaia presso una fabbrica di prodotti farmaceutici che ha incantato i presenti cantando a cappella la celebre canzone di Mina e Celentano “Acqua e Sale”.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, tra le prime tre classificate Aurora Filetti, Soraya Galuppi, Rania Limani (ph. by Roberto Antonelli)

Al secondo posto Rania Limani, 20 anni di Colleferro, seguita da Aurora Filetti di Velletri.
27 ragazze hanno preso parte allo show presentato abilmente da Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, per la regia di Mario Gori, ed arricchito dalla piacevolissima esibizione del cantante Federico Pisano.

da sx Margherita Praticò, Angelica Massera ed il sindaco di Rocca di Papa Massimo Calcagni (ph. by Roberto Antonelli)

Una serata che ha unito sfilate e balletti sulle musiche del film “Barbie” presentando, tra l’altro in passarella, i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci e una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia“, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.

le ragazze durante il balletto con le musiche dal film “Barbie” (ph. by Roberto Antonelli)

In giuria l’attrice Angelica Massera, la modella Ginevra Carta, la stilista Sabrina Minucci, il personal trainer dei Vip Tommaso Capezzone, Fabrizio Nobili, Riccardo Gubbiani, Antonella Tomassini, Chiara Fedeli, Biagio Mangano e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Rocca di Papa le consigliere comunali Manuela Agus e Silvia Marika Sciamplicotti con il Capo di Gabinetto del Sindaco Filippo Fornasiere .

le ragazze durante la sfilata di Sabrina Minucci presentate dalla maestria di Margherita Praticò (ph. by Roberto Antonelli)

Prossimi appuntamento di luglio: venerdì 26 a Capodimonte (lungolago) per Miss Miluna Lazio 2024 e domenica 28 a Carbognano (piazza del comune) per Miss Etruria 2024.
Sarà, come sempre, un’estate che coniuga bellezza, eleganza e stile.

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Editoriali

19 luglio 1992: un maledetto pomeriggio

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Lo ricordo come allora quel tragico 19 luglio 1992.
Un caldo improponibile, come quello di questi giorni.
Ma era sabato e con gli storici amici del paese l’appuntamento era fisso: “… ci vediamo più tardi al chiosco, verso le 5, e poi decidiamo dove passare pomeriggio e serata …“.
E cosi facemmo!
Arrivammo un po’ alla spicciolata (cellulari, WhatsApp ed altro sarebbero arrivati anni dopo).
Per ultimo, ma non per questo meno importante, uno dei nostri amici, all’epoca cadetto alla scuola sottufficiali dei Carabinieri.
Lo sguardo basso, ferito oserei dire.
Il passo lento, non era il suo solito passo.
Gli occhi lucidi che facevano presagire che qualcosa di grave era successo.
“Hanno ammazzato pure Paolo”, furono le sue uniche indimenticabili parole.
In un momento i nostri sorrisi, la nostra voglia di festeggiare quel sabato si ruppe.
Non erano passati neanche due mesi dell’attentato di Capaci in cui Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta erano stati ammazzati per ordine della Mafia ed ora anche Paolo Borsellino e la sua scorta erano lì dilaniati dall’ennesimo atto vigliacco di Cosa Nostra.
Giovanni e Paolo incarnavano i sogni di quella nostra generazione pronta a scendere in piazza per dire “NO ALLA MAFIA”.
Una generazione che aveva fatto dell’impegno politico e sociale la propria stella polare.
Quei due uomini seppero farci capire quanto l’impegno dovesse essere sempre animato da uno spirito di sacrificio personale.
Ci fecero capire che per cambiare il mondo il primo impegno era mettersi in gioco.
Quel pomeriggio i nostri sogni di ragazzi che volevano un mondo migliore saltarono in aria come quella maledetta bomba in via d’Amelio.
Ma capimmo, anni dopo, che dalla loro morte sarebbe germogliato quel seme che avrebbe fatto crescere la pianta rigogliosa della legalità.
Oggi a più di 30 anni dalla loro morte tengo in mente due loro pensieri:

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L’ importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza (Giovanni Falcone)
La paura è umana, ma combattetela con il coraggio (Paolo Borsellino)


Ecco paura e coraggio … le loro vite, il loro impegno, il loro sacrificio ci hanno insegnato che possono convivere e farci essere grandi uomini.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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