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Imola, premiati i vincitori del secondo concorso letterario “Sempre io 2022”

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IMOLA – Romano Samorì con La primavera arrivò, Gianluca Molino con Il tramonto non è la fine del giorno, lascia solo spazio al buio della notte prima dell’inizio di una nuova alba e Manuela Pagliari, con Riflesso, sono i vincitori delle categorie Racconti, Racconti intervista e Poesie del concorso letterario SEMPRE IO 2022, iniziativa giunta alla seconda edizione e promossa dall’Istituto in collaborazione con la Fondazione Montecatone Onlus in occasione della Giornata mondiale delle persone con lesione al midollo spinale (5 settembre).

 

Gli autori – una quarantina in tutto tra pazienti, ex pazienti, loro familiari e operatori dell’ospedale di – sono stati premiati nel pomeriggio da Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore televisivo molto conosciuto. Gli elaborati potranno presto essere consultati anche sul sito di Montecatone.

 

Nella sezione Racconti, alle spalle di Samorì, forlivese, che ha ripercorso i suoi cinquant’anni in carrozzina partendo dalle parole di un nonno burbero ma importantissimo per stimolarlo verso una vita indipendente, MAV…affanculo di Salvatore Bucca, giovane siciliano che sta affrontando le conseguenze di una malattia congenita, interrogandosi sul senso del suo vivere. Bronzo per Le vite della farfalla di Carlo Simonelli, che si è ispirato alla storia di una persona amica, ricoverata a Montecatone.

 

In Racconti intervista, alle spalle di Molino, che affronta i diversi cambiamenti della vita quotidiana dopo la tetraplegia, Gemma Natali da Reggio Calabria con Storia di Gemma, in cui la musica jazz è stata la chiave di volta per ritrovare se stessa; terzo posto per Nickolas Bellotti che racconta la sua inesauribile passione per l’impegno civico con La mia vita, in continua politica.

 

Nella sezione Poesie, infine, dietro a Pagliari, studentessa della scuola in Ospedale di Montecatone (premiata anche con una menzione speciale per aver inviato una intera raccolta di pregevoli poesie), Nadia Frezza – tuttora ricoverata in Istituto – con Guerrieri di vita; subito dietro di lei Donatella Tozzi, volontaria a Montecatone, con Caleidoscopio. Nella motivazione per l’assegnazione dei premi, ciascuna di queste poesie è stata avvicinata a un’opera lirica.

 

Gli elaborati sono stati esaminati da una commissione rappresentativa delle diverse anime dell’Ospedale: Roberto Messuti (educatore di Montecatone), Daniela Loreti (Coordinatrice della Scuola in ospedale di Montecatone), Mirella Valdiserra (esperta di autobiografia), Anna Grazia Giulianelli (APRE – Associazione Paraplegici Emilia Romagna), Carlo Vicinelli (AIAS – Associazione Italiana Assistenza Spastici), Angela Cenisio Zona (familiare UO Gravi Cerebrolesioni di Montecatone), Emanuela Baggio (familiare unità spinale e DH), Vanna Monducci (volontaria della Fondazione Montecatone Onlus), Stefano Pezzoli (Rotary Imola) e Andrea Oxilia (Comando Carabinieri Imola).

 

La consegna dei premi è stata accompagnata dalla lettura di stralci dei componimenti che la Giuria ha ritenuto più significativi: una scelta apprezzata dal pubblico e che ha creato momenti di grande emozione, stemperata da un accompagnamento musicale a cura di operatori dell’Istituto, Nicolò e Giulia.

La giuria ha ritenuto di riconoscere anche alcune menzioni speciali ad elaborati ritenuti significativi: per la poesia è stato premiato Filippo Brunacci, operatore di Montecatone; nella sezione racconti, invece, riconoscimenti a Nicola Frecina, Gianni Bellini, Federico Strazzari e Mariagrazia Rizzo.

 

I vincitori hanno ricevuto buoni per libri offerti dalla Libreria Mondadori di Imola, dalla Libreria Atlantide di Castel San Pietro Terme e dalle Librerie Coop di Imola. La consegna è stata affidata ad un emozionato Carlo Lucarelli, accolto da pazienti e familiari con grandissimo calore.

 

Sono intervenuti Giovanni Pieroni, Presidente del CdA di Montecatone R.I., Marco Gasparri, Presidente della Fondazione Montecatone Onlus e in chiusura la presidente del Rotary Club di Imola Paola Perini, che ha confermato che anche le opere di questa seconda edizione saranno presto compendiate in un libro, disponibile in libreria a partire dal prossimo dicembre.

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riapre il museo Benedetto Robazza

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Valerio Aprea porta sul palco i canti I e XXXIII dell’Inferno di Dante
 
Lunedì 25 marzo 2024, in occasione del Dantedì, verrà inaugurato, a Rocca Priora, il nuovo allestimento del MuRo | Museo Benedetto Robazza.
 
Durante la mattinata si terranno alcune visite guidate a cura dello staff del Polo Culturale Monsignor Giacci, mentre il pomeriggio – dalle ore 15:30 alle ore 17:00 – sarà possibile partecipare su prenotazione a due turni di visite guidate tattili per vedenti e non vedenti a cura dell’Associazione Museum.
 
E dopo i saluti istituzionali del Sub Commissario Prefettizio del Comune di Rocca Priora, Alessandra Pascarella e del Presidente della Fondazione Cultura Castelli Romani e del Consorzio Sistema Castelli Romani, Giuseppe De Righi, ecco il momento centrale della giornata: la lectura Dantis dei canti I e XXXIII dell’Inferno a cura di Valerio Aprea.
 
Attore poliedrico dallo stile personalissimo, che porta sia sul palco che in alcune delle più importanti produzioni televisive e cinematografiche italiane degli ultimi anni. A cominciare dal ruolo di ‘sceneggiatore’ nella serie cult “Boris” fino a quello di latinista nella saga cinematografica “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia, che gli è valsa la candidatura ai David di Donatello 2014. Dal 2020 è nel cast di “Propaganda Live” su La7 e dal 2021 è tra i protagonisti della serie tv Sky Original “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino, per la quale ha ricevuto la candidatura ai Nastri d’Argento 2022.
 
Il Museo si trova nel cuore del Centro storico di Rocca Priora, all’interno del “Polo Culturale Monsignor Francesco Giacci”, e ospita la mostra permanente dello scultore Mario Benedetto Robazza – scomparso nel 2020 – : suggestive opere scultoree in marmo e in bronzo e dipinti che delineano un percorso unico ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri ed in particolare ai trentaquattro canti dell’Inferno. Ammirando l’allestimento museale è possibile ripercorrere la genesi dell’opera del Maestro Robazza in quel continuum di studi e di approfondimenti che, a partire dalla prova d’autore in bronzo ai dipinti e ai bozzetti, si chiude con l’opera monumentale, vero capolavoro del Maestro e unica nel suo genere: un nastro di sculture lavorate in altorilievo per una superficie di 90mq che racchiudono tutti i canti dell’Inferno.
 

Privo di virus.www.avast.com

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doppio trionfo nel circuito europeo Under 23 di fioretto con Franzoni e Lorenzi

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Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma ha conquistato Zagabria. Nella capitale croata è andato in scena la prova del circuito europeo Under 23 di fioretto dove il club tuscolano ha visto il successo di due suoi atleti: tra le donne Margherita Lorenzi è stata autrice di una prestazione senza sbavature che le è valsa il primo gradino del podio. Nella stessa prova Ludovica Genovese ha concluso al decimo posto e Nicole Capodicasa al 17esimo. Tra gli uomini bravissimo Giuseppe Franzoni che ha sbaragliato la concorrenza mettendo in mostra una scherma determinata e incisiva. Nella stessa gara da segnalare anche il sesto posto di Luis Macedo e il 27esimo di Adriano Genovese.
Ad Atene (in Grecia) e a Padova sono andate in scena due prove di Coppa del Mondo Assoluta di sciabola dove non ci sono stati particolari squilli dal punto di vista individuale per i portacolori del Frascati Scherma: la migliore è stata Irene Vecchi che ha chiuso al 12esimo posto, mentre Chiara Mormile ha terminato 23esima. Entrambe le atlete hanno contribuito al quarto posto ottenuto dall’Italia nella prova a squadre. Tra gli uomini Riccardo Nuccio ha terminato 51esimo, Lorenzo Ottaviani 138esimo e Leonardo Tocci 166esimo.
Rientrando in Italia si è disputata a Napoli la seconda prova Open dedicata alla spada a cui hanno partecipato due giovani atlete del club tuscolano, vale a dire Giorgia Amati (140esima) e Carlotta Pasqua (161esima). Infine una corposa delegazione del Frascati Scherma è stata protagonista nella quinta prova nazionale Master che si è tenuta a Cremona: nella categoria 4, Maria Franca Col si è dimostrata ancora una volta la più brava di tutte, andando a vincere la manifestazione. Sempre tra le donne, ma nella categoria 0, va segnalato il buon settimo posto di Mirella Mitreanu, poi nella categoria 2 hanno partecipato Simona Parlanti (che ha chiuso 11esima) ed Elisabetta Sirianni (13esima). Tra gli uomini il miglior piazzamento è stato quello di Andrea Orazi, decimo nella categoria 1, mentre nella categoria 2 erano presenti Davide Bruschi, Cristian Mancini e Roberto Furchì che si sono piazzati rispettivamente 16esimo, 17esimo e 18esimo.


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ricordato Nicola Calipari, ucciso a Baghdad il 4 marzo del 2005

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Ieri mattina, presso la Questura di Roma, è stato ricordato il funzionario della Polizia di Stato Nicola Calipari, deceduto a Baghdad il 4 marzo del 2005. In rappresentanza del Capo della Polizia –Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Pisani, il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, Prefetto Vittorio Rizzi, ha deposto una corona di alloro davanti al bassorilievo in bronzo che ritrae l’eroico poliziotto.
Alla cerimonia, officiata dal Cappellano Don Nicola Tagliente, erano presenti anche la moglie del funzionario, dott.ssa Rosa Maria Villecco, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Questore di Roma Carmine Belfiore , altre autorità civili e militari, numerosi colleghi che lo hanno conosciuto e con i quali ha lavorato nei 20 anni di carriera nelle città di Genova, Cosenza e Roma.
Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, 19 anni fa guidava una squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, subito dopo aver contribuito alla liberazione di Giuliana Sgrena, stava accompagnando la giornalista in aeroporto dove un aereo l’avrebbe riportata in patria. Calipari fu colpito a morte da alcuni colpi di fucile in un checkpoint statunitense, mentre viaggiava sull’auto che trasportava l’ostaggio. I colpi di arma da fuoco lo colpirono perchè con il suo corpo fece da scudo all’ostaggio.

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