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Avviare un ambulatorio di Fisiokinesiterapia, più genericamente detto centro fisioterapico, è un’attività che va svolta cominciando da tappe fondamentali, a partire dall’individuazione della varietà di servizi che si intendono proporre. In genere, infatti, la nascita di un centro fisioterapico si deve alla decisione di diversi professionisti di unirsi in un’unica struttura, per poter offrire alla clientela un servizio più ampio e variegato e per poter avere a disposizione macchinari e attrezzature a volte molto costosi.
Quali attrezzature
I fisioterapisti sono professionisti che si occupano di prevenire e curare difficoltà motorie dovute a traumi e a cause fisiologiche, come patologie croniche o degenerative, o posturali. Per svolgere tale attività utilizzano varie tecniche, tra cui alcune consistono nella manipolazione delle articolazioni o delle zone dolenti. In vari casi, poi, eseguono una terapia strumentale, utilizzando attrezzature e macchinari che sfruttano onde radio (tecarterapia), laser (laserterapia), campo magnetico (bemerterapia), onde d’urto o calore in profondità (ipertermia) per ridurre il dolore. Aprire un centro fisioterapico significa quindi anche procurarsi tutta l’attrezzatura necessaria, dai più semplici lettini per le visite e i trattamenti per arrivare fino ai complessi e particolari macchinari e attrezzature che consentono le terapie elencate, nonché quelle necessarie alla cura del dolore e all’aumento della mobilità del paziente. Fondamentale, quindi, rivolgersi a negozi capaci di offrire un ampio catalogo di attrezzature mediche, come ad esempio Medical Center Italia. I cataloghi oggigiorno sono facilmente disponibili anche online, per rendere la scelta dei prodotti più comoda e pratica.
Le tappe da seguire
Ottenuta l’abilitazione, il primo passo di questa attività riguarda, come accennato, il valutare il tipo di centro che si intende avviare. Preparare un business plan realistico e suddiviso in diverse tappeè quindi importante, perché aiuta a organizzare poi tutte le attività da svolgere successivamente. Partendo ovviamente dal coinvolgere altri professionisti, che possono consociarsi con il proprietario del centro fisioterapico o collaborare con lui ad altro titolo. Il business plan deve considerare l’iscrizione all’Albo, l’assicurazione professionale e le spese da sostenere, per l’attrezzatura e l’allestimento del centro vero e proprio e per l’avvio della nuova attività. Per aprire un centro è necessario anche l’autorizzazione dell’ASL; le norme in merito variano da regione a regione, è quindi bene informarsi direttamente agli uffici competenti. Risulta anche particolarmente importante valutare quali siano realisticamente le aspettative in termini di fatturato dei primi 5 anni e di accesso dei potenziali clienti.
Dove aprire uno studio fisioterapico
I clienti che si avvicinano a un centro fisioterapico solitamente soffrono di qualche problematica dolorosa, che in molti casi porta a problemi di deambulazione. È chiaro, quindi, che la struttura deve essere facilmente accessibile a chiunque, anche a soggetti anziani o con ridotta mobilità. Se si desidera avviare un centro fisioterapico che offra una vasta serie di servizi è importante ovviamente trovare un luogo con le corrette dimensioni, perché è necessario dotare il centro di un’ampia sala d’aspetto, di una reception e di numerose stanze per le visite e i trattamenti. La planimetria precisa del locale risulta in genere tra i documenti da fornire durante la presentazione della domanda.
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