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Cronaca

Trieste, chiusura stabilimenti Wärtsilä: le ripercussioni della fuga

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Si sviluppano le ripercussioni negative della decisione di Wärtsilä, multinazionale finlandese leader nella produzione di motori marini, di chiudere lo stabilimento di Trieste per de localizzare in Finlandia.. Quando, qualche settimana fa, Håkan  Agnevall, presidente della Wartsila Corp. aveva confermato la decisione aziendale durante una riunione a Roma col ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti , quest’ultimo aveva dichiarato che tale decisione “incrina la fiducia che era alla base dei rapporti tra Italia e Finlandia”, dichiarazione significativa tenendo presente che pochi giorni prima lo stesso Giorgetti aveva incontrato in Finlandia suoi colleghi ministri finlandesi.

Giancarlo Giorgetti

A queste prime posizoni critiche, si sono poi aggiunte le valutazioni negative dei sindacati triestini alla pretsea di Wärtsilä che i lavoratori si facessero parte attiva nello smantellamento della fabbrica: “Wärtsilä senza vergogna” ha dichiaratoil segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis, aggiungendo che Wärtsilä “dopo aver pugnalato alle spalle 900 dipendenti e le loro famiglie, l’intera collettività sociale e industriale triestina e snobbato la proposta del progetto annunciato dal ministero dello Sviluppo ‘Industria del mare’, va oltre,pretendendo che i lavoratori siano parte attiva nello smaltimento industriale del sito di Bagnoli magari indossando anche i guanti bianchi“.

Quasi una beffa, ribatte il sindacato facendo sapere che “il presidio pacifico ai cancelli quindi, rimarrà fino a quando non ci saranno le condizioni per discutere un serio piano industriale e occupazionale, non accetteremo che con un colpo di spugna venga cancellata una storia industriale di decenni e con essa le competenze dei 900 lavoratori. Ribadiamo, serve una soluzione industriale duratura e solida”. Intanto. dopo uno sciopero già effettuato, “vista l’attuale evoluzione della vicenda “Wärtsilä”, che intende recapitare i motori custoditi presso i magazzini triestini, le organizzazioni sindacali. FILT-CGIL, FITCISL, UILTRASPORTI E UGL MARE dichiarano lo stato di agitazione del personale operante presso il porto di Trieste a sostegno della vertenza e in segno di solidarietà dei lavoratori impiegati presso lo stabilimento che rischiano il posto di lavoro. E quindi” potrà essere attuata l’astensione volontaria da parte operatori portuali di tutte le operazioni riguardanti l’azienda Wärtsilä quali ad esempio l’imbarco di motori ed il sollevamento degli stessi a bordo delle navi, oltre che ogni operazione portuale riguardante l’azienda in questione, fino alla soluzione della vertenza”.

Ma ripercussioni arrivano fino in Corea del Sud: è dal paese asiatico infatti che è giunta una richiesta di spiegazioni, recapitata alla Regione Friuli Venezia Giulia, per il ritardo della spedizione alla Dsme (Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering) dei motori dal sito industriale di San Dorligo della Valle. A chiederne conto è stato il Console generale della Repubblica di Corea, Kang Hyung-Shik, con una lettera alla Prefettura di Trieste girata poi al presidente della Regione  Massimiliano Fedriga. Che ha risposto dicendo di comprendere, come si legge in una nota della Regione, le difficoltà che l’azienda coreana sta subendo per il ritardo nella consegna dei motori prodotti dallo stabilimento Wärtsilä, ma allo stesso tempo sottolineando come questa situazione “sia stata causata dalla repentina decisione della proprietà finlandese di avviare la procedura per l’immediato licenziamento di 450 dipendenti“. I quali, ha detto ancora Fedriga, hanno reagito e le loro azioni, sostenute dal sindacato, “sono finalizzate alla difesa dei propri diritti e a contrastare la decisione assunta dalla Wärtsilä”. Sempre Fedriga ha chiesto ai coreani di aiutare a ‘risolvere’ la situazione: ha fatto “appello alla riconosciuta sensibilità ai temi sociali e del lavoro che ha sempre contraddistinto l’azione della Repubblica della Corea del Sud e l’attività della Dsme”, chiedendo al Console di “rappresentare direttamente ai vertici dell’azienda finlandese il disagio che la chiusura dello stabilimento di San Dorligo della Valle sta arrecando anche al tessuto economico coreano“. Il tutto, “con l’auspicio che un’azione congiunta di sensibilizzazione possa far tornare Wärtsilä sui suoi passi con la soddisfazione delle istituzioni -italiane e coreane- e dei lavoratori”.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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