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C.R.
Quattro arresti relativi l’inchiesta su alcuni presunti illeciti riferiti ai Punti verde Qualità del Comune di Roma, un’idea che risale alla giunta Rutelli. La Guardia di Finanza ha eseguito almeno trenta ispezioni al Dipartimento ambiente ed in altri uffici comunali. Sono finiti in manette due imprenditori per truffa ai danni del Comune. Sono stati colpiti da provvedimenti giudiziari sei dipendenti del Dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale, di cui due dirigenti in arresto. Le quattro ordinanze di custodia cautelare eseguite dalle Fiamme Gialle hanno aperto le porte del carcere a Stefano Volpe, Massimo Dolce e Marco Bernardini, ai domiciliari è invece finita Annamaria Parisi. L’indagine è partita alcuni mesi fa a seguito dell’esposto del consigliere regionale del Pd Enzo Foschi e da una denuncia del Dipartimento Tutela ambientale e del verde su alcuni presunti illeciti. Attorno ai Punti Verdi sono girati milioni di euro. Infatti fino a 400 milioni di euro ammontano le fideiussioni firmate nel 2006 dal Campidoglio per favorire gli imprenditori privati nell’ambito della gestione del verde pubblico. Il privato si garantiva, con un contratto di 33 anni stipulato col Comune di Roma, gli introiti derivanti dalle gestioni ricreative, ristorative, sportive, aperte al pubblico e realizzate, dagli stessi imprenditori, in punti comunali verdi talvolta abbandonati e dismessi. Gli inquirenti indagano su numerosi casi in cui ai finanziamenti garantiti non corrispondono le strutture promesse. Come esempio può essere preso il caso della polisportiva di Colli Aniene «Vigor Perconti”, che ad un certo punto non ha più pagato le rate del mutuo: il Comune ha sì sospeso la concessione con la polisportiva ma prima, in qualità di garante, ha dovuto ripianare quattro milioni di insolvenze.
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