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Chiara Rai
Dal primo aprile un’altra sforbiciata al personale medico dei pronto soccorso di Velletri e Albano ridurrà letteralmente al collasso i due nosocomi castellani. Ieri il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Albano si presentava come uno stabulario, un girone infernale con file di barelle per i corridoi e decine di persone in attesa da ore di essere visitate. C'è un conteiner come sala d'aspetto dove l'aria è viziata e i malati aspettano per ore. Ci sono le impalcature all'ingresso della struttura di primo soccorso, che da diverso tempo fanno parte dell'arredo. Le persone in barella, sostano giorni e giorni, in attesa di un posto letto che spesso non si riesce a trovare. E questo è niente. Dalle sei alle otto ore è il minimo di tempo che si deve attendere per essere medicati. Annamaria ha avuto un incidente stradale intorno alle otto del mattino ed è stata portata con l’autoambulanza al San Giuseppe. Dalle nove è rimasta in attesa con un collare al collo fino a oltre le 14:30. Ennio, in carrozzina è rassegnato: “ormai non so più da quante ore aspetto – dice il malato – il personale medico si fa in quattro ma il problema è proprio che mancano i medici e l’ospedale è colmo”. Riccardo, per controllare il gesso alla gamba, ha atteso oltre sei ore. Filomena, stessa storia, più di sei ore d’attesa. La Asl RmH ha comunicato alla Regione che nei prossimi giorni dovranno essere “riorganizzati i servizi” alla luce della cessazione di due contratti ex articolo 15 septies (a tempo determinato per funzioni di "particolare rilevanza e di interesse strategico"). Il primo soccorso di Albano, ormai, conta circa 35 mila accessi l’anno. Il personale lavora 38 ore settimanali. Due unità in meno ai pronto soccorso già sotto organico significa decretare lo sfacelo: A Velletri ci sono nove unità e dal 1 aprile saranno in otto a causa della cessazione del contratto di un dirigente medico di chirurgia all’accettazione urgenza. Dal mese di novembre saranno in sette a causa di un’altra cessazione ex art. 15. Al pronto soccorso di Albano ci sono 13 unità. Dal primo aprile saranno in undici a causa cessazione di un dirigente medico di chirurgia e dell’assenza per ricovero per grave malattia di un altro medico. Pertanto le misure che l’azienda sanitaria locale dovrà necessariamente prendere, salvo che la Regione non reintegri qualcuno, saranno drastiche: si dovrà spostare almeno un medico da Albano a Velletri per avere un’organico di nove medici più un direttore a Velletri e dieci più un direttore ad Albano. La situazione si aggraverà quando scadranno altri 3 contratti al pronto soccorso di Frascati. Per quanto riguarda, invece, ostetricia e ginecologia si prospetta l’idea di accorpare le strutture di Marino e Genzano allo scopo di recuperare risorse per Anzio che ad agosto vedrà ridurre le unità da otto a sei.
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