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Economia e Finanza

Turismo, a Sorrento il primo summit mondiale rivolto ai giovani

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Dal 27 giugno al 3 luglio

La prima edizione dell’evento (GYTS) in assoluto è in programma a Sorrento, in Italia, dal 27 giugno al 3 luglio prossimi, dove l’OMT ( L’Organizzazione mondiale del turismo ), in collaborazione con il Ministero del Turismo e l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), coinvolgerà 130 giovani tra i 12 e i 18 anni provenienti da 60 Paesi del mondo.

I ragazzi faranno una piena immersione nel mondo del turismo, analizzando e riflettendo sugli aspetti negativi, positivi in un confronto alla ricerca di soluzioni; “lavoreranno” assieme e ascolteranno politici e istituzioni dei propri Paesi e figure chiave nel settore turistico nonché esponenti di spicco del mondo dello sport, della gastronomia, dello spettacolo e dell’innovazione tra cui Papa Francesco, Mariya Gabriel, Sophia Loren, Diego Simeone, Fernando Hierro e tanti altri.

Personaggi internazionali saranno, invece, presenti da remoto per ispirare con i loro video messaggi i futuri leader del turismo affinché contribuiscano alla definizione dell’Agenda mondiale del Turismo 2030. Tra gli relatori internazionali l’inviato ONU per la gioventù Jayathma Wickramanayake, Ambasciatori OMT del Turismo Responsabile quali Valeria Mazza, Didier Drogba, Gino Sorbillo, Pilar Rodriguez e tante altre personalità di spicco quali la fondatrice e presidente della Smallworld Foundation Salam Hamzeh Ghaith, il vice presidente di MasterCard Nicola Villa e il vice president del gruppo Hilton Dominique Piquemal.

Un’occasione unica nel suo genere che darà la possibilità ai partecipanti di porre domande e confrontarsi direttamente con i funzionari delle Nazioni Unite e del Governo nonché i Ministri del Turismo provenienti dal Congo, Croazia, Germania, Georgia, Albania, Maldive, Spagna, Montenegro, Sao Tome & Principe, Yemen e altri Paesi Membri OMT, il tutto addirittura con una sessione particolare dedicata e preparatoria alla simulazione dell’Assemblea generale, chiamata “Ask Your Minister” (chiedi al tuo ministro). 

“Una piattaforma unica per celebrare e responsabilizzare la prossima generazione di leader del turismo. Il GYTS aiuterà a costruire un’eredità duratura fornendo ai giovani le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno per trasformare il turismo non solo nelle loro comunità ma ovunque.” ha dichiarato il Segretario Generale dell’OMT, Zurab Pololikashvili.  “Il governo italiano è orgoglioso di ospitare a Sorrento il primo Congresso Mondiale del Turismo Giovanile. Siamo certi che emergeranno idee e proposte in grado di consigliare i governi su come migliorare l’offerta turistica globale e renderla più vicina alle esigenze dei nuovi turisti” dichiara il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Alessandra Priante, Direttore per Europa di OMT, per il lancio dell’evento ha affermato: “Il turismo offre opportunità ai giovani. Ma i giovani danno al turismo l’opportunità di diventare più forte e resiliente. Siamo estremamente orgogliosi della prima generazione di GYST-ers, che già mostrano la loro promessa e il loro impegno per trasformare il turismo, a partire dalle loro comunità locali”.   “La sinergia che si puó creare nel dialogo tra la generazione under 19 e le istituzioni in un confronto alla pari non puó che far bene al turismo, per guardare al domani con occhi rinnovati e con idee che sanno già di futuro. Siamo emozionati più dei ragazzi che incontreremo” per l’ ad Enit Roberta Garibaldi.

Sei lezioni (che saranno mandate anche in diretta sul canale youtube OMT), 2 “discussioni serali”, 12 relatori internazionali e una simulazione dell’Assemblea Generale OMT per permettere ai ragazzi di confrontarsi sul tema del turismo e discutere le innovative proposte per il futuro del turismo sostenibile nel quadro globale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).  Un programma intenso e pieno di attività per i ragazzi, anche per il mare. La MSC Foundation condurrà i ragazzi in un pomeriggio di approfondimento delle tecniche del mare e della navigazione, portando consapevolezza su quanto complesso ma anche essenziale sia il mondo delle crociere per l’economia di un Paese. A conclusione delle attività, poi, ci sarà un approfondimento sulla biodiversità e il mondo “marino” in collaborazione con Marevivo e MSC Foundation che porteranno i GYTSers in un’escursione all’Area Marina Protetta di Punta Campanella.  Sarà presentata una ricerca in anteprima assoluta durante il vertice sull’impatto del COVID19 sui giovani, con un focus specifico sui ragazzi della Regione dell’Asia e su quelli dell’Italia.

L’innovazione sarà grande protagonista, assieme ad ITU (International Telecommunication Union) che tratterà del tema della sicurezza online usando i mezzi digitali, il World Food Forum (facilitato dalla FAO) che parlerà di come ridurre gli sprechi alimentari, la Qatar Foundation che animerà alcune attività dei ragazzi, ed un’immersione virtuale nel Metaverso organizzata in collaborazione con Meta. Previsto infine un grande appello alla pace, attraverso il concerto del coro nazionale ucraino “Veryovka” diretto dal Maestro Igor Kyrilov che vedrà alla conduzione anche Carlo Ponti Jr, che si svolgerà all’auditorium dell’Hilton Sorrento Palace il giorno 2 luglio alle 18.30.

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Cronaca

Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

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Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

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Science on Stage, un progetto unico nel panorama italiano

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Si è recentemente svolto a Turku, Finlandia, città nota per il suo splendido arcipelago e la sua storia medievale, il 13° Festival Europeo Science on Stage. Al festival, articolato su 4 intense giornate 450, insegnanti di scuola primaria e secondaria provenienti da tutta Europa hanno condiviso le loro idee STEM più creative presso stand, seminari e sessioni di approfondimento. I partecipanti saranno scelti tramite eventi nazionali competitivi in ​​oltre 30 paesi. Il tema del festival era la sostenibilità nell’istruzione STEM, acronimo per scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
 
Temi guida
 
Tutti i progetti presentati al festival rappresentavano approcci di apprendimento basati sulla ricerca
 
STEM per i più giovani: progetti per promuovere STEM nella scuola elementare per bambini di 10 anni o più giovani; educazione STEM per lo sviluppo sostenibile,  progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile; tecnologie digitali nell’istruzione STEM, progetti su programmazione, istruzione digitale, ICT, Big Data, intelligenza artificiale, realtà virtuale, ecc.
 
Diversità nell’insegnamento STEM: progetti che riflettono l’eterogeneità e la diversità della nostra società, ad esempio metodi di insegnamento che coinvolgono studenti con diversi livelli di apprendimento o diversi retroterra culturali.
 
STEM nell’istruzione: progetti che combinano le scienze naturali con altre discipline, ad esempio scienza, tecnologia, ingegneria o matematica con arti, musica, sport, storia, ecc.
 
Esperimenti a basso costo nell’istruzione STEM: progetti che hanno costi di realizzazione bassi.
 
Inoltre, gli insegnanti poteva consegnare i loro progetti nelle due categorie seguenti: progetti congiunti: progetti sviluppati in collaborazione da insegnanti che si sono incontrati in uno degli eventi Science on Stage passati (ad esempio, festival, webinar, sviluppo professionale, incontro di rete, progetto). STEM per insegnanti in formazione: progetti sviluppati durante la formazione pre-servizio degli insegnanti o il tirocinio degli insegnanti
 
Il programma della Fiera aveva la seguente struttura: la fiera stessa, l’elemento principale del festival, dove tutti i partecipanti esponevano i loro progetti e sperimentazioni negli stand. Seminari,  sessioni pratiche interattive tenute da insegnanti e rivolte agli insegnanti. Sessioni salienti, durante le quali i partecipanti selezionati presentavano le loro idee sul palco. Sessioni plenarie, con interventi e presentazione di esempi di buone pratiche. Forum: mostre realizzate da partner, ad esempio aziende, organizzazioni, fondazioni. Eventi sociali, con attività di networking, escursioni, ricevimenti serali.
 
Patrocinata dalla Commissaria  Iliana Ivanova, membro della Commissione Europea responsabile per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, Science on Stage Europe è una rete per insegnanti di scienze, STEM,  che si concentra sullo scambio di idee di insegnamento e relative migliori pratiche. L’obiettivo finale è migliorare l’insegnamento STEM supportando gli educatori nel loro sviluppo e crescita professionale. Diffondendo concetti di insegnamento innovativi tra gli insegnanti di scienze d’Europa, si consente a più studenti di acquisire le competenze accessibili di cui hanno bisogno per un futuro impegnativo incoraggiandoli a prendere in considerazione una carriera in scienze, ICT o ingegneria.
 
Lanciato nel 2000, Science on Stage raggiunge oltre 100.000 insegnanti e formatori di insegnanti in 35 paesi, di cui 30 europei, ma anche in Canada e Kazakistan. Una rete di  comitati direttivi nazionali  in questi paesi fornisce l’interfaccia alle loro comunità nazionali di insegnanti STEM. L’ampliamento della rete, l’acquisizione di nuovi membri e vari compiti amministrativi sono svolti dalla sede centrale di Berlino. Ulteriori informazioni su Science on Stage sono disponibili qui .Dal 2011 Science on Stage Europe è un’associazione senza scopo di lucro registrata e riconosciuta dalla legge tedesca.
 
Come funziona Science on Stage
 
Si lavora direttamente alla base. Per partecipare alle attività, gli insegnanti non devono passare attraverso una complicata procedura di candidatura. Per partecipare ai seminari, di solito è sufficiente una semplice e-mail. Anche i materiali didattici sono gratuiti e disponibili in diverse lingue. In questo modo, si può raggiungere insegnanti in tutta Europa.
 
Questa piattaforma unica per l’educazione scientifica ha un impatto sostenibile, come dimostrano diversi studi di valutazione.Il 90% degli insegnanti partecipanti ha incorporato nelle proprie lezioni le idee presentate durante gli eventi Science on Stage. Il 90% degli insegnanti partecipanti ha incorporato le idee acquisite attraverso gli eventi Science on Stage nella formazione degli insegnanti nei propri paesi di origine, fungendo così da moltiplicatori. Il 92% dei partecipanti ha stabilito contatti internazionali; oltre il 55% di loro ha instaurato almeno 4 buoni contatti 1 anno dopo il festival.Il 77% dei partecipanti ritiene elevato l’impatto del festival sulla sostenibilità; il 73% di loro ha dichiarato di candidarsi anche per il prossimo festival.
 
Una dozzina i progetti che hanno rappresentato l’Italia, con docenti provenienti da vari istituti, in questa edizione; tra i temi dei progetti vincitori ci erano indagini ambientali (laghi, ghiacciai, montagne), riciclo, rappresentazioni tangibili di dati statistici, applicazioni dell’intelligenza artificiale nelle scuole, esperienze di gamification (ludicizzazione) della chimica e molto altro.
 
La dimensione europea e l’interdisciplinarietà rendono questo progetto unico  nel panorama italiano
 
Tutti i progetti e gli esperimenti accettati erano presentati negli stand della fiera. Alcune attività selezionate dal comitato organizzatore erano presentate nella categoria “Workshop”  o nella categoria “Highlight Sessions”. Tutti i progetti dovevano basarsi su un approccio “inquiry-based learning”, insegnamento basato sull’esperienza, sulla formulazione di ipotesi e la realizzazione di esperimenti in prima persona e riguardavano i temi riportati in dettaglio sul bando.
 
I sette migliori progetti sono stati premiati con l’European STEM Teacher Award durante la cerimonia di premiazione. Tra questi un progetto italiano, sviluppato da  Susanna Zoboli e Giorgia Messori, sul riuso degli scarti del caffè. ma anche un progetto finlandese, sviluppato da Kirsi Rehunen e Sanna Kolhonen,con obiettivo quello di indagare il tempo, i concetti correlati al tempo e la manifestazione del tempo in varie situazioni nella vita quotidiana dei bambini.
 
Il Festival Science on Stage di Turku era organizzato da Luma Center Finlandia e Science on Stage Finlandia in cooperazione con Science on Stage Europa, Università di Turku, Turku AMK, Comune di Turku, e Abo Akademi e con il supporto di TEK e l’Agenzia Nazionale. Science on Stage è sostenuto in Italia dall’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica; AIF, Associazione per l’Insegnamento della Fisica; Società Chimica Italiana, Divisione Didattica Chimica; ML System, attrezzature scientifiche per la didattica; La Palestra della Scienza di Faenza. La partecipazione italiana all’edizione 2024 è stata sostenuta grazie anche ad un contributo dell’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki.
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Economia e Finanza

L’Italia è il paese più ricco di strutture ricettive in Europa

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Il fenomeno dell’eccesso turistico costituisce attualmente tema importante del dibattito pubblico, anche grazie a tutta una serie di proteste che si sono verificate in alcune delle mete turistiche più frequentate del continente europeo, con le più accese a Barcellona e Maiorca. Con questa espressione si intende una situazione in cui l’impatto del turismo supera le capacità fisiche, ambientali, sociali, economiche, psicologiche o politiche dei luoghi in cui accade vedi Venezia o Firenze. Si tratta di dinamiche che hanno delle ripercussioni sia sui residenti delle comunità locali che sui turisti stessi, oltre che sul paesaggio, sui beni culturali e sui servizi presenti all’interno di questi contesti. La misurazione di queste dinamiche è ancora complessa da fare. Si tratta di materia relativamente nuova per le quali ancora non ci sono delle reali linee guida su quali siano gli indicatori da utilizzare. Inoltre, alcune caratteristiche del fenomeno (come la sua stagionalità) rendono ancora più complesse le analisi. Per poter iniziare ad inquadrare il fenomeno è utile valutare lo stato dell’industria turistica nei paesi comunitari, partendo dal numero di strutture ricettive di accoglienza e il numero di posti letto.
 
Nel suo complesso, l’Unione Europea conta oltre 636mila strutture ricettive con più di 29 milioni di posti letto. In questo dato si comprendono non soltanto gli alberghi ma anche altre strutture di alloggio simili come i B&B oltre a campeggi e aree camperistiche attrezzate.
 
Negli anni delle restrizioni dovute alla pandemia si registra un calo ma i valori attuali (riferiti al 2023) sono in crescita rispetto al periodo pre-Covid. Per quel che riguarda il numero di strutture ricettive, si registra un incremento del 3% rispetto al 2019 mentre per i posti letto l’aumento è dell’1,5%. Il 21,1% delle strutture turistiche europee si trova in aree urbane centrali, che comprendono il 22,6% dei posti letto. Seguono poi le zone periferiche (32,5% strutture, 33,6% posti letto) e le zone rurali (46,4% e 43,8%). Circa la metà delle infrastrutture turistiche europee si trova in aree costiere (51,1%) e copre il 41,6% dei posti conteggiati.
 
Come informa Openpolis, su elaborazione dati da Eurostat, in termini assoluti l’Italia è il paese europeo dotato del maggior numero di strutture ricettive (229.513) e di posti-letto (5,2 milioni). Rispettivamente, coprono il 36,1% e il 17,8% dell’offerta nel continente; per quel che riguarda le infrastrutture turistiche, seguono Croazia (117.476, il 18,5%), Germania (48.275, 7,6%) e Francia (29.375, 4,6%). In coda,  tre piccoli paesi dell’unione: Cipro (771, 0,1%), Lussemburgo (357, 0,1%) e Malta (335, 0,1%).
 
Per quel che riguarda invece i posti-letto, al nostro paese seguono Francia (5.094.909, 17,5%), Germania (3.665.302, 12,6%) e Paesi Bassi (1.400.003, 4,8%). Gli stati caratterizzati da una minore quantità di posti letto sono invece Lussemburgo (57.830, 0,2%), Lettonia (52.263, 0,2%) e Malta (51.041, 0,2%). Occorre evidenziare che risultano mancanti i dati dell’Irlanda mentre quelli della Spagna sono invece parziali, motivo per cui non sono stati considerati nell’analisi.
 
Questi dati sono disponibili a livello regionale per quasi tutte le aree dell’UE. Per poter permettere di confrontare il dato tra regioni con popolazione differente, è stata calcolata l’incidenza ogni 10mila abitanti. La regione europea con l’incidenza maggiore di strutture ricettive è Jadranska Hrvatska (857,64 ogni 10mila abitanti), che comprende tutta l’area della Croazia. Seguono Ionia Nisia (Grecia, 223,90) e la provincia autonoma di Bolzano (221,55). Tra le prime dieci europee, quattro sono italiane: oltre al territorio già citato, sono presenti anche il Veneto (123,84), la Valle d’Aosta (103,39) e il Friuli-Venezia Giulia (83,07). Sui posti letto invece i valori maggiori si registrano nella regione di Notio Aigaio (Grecia, 9.084,56), Jadranska Hrvatska (Croazia, 8.357,92), Ionia Nisia (Grecia, 7.714,12) e Corsica (Francia, 4.728,77).
 
È importante notare che valutare l’incidenza delle strutture ricettive turistiche sul territorio è solo uno degli elementi utili per considerare lo stato del turismo in una regione. Di fondamentale importanza è considerare anche la quantità di notti passate dai turisti in un paese, così come l’incidenza del settore nel calcolo del Pil.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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