Connect with us

Roma

ROMA, ARSIAL E GAMBERO ROSSO ALLA CITTÀ DEL GUSTO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Una giornata dedicata agli oli extravergine d’oliva del lazio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Venerdì 23 marzo 2012, Arsial, in collaborazione con Gambero Rosso, ha chiamato i produttori di olio extravergine di oliva del Lazio alla Città del gusto di Roma per un evento che ha avuto come intento quello di rendere sempre più vicino l’olio extravergine di oliva alla quotidianità, per renderlo un ingrediente stimolante e divertente, salutare e goloso e farlo riscoprire nella sua fondamentale importanza culturale e salutistica.
Alla presenza di produttori, consumatori, istituzioni e chef, un’intera giornata dedicata agli oli extravergine del Lazio con la presenza attiva anche di Uliveti del Lazio, associazione tra produttori che punta proprio a diffondere la cultura dell’olio extravergine di qualità soprattutto nel rapporto con i cuochi e i ristoratori, alfieri primi dell’extravergine verso i consumatori e Unaprol, il consorzio Olivicolo Italiano da sempre portavoce della qualità e della provenienza territoriale delle olive.

“L’olio extravergine di oliva italiano e di alcune aree del Lazio in particolare”, ha sottolineato Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso, “ha una qualità elevata riconosciuta in tutto il mondo. Il Gambero Rosso ha sempre seguito con attenzione questa importate realtà legata al territorio e diventata simbolo della migliore cultura enogastronomica del nostro Paese. E’ per questo che abbiamo accettato con grande entusiasmo l’idea di organizzare, presso la Città del gusto di Roma in collaborazione con Arsial, un incontro che coinvolge istituzioni, produttori, consumatori e chef in una giornata dedicata alla valorizzazione dell’olio extravergine di oliva del Lazio.”

“L’extravergine del Lazio merita di più, e il nostro obiettivo principale è quello di rilanciare un consumo di qualità”, ha dichiarato il presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi. “Nonostante i numerosi premi conquistati, infatti, il nostro olio fatica ancora ad ottenere la giusta risposta da parte del mercato. Per questo”, ha aggiunto, “è necessario creare le condizioni per riuscire a vendere i prodotti a prezzi adeguati, costruendo un’immagine del territorio in grado di valorizzarli al meglio e di conquistare i consumatori con la garanzia della qualità. Il nostro contributo inizia quindi con la promozione e la giornata di oggi è il giusto coronamento ad un mese interamente dedicato all’oro verde del Lazio”.
“Non c’è crisi di mercato ma c’è crisi di prezzo”, ha sottolineato Massimo Gargano, presidente di Coldiretti Lazio, “nonostante ciò gli oli extravergine di oliva di alta qualità del Lazio fanno da apripista in Europa per l’eccellenza e per il legame forte con il territorio. La proposta di legge presentata da Coldiretti, Unaprol e fondazione Symbola”, ha aggiunto, “punta ad inasprire le pene contro i contraffattori e a stabilire un rapporto più corretto e trasparente con i consumatori di tutto il mondo”.

“Uliveti del Lazio ha raccontato la storia dell’eccellenza delle produzioni olivicole ed olearie della regione e rappresenta il tessuto connettivo dell’alta qualità certificata della filiera olivicola italiana”, ha concluso la presidente di Uliveti del Lazio,  Loriana Abbruzzetti, evidenziando il clima di fattiva collaborazione con Arsial e la Regione Lazio nel promuovere il meglio della produzione delle aziende della regione che hanno fatto la scelta dell’alta qualità italiana certificata.

L’evento prevede  un’attività di presentazione dell’olio extravergine laziale ed un’attività di degustazione dedicata agli operatori del settore, ai ristoratori e ai giornalisti. A iniziare dalle ore 12.00 presso il Teatro della Cucina della Città del gusto di Roma, si terrà un piccolo seminario di presentazione della realtà olivicola della regione e sulle tematiche della qualità legata ai territori e alla tracciabilità dei prodotti. Lo chef Antonello Colonna insieme ad Adriano Baldassarre (suo allievo che torna ai fornelli del nuovo resort Colonna di Labico) e a Marco Martini (executive chef dell’Open Colonna), con i loro sfiziosi assaggi in grado di esaltare al massimo le particolarità e le caratteristiche dell’olio laziale, sono invece i protagonisti di uno show cooking che vuole sottolineare ancora di più il legame tra qualità e territorio, tra cucina e agricoltura.

Dalle 16.00 alle 20.00 si è aperta al pubblico, su invito, prenotandosi al sito www.gamberorosso.it  nell’area e-commerce dedicata all’evento: dove si sono potuti degustare gratuitamente gli oli presenti e anche acquistarli direttamente dai produttori, oltre che assaggiare i prodotti del Lazio: salumi, formaggi e i diversi pani tradizionali cotti a legna e a lievitazione naturale.
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti