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MARINO GIUNTA PALOZZI, DURE CRITICHE DAL MOVIMENTO PER IL CAMBIAMENTO

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Tempo di lettura 5 minuti Un milione di metri cubi di cemento deliberati in Consiglio Comunale e in arrivo a S. Maria delle Mole

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Redazione

 

Il Movimento per il Cambiamento (www.noicambiamo.it) si rivolge ai cittadini di Marino con una lettera aperta, in cui vengono evidenziate svariate tematiche legate agli attuali amministratori  marinesi.

Riportiamo il testo della lettera aperta.

Lettera aperta ai marinesi: "è ora di metterci in moto, tutti insieme ce la faremo!"

Cari Cittadini Marinesi, mi permetto di rivolgermi a Voi per riflettere ad alta voce, per analizzare la situazione del nostro Territorio e della nostra Città.
Ogni giorno mi capita di pensare a come è la nostra Città e a come dovrebbe e potrebbe essere, se tutti noi ce ne occupassimo, come faremmo per una qualunque cosa che ci appartenga e ci teniamo a conservare: sana, integra, pulita, presentabile, magari anche allegra, colorata, vivace, efficiente, aperta. Insomma, un posto dove è bello stare, un posto che è bello mostrare agli amici che non abitano qui, un posto che ci fa sentire orgogliosi e soddisfatti.

Oggi, cari Amici, Marino non è questo posto. I Cittadini marinesi hanno eletto democraticamente i loro rappresentanti proprio per dare soluzione ai tanti problemi della comunità, dunque per affrontare e risolvere insieme, con la partecipazione attiva di tutti, delle associazioni sul territorio, dei giovani e delle scuole, dei partiti e dei movimenti, delle forze del volontariato e delle persone comuni, tutte quelle questioni che ci riguardano tutti e che non possiamo più ignorare e sopportare.

Ho sempre cercato di essere presente alle sedute del Consiglio Comunale, la sede istituzionale deputata a deliberare su tutte le questioni di cui stiamo parlando e purtroppo devo constatare che la situazione che ho potuto vedere non è incoraggiante.
La maggioranza dei Consiglieri Comunali, delegati ad occuparsi dei problemi di tutta la Cittadinanza, non svolge alcun ruolo, non mostra alcun interesse, non presenta nessuna proposta, non fa alcun intervento; sembra essere lì per caso, come un ingranaggio muto di un meccanismo che cammina da solo.
Questi ingranaggi si muovono all'unisono, alzando semplicemente la mano, per dire SI alle proposte della maggioranza, e NO (quasi sempre) alle proposte dell'opposizione.

Cari Consiglieri Comunali, cari Signori Manni, Cherri, Chiappa, Cianci, DeAcetis, De Simone, Del Mastro, La Manna, Marchetti, Pasqualini, Prinzi, Pagliarini, Silvagni, Trinca, è veramente questo il Vostro ruolo?
È per questo che avete chiesto la fiducia dei Cittadini di Marino? È per questo che siete stati eletti?
Per presenziare (a volte), per ascoltare (quando non giocate col cellulare o non chiacchierate col vicino di banco), per votare a senso unico tutte le proposte della maggioranza, senza domandarVi cosa questo significhi per TUTTI i Cittadini di Marino, senza fare mai alcuna obiezione?
È possibile che non abbiate mai nulla da dire o che dobbiate dirlo, raramente, sottovoce, solo su alcuni fogli locali, con il timore di essere bacchettati dai caporioni della Vostra coalizione?
Non sentite la responsabilità e la dignità del Vostro ruolo?
Pensate veramente che i Cittadini marinesi siano soddisfatti del Vostro operato?
Credete veramente che la delega che essi Vi hanno concesso, Vi sia stata data per operare in questo modo, come il buon Marchetti ci tiene a puntualizzare nei suoi folcloristici interventi?

Io non credo che il nostro Sindaco Palozzi o il Presidente del Consiglio Comunale possano pensarla in questo modo. Mi sbaglio? E' così che si intende per buona amministrazione?

COSA NE PENSANO VERAMENTE I CITTADINI DI MARINO?

Abbiamo dato ai nostri Amministratori una delega in bianco o pensiamo di dovere chiedere conto del loro operato?
Li abbiamo votati spinti da promesse e da lusinghe o perchè risolvessero i tanti problemi che ci affliggono?
Pensiamo di poter restare in silenzio davanti alla situazione che viviamo quotidianamente o pensiamo che sia giunta l'ora di chiedere spiegazioni?

Cosa pensiamo del milione di metri cubi di cemento deliberati in Consiglio Comunale e in arrivo a S. Maria delle Mole? Ce n'è davvero bisogno? Ci migliorerà la vita? Cosa ne pensano i Commercianti di Marino Centro e delle frazioni? Cosa ne pensano i costruttori che hanno ancora centinaia di case finite ed invendute? Non pensiamo che questa immensa colata di cemento servirà ad arricchire poche persone e a peggiorare la vita di tutte le altre? Non è possibile che questo grande affare possa attirare anche da noi gli appetiti delle mafie?
Non pensiamo che siano possibili soluzioni diverse, orientate alla riqualificazione del nostro territorio e non al consumo?

Non crediamo che su questi fondamentali argomenti che interessano il nostro futuro e quello dei nostri figli sia indispensabile un confronto con tutti i Cittadini?
Pensiamo che basti una delega in bianco?

Cosa pensiamo del fallimentare sistema di Raccolta rifiuti, ostinatamente contrario alla soluzione porta a porta, per la quale erano previsti incentivi che l'Amministrazione Marinese ha rifiutato, investendo in altra direzione.
Sappiamo che questa scelta scellerata ci impedirà di raggiungere gli obiettivi previsti e ci obbligherà a pagare delle multe salate, che porteranno inevitabilmente ad un ulteriore aumento delle tariffe?

È così difficile imitare le virtuose amministrazioni di Ciampino ed Ariccia per trovare una soluzione a questo problema?
È possibile che i cittadini di Marino debbano differenziare al 15-20 % mentre i nostri vicini riescono a raggiungere il 65 % ? Non si può ragionare tutti insieme di questi argomenti per fare scelte migliori per tutti ?

Cosa pensiamo dei problemi causati dall’ Aeroporto di Ciampino, con l’esagerato numero dei voli, che provocano un sensibile aumento di patologie a tutti i Cittadini? Riteniamo sufficienti gli sforzi operati dalle Amministrazioni di Ciampino e Marino, oppure pensiamo che si possa e si debba fare di più?
Che opinione abbiamo dei gravi problemi legati alla mobilità e al trasporto pubblico del nostro territorio?
Siamo a conoscenza che l’Amministrazione ha bocciato senza appello qualunque proposta di discussione per un raddoppio della linea ferroviaria Roma- Velletri, solo perché avanzata da un Consigliere dell’opposizione?
E cosa pensiamo delle innumerevoli corse del Cotral soppresse senza preavviso, oppure del fantomatico servizio di Schiaffini attivo sul nostro territorio?
Dove sono le fermate, le paline con gli orari ed i percorsi?
Cosa ne pensiamo degli altri innumerevoli problemi che affliggono la nostra Città e delle soluzioni che l’Amministrazione intende adottare per risolverli?

Qualcuno conosce l’attuale situazione del Pronto Soccorso, oppure del nuovo cimitero, originariamente previsto a Mazzamagna e i cui lavori non sono mai iniziati?
Qualcuno ci sa spiegare perché uno dei monumenti più rari al mondo come il Mitreo di Marino sia sconosciuto totalmente ai marinesi e non sia ancora fruibile?

Qualcuno sa spiegarci perché è così difficile riuscire a trasmettere on-line i Consigli Comunali, per avvicinare così il Cittadino ai suoi rappresentanti?
Ricordate la famosa “casa di vetro” promessa dal Sindaco in campagna elettorale?
Ricordate la promessa di istituzione di una Consulta con le Associazioni e le realtà del territorio per promuovere una vera partecipazione alla vita pubblica della Città?

Promesse … appunto.

Qualcuno conosce il motivo per cui gran parte degli appartamenti già costruiti ed invenduti nel comune di Marino sembra non siano mai stati chiamati a pagare l’ICI?

Qualcuno conosce il motivo per cui non abbiamo ancora a Marino un Piano Antenne, oppure un serio Piano energetico a costo zero, con l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, così come avviene in molti comuni d’Italia?
Qualcuno conosce le reali intenzioni del nostro Sindaco, in riferimento alle prossime Elezioni nazionali del 2013, e al futuro di incertezza politica che interesserà il nostro Comune?
È possibile occupare più poltrone contemporaneamente?
E’ possibile che non vi siano donne in Consiglio Comunale e nella Giunta?
E la Scuola, e l’acqua, e il lavoro, e il commercio locale, e la lotta all’evasione?

….Ecc….ecc….ecc…..

Abbiamo accettato che Marino si riducesse così, abbiamo subito il decadimento verticale del nostro territorio, ci siamo abituati ad una politica irresponsabile gestita da persone poco qualificate, concentrate a perseguire l’interesse politico personale più che il bene comune.
Dispiace dirlo, ma la colpa di tutto ciò è da ricercare in tutti noi! La nostra Società è attanagliata dall’indifferenza, dal menefreghismo, dalla mercificazione e dall’opportunismo; ci si chiude nell’egoismo e nel disinteresse, arrivando alla rassegnazione e all’apatia.

Cari Concittadini, verrebbe da pensare che LA POLITICA LOCALE CI RAPPRESENTA ALLA GRANDE!

C’è qualcuno tra di noi che non condivide questo pensiero? Io sono convinto e mi auguro di sì.
È giunto allora il momento di CAMBIARE, di invertire la rotta, non c’è più tempo da perdere! Si riparte da noi stessi, dalle persone comuni, le uniche in grado di cambiare il proprio destino e quello del mondo; ne va della nostra esistenza, della qualità della nostra vita e di quella dei nostri figli.
Dobbiamo ripartire, mettendoci insieme agli altri che la pensano come noi, dobbiamo ricostruire la Comunità, la partecipazione, la solidarietà.

Il CAMBIAMENTO è qui e ora, basta volerlo attuare. Il Cambiamento è davanti ai nostri occhi, ma soprattutto dentro di noi, tra i nostri amici e conoscenti, in ogni nostra azione quotidiana.

È ORA DI METTERCI IN MOTO ! NOI, TUTTI INSIEME, CE LA FAREMO!

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Roma

Omicidio a Roma, venti anni a chi uccise e lasciò Michelle in un carrello

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“Ho commesso un reato gravissimo e voglio pagare per quello che ho fatto”.

Una lettera, poche righe, prima che il giudice del tribunale per i minori si ritirasse in camera di consiglio, prima che gli venissero inflitti 20 anni di carcere. E’ quanto ha letto in collegamento video dal carcere di Treviso l’imputato, il giovane di origini cingalesi che nel giugno dello scorso anno ha ucciso a coltellate Michelle Causo a Roma per poi lasciare il cadavere, chiuso in una busta di plastica, in strada abbandonato in un carrello a poca distanza da un cassonetto per l’immondizia nel quartiere Primavalle.

“L’ho uccisa ma non ho premeditato l’omicidio”, ha aggiunto l’imputato, all’epoca dei fatti 17enne come Michelle, che aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che consente uno sconto di pena. I genitori della ragazza erano presenti in aula al momento della lettura del dispositivo.

Con questa sentenza – ha detto la madre – riusciamo un pochino a dare giustizia a Michelle. È la prima volta che un minore prende 20 anni, ma se li merita tutti. Adesso andiamo avanti, ho un altro figlio e mi dovrò dedicare completamente a lui”. Il tribunale ha, di fatto, recepito l’impianto accusatorio della Procura.

Le aggravanti sono legate al tentativo di sbarazzarsi del cadavere, infilandolo in una sacca nera dell’immondizia. L’aggressione avvenne in un appartamento di via Dusmet. Il minore, nel tentativo di sbarazzarsi del corpo, non si preoccupò di ripulire la scena del crimine, tracce di sangue furono trovate ovunque a cominciare dall’androne del palazzo. L’esame autoptico svolto sul corpo della ragazzina confermò il drammatico quadro emerso subito dopo il ritrovamento del cadavere.

Tra i ragazzi si consumò una prima discussione accesa con urla, percepite distintamente anche dai vicini, e poi l’aggressione. Dalle ferite riscontrate nel corso dell’esame è emerso che il giovane colpì la ragazza utilizzando un coltello da cucina. Un’azione omicida che forse era iniziata con un fendente alla schiena per poi proseguire con almeno altri cinque colpi sul resto del corpo della minorenne. Un vero e proprio massacro che si sarebbe consumato in pochi minuti.

Altra certezza è che dopo il delitto, messo in atto dal ragazzo in uno stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol e droga, ci fu il drammatico e velleitario tentativo di lasciare il corpo lontano dal luogo dell’aggressione, la casa dove il ragazzo viveva. La madre, infermiera di origini cingalesi, era fuori mentre il padre era in Sri Lanka.

Madre e figlio si erano trasferiti da poco nell’immobile dove nel corso di una perquisizione venne trovata della droga, sostanze utilizzate per produrre mix di stupefacenti sintetici. Nel corso dell’udienza del 29 maggio scorso l’imputato aveva fornito la sua versione di quanto accaduto in quella tragica giornata. Il giovane ha affermato di avere aggredito la ragazza con una prima coltellata perché si era sentito offeso da alcune affermazioni fatte da lei.

In merito alla ricerca su internet, effettuata il giorno prima dell’omicidio, su “come sferrare colpi letali”, l’imputato ha sostenuto di averla fatta perché doveva recarsi in una zona isolata e voleva capire come comportarsi in caso di eventuali attacchi. In base ad una perizia psichiatrica disposta dal tribunale l’imputato era, comunque, capace di intendere e di volere al momento del fatto.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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