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“Con la legge 18 marzo 2021, n. 35, la Repubblica ha riconosciuto il giorno 18 marzo di ciascun anno quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa di tale epidemia.
Al fine di celebrare la Giornata nazionale, lo Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo, volti a commemorare la memoria di coloro che sono deceduti a causa dell’epidemia di coronavirus, favorendo in particolare le attività e le iniziative rivolte alle giovani generazioni.
L’ANCRI celebra questa giornata simbolica ricordando le immagini dei camion militari che il 18 marzo di due anni fa uscivano da Bergamo trasportando le bare delle vittime del Covid. Lo celebra riflettendo sul dramma vissuto in questi due anni tra quarantena, isolamento, tampone e mascherina. Lo celebra continuando a ringraziare ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari che ci hanno consentito di affrontare una sfida senza precedenti per proteggere i più deboli.
La mia famiglia celebra questa giornata simbolica anche ricordando la madre di mia moglie Adriana Micantonio, portata via dal Covid l’8 gennaio dello scorso anno, nel pieno delle sue energie fisiche e mentali, purtroppo senza un nostro abbraccio”. Lo scrive Prefetto Francesco Tagliente sulla pagina FB
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