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Redazione
Illustrata nella seduta odierna, alla presenza dell’Assessore ai Rifiuti e Attività Produttive Pietro di Paolo, la proposta di legge concernente le “disposizioni per l'individuazione dei siti per lo smaltimento dei rifiuti di amianto al fine della tutela della salute e della salubrità ambientale” che vede come primo firmatario il consigliere Luigi Abate. – lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Roberto Carlino dell’Udc – L’amianto, ormai messo al bando in tutta Europa dal 2005, è un problema da non sottovalutare: è ancora massicciamente presente in Italia, si stimano 32 milioni di tonnellate complessive di cui un milione e mezzo di metri cubi nel Lazio e numerosissime sono le industrie dismesse contaminate. E’ evidente che la rimozione dell’enorme quantità di amianto presente nella Regione e la sua messa in sicurezza è improcrastinabile, è necessario che sia trasportato in un luogo sicuro, dove sia bloccata la trasformazione nella forma aerea che nuoce gravemente alla salute. La proposta del consigliere Abate sulla definizione dei siti di stoccaggio definitivo dell’amianto incontra inoltre anche un'altra questione rilevante della nostra Regione, ovvero l’utilizzazione ed il recupero dei siti delle cave dismesse. Si è pensato di abbinare questa proposta a quelle del consigliere Paris e del consigliere Peduzzi sempre dello stesso argomento, assegnate però alla Commissione Sanità. Tutti i componenti della Commissione Ambiente, confermando la loro serietà, si sono dimostrati intenzionati ad occuparsi scrupolosamente di questo tema e chiederemo quindi l’assegnazione anche di queste proposte alla Commissione da me presieduta. Spero quindi che si definisca in tempi brevi questa situazione e che si possa convocare una nuova seduta sul questo tema già la prossima settimana.
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