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È stato calcolato che nell’arco di una intera giornata riceviamo, mediamente, oltre 3mila sollecitazioni provenienti da video pubblicitari, cartelloni o insegne luminose. In ogni angolo della strada c’è qualcosa che attira la nostra attenzione e ci spinge a distogliere lo sguardo e a mettere a fuoco quello che ci viene proposto. Spesso i cartelloni pubblicitari sono stati oggetto di polemica perché collocati in modo da distrarre le persone, tanto da provocare degli incidenti. Nonostante questo, però, le insegne luminose, gli schermi ledwall e i cartelloni pubblicitari, fanno ormai parte dell’arredo urbano delle nostre città, e in alcuni casi ne diventano un’espressione di stile. Pensiamo a Trafalgar Square a Londra e Times Square a New York, non sembrerebbero neanche le stesse senza i loro maxi schermi a led, accesi a tutte le ore. Ma il moderno ledwall ha un “antenato illustre”, il neon: è grazie all’invenzione di questo tipo di illuminazione che si arriverà poi, negli anni 60, al LED, acronimo di Light Emitting Diode (diodo ad emissione luminosa).
Pubblicità su ledwall, la strategia vincente
La tecnologia alla base degli schermi luminosi, naturalmente, nel tempo è cambiata, si è evoluta, e nella seconda metà del secolo scorso le insegne a led si sono affermate come le migliori per veicolare ogni tipo di messaggio pubblicitario. Gli schermi ledwall si adattano ad ogni tipo di contesto, e possono essere utilizzati sia all’interno di spazi chiusi che all’aperto. I marchi più prestigiosi del mondo della moda scelgono di proiettare i video, gli spot e le immagini delle sfilate su maxi schermi a led, presenti nelle boutique delle maison, negli aeroporti e nelle strade delle principali città del mondo. Questi brand prestigiosi, hanno scelto questi dispositivi, come i pannelli ledwall di Macropix, per veicolare il loro messaggio al pubblico, supporti digitali in grado di proiettare immagini e video anche a grande distanza.
Maxischermi per i concerti
Questo tipo di schermo viene utilizzato anche da molti artisti, durante i concerti, quei grandi raduni che prevedono la presenza di migliaia di persone. Grazie agli schermi a led anche chi si trova a decine di metri di distanza dal palco, riesce a vedere da vicino il palco e godere non solo della musica, ma anche della vista del proprio cantante preferito. Tutto questo non sarebbe possibile senza l’utilizzo di questo tipo di tecnologia, fondamentale non solo per la pubblicità, ma anche per le arti visive.
Arte e ledwall: binomio vincente
La tecnologia led è entrata prepotentemente anche nel mondo dell’arte. Nel 2022 è nata la prima galleria d’arte digitale, la Art Innovation Gallery, un’esposizione che si serve della tecnologia led e della realtà aumentata per la proiezione delle opere, e che si pone l’obiettivo di cambiare il concetto stesso di mostra. Grazie all’utilizzo di tutta una serie di ledwall, l’esposizione ha già fatto tappa in alcune delle più importanti città del mondo, come Miami, New York e Bruxelles, e arriverà ad aprile anche a Milano. Le immagini delle opere d’arte vengono proiettate su questi maxi schermi, collocati all’aperto, lungo le strade e nelle piazze delle città. Un modo tutto nuovo per avvicinarsi all’arte e per trasformare le città in musei a cielo aperto, tutto grazie alla tecnologia led, l’unica in grado di enfatizzare e valorizzare davvero la bellezza.
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