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Roma

FRASCATI, EMERGENZA PALAZZINE ATER

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Tempo di lettura 4 minutiDopo l'articolo di Chiara Rai su Il Tempo intervengono il presidente Ater e il sindaco di Frascati

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Chiara Rai

E’ arrivato puntuale alle 10:30 del mattino di ieri 24 febbraio al civico 3 di via Zambarelli a Frascati il presidente Ater Provincia di Roma Massimo Cacciotti: “Non appena ho letto l’articolo sul Tempo (di Chiara Rai direttore de L'Osservatore Laziale) – ha esordito Cacciotti –  sono venuto di persona a rasserenare gli inquilini rispetto ai prossimi interventi che interesseranno la palazzina Ater”. Non serve commentare lo stato delle due palazzine datate 1959 dove vivono 26 famiglie: cadono letteralmente a pezzi, le immagini in questo caso parlano più che le parole. Al fianco del presidente Ater, il direttore Fabrizio Urbani insieme all’ingegner Giancarlo Mongelli e l’archietetto Angelo Pietoso. Questi ultimi due, hanno redatto la relazione tecnica sullo stato dello stabile già a dicembre del 2010. Per l’occasione è intervenuto anche il sindaco di Frascati Stefano di Tommaso con una nutrita squadra tra cui l’assessore ai Lavori Pubblici Romualdo Paloetti: “Siamo intervenuti in positiva e tempestiva sinergia con il presidente Cacciotti – ha detto il sindaco – per dare nell’immediato una risposta concreta agli inquilini, cittadini di frascati”. Il cortile si è presentato ai visitatori transennato sotto i cornicioni e le terrazze, logge pari a biscotti friabili che continuano a sgretolarsi ogni minuto che passa. In pochi secondi gli inquilini si sono dati il passaparola e precipitatesi al cancello d’ingresso, sono andati incontro a tutte queste persone “importanti” intervenute per loro: “La prego ci aiuti – dice l’ottantenne  Flora Marsili a Cacciotti mentre tiene in mano tutte le raccomandate di sollecito spedite all’Ater – abbiamo paura ad uscire di casa, non possiamo stendere i panni perché rischiamo di cadere giù insieme al terrazzo, se prende una scopa può buttarmi giù un pezzo di terrazzo perché se lo faccio io rischio di cadere”. Il presidente Ater abbraccia la signora e gli spiega che entro aprile cominceranno i lavori straordinari di ristrutturazione: “Sappiamo bene in che condizione vi trovate – dice Cacciotti –  pur volendo aiutarvi nel più breve tempo possibile, dobbiamo attendere i tempi tecnici che richiede l’iter di affidamento dei lavori. Stiamo andando in gara e entro Aprile si potrà intervenire, per il momento bisogna prestare attenzione e non andare nei punti transennati dai vigili del fuoco”. L’intervento complessivo a base d’appalto ammonta 326.650 mila euro, nella relazione stilata dall’ufficio tecnico Ater è ben evidenziato lo stato di degrado e la necessità di “intervenire attraverso un recupero generale del fabbricato mirato a restituire fruibilità dell’attacco a terra, al fine di garantire accessibilità e sicurezza agli abitanti del complesso”. Edda Bertini mostra lo stato della sua camera da letto, le crepe arrivano dentro casa e il terrazzo è inagibile: “quando c’è stata la neve – racconta Edda – è crollata nel cortile la barra in ferro con la tenda attaccata, poteva colpire qualcuno! Adesso il bucato lo stendo in casa perché ho paura che mi cada il balcone in testa”. Maurizio Ceccacci, l’inquilino che ha scritto al Tempo per denunciare l’intera vicenda, spiega che ogni mese ognuno mette 10 euro per i piccoli lavori di manutenzione come l’illuminazione, la pulizia delle scale e manutenzione del cortile: “Non basta – dice Ceccacci – abbiamo urgente bisogno di un intervento di messa in sicurezza perché qualcuno potrebbe davvero farsi male”.  Galdino, che ha passato gli 80 anni lancia una provocazione: “intanto che aspettiamo, almeno potete fornirci dei caschi da minatore? Io ci ho pensato veramente e credo che lo acquisterò nell'attesa”. Gli interventi riguarderanno l’abbattimento delle barrire architettoniche e la manutenzione straordinaria dell’edificio,il rinnovo delle facciate con il rifacimento degli intonaci fatiscenti, le tinteggiature esterne e il ripristino dei frontalini dei balconi e relativa pavimentazione. Si interverrà anche sui muri di recinzione esterni, sui marciapiedi perimetrali e sul piano rialzato. Inoltre è previsto il rifacimento totale della pavimentazione in asfalto, con ripristino  delle aiuole a verde e un rimodellamento della accessibilità tramite la sostituzione delle attuali scale di raccordo a rampe. Sono inoltre messe in cantiere  gli interventi di rifacimento degli impianti elettrici e opere di recupero fognario.Il direttore Ater Provincia di Roma Fabrizio Urbani si sofferma sulla seria necessità che ha l’Ater di una legge regionale che possa modificare i canoni delle abitazioni in maniera tale da garantire sempre maggiori e migliori investimenti sulle palazzine Ater: “Abbiamo 12 mila alloggi – dice Urbani – di cui gli inquilini dei  primi 2 mila alloggi pagano solo 8 euro mensili e se vogliamo contare i primi 5 mila la media mensile (compresi coloro che pagano 8 euro) arriva a 23 euro. Abbiamo fatto una ricerca e constatato che alloggi simili ai prezzi di mercato, vengono locati intorno ai 700 euro mensili. Se riuscissimo a portare il canone a 70 euro mensili (1/10 del valore del mercato) l’Ater riuscirebbe ad andare in utile. Ma la realtà è ben diversa e non si contano più gli inquilini abusivi. Sull’abusivismo, Ceccacci lancia una provocazione: “per comunicare ad ogni inquilino che è in morosità bisogna spedire lettere mensili, fare solleciti e quindi spendere soldi per non ricavarne nulla, allora tanto vale che venga fatta una legge regionale che dia in forma gratuita gli alloggi a chi non paga, così almeno avremmo un risparmio! Per coloro che invece versano 26 euro portare la cifra a 70 e permettere, così, di risanare i bilanci dell’Ater. Provocazioni a parte – conclude Cacciotti – c’è bisogno che venga messa mano a questo enorme problema”. Finita la visita, il presidente Ater è andato nella vicina Monte Porzio Catone per firmare una convenzione con il Comune per la realizzazione di 12 alloggi.

 

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