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Politica

Sondaggi elettorali, Salvini e Berlusconi: chi è testa?

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Tempo di lettura 3 minuti Salvini il personaggio che appare più in forma dopo questa pausa estiva (35% contro il 26% di Berlusconi)

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Questa settimana (mercoledì per la precisione) è ripreso ufficialmente il dibattito sulla legge elettorale in commissione Affari costituzionali alla Camera. Progressi? Ben pochi. Siamo ancora fermi a quel clamoroso voto segreto con cui lo scorso giugno i franchi tiratori affossarono una riforma frutto di un accordo che sulla carta godeva di una maggioranza schiacciante (PD, Forza Italia, Lega e M5S). Ad essere affossata quella volta fu una riforma elettorale “alla tedesca”, con primo firmatario il deputato PD Emanuele Fiano.
La ripresa dei lavori è all’insegna del caos

Forza Italia vorrebbe recuperare quel progetto (un proporzionale con sbarramento al 5%), mentre il PD è diviso tra chi vorrebbe reintrodurre le coalizioni (attualmente vietate alla Camera) e chi pone come condizione la partecipazione del M5S all’accordo. Secondo alcuni retroscena, Berlusconi potrebbe cambiare idea, abbandonando il proporzionale per abbracciare un sistema con i collegi maggioritari (come il vecchio Mattarellum). Per la verità, una proposta di questo tipo era stata incarnata dal cosiddetto “Rosatellum”, il quale a sua volta era molto simile alla proposta che noi di YouTrend avevamo avanzato qualche mese fa e che prevedeva il 50% di eletti nei collegi e il 50% con il proporzionale. Il leader della Lega Matteo Salvini si è detto pronto a votare “domani mattina” una riforma con i collegi uninominali.
Il più in forma? E’ Salvini

 

Ed è proprio Salvini il personaggio che appare più in forma dopo questa pausa estiva. Come forse ricorderete, già prima di agosto la Lega Nord mostrava segnali positivi, facendo registrare – nella nostra Supermedia – il suo picco da inizio 2017, il 15%. I dati che sono usciti negli ultimi giorni sono ancor più positivi. L’istituto EMG, nel suo sondaggio per il TG La7, mostra una Lega sopra il 15%, mentre SWG addirittura la valuta al 16%, oltre due punti e mezzo più di Forza Italia.

A cosa è dovuto questo stato di salute della Lega? Possiamo solo fare delle ipotesi, ma è probabile che il tema dei migranti (con gli sbarchi in diminuzione rispetto allo scorso anno, ma che hanno comunque avuto grande risalto negli ultimi mesi) abbia contribuito a creare un terreno favorevole ai temi cari a Salvini presso l’opinione pubblica.

Se il trend dovesse rimanere questo, la partita interna al centrodestra su quale sia la prima forza politica si risolverà in favore dei leghisti. Sono molto interessanti, in questo senso, le indicazioni che vengono dal nuovo Atlante politico di Repubblica curato da Demos, l’istituto di Ilvo Diamanti. Tra le altre cose, Demos ha chiesto agli elettori di centrodestra chi preferirebbero come candidato premier.

 

Il risultato è piuttosto netto: Salvini è il leader che riscuote i maggiori consensi (35% contro il 26% di Berlusconi). Il dato “politico” è ancora più rilevante: dal momento che gli altri contendenti citati nel sondaggio (Giorgia Meloni e Luca Zaia, governatore – leghista – del Veneto) sono politicamente molto più affini a Salvini che a Berlusconi, in un ipotetico ballottaggio tra i due il vantaggio di Salvini potrebbe solo aumentare.

Si dirà: non è la prima volta che all’interno di un partito o di un’area politica prevale il leader più identitario (o comunque) meno moderato, ma quello che conta alle elezioni è allargare i propri confini attirando anche elettori meno ideologizzati con una leadership meno estrema. Quale può essere il gradimento trasversale di un leader decisamente “estremo” come Salvini?

 

Eppure, sempre secondo l’indagine di Demos, Salvini sembra non sfigurare nemmeno da questo punto di vista. Ben 37 elettori su 100 gli assegnano un giudizio pari o superiore a 6, a pari merito con Di Maio (leader “in pectore” di un partito che attualmente ha quasi il doppio dei voti della Lega) e davanti non solo a Matteo Renzi ma anche – e di molto – a Silvio Berlusconi. Il quale, nonostante stia puntando sempre più su un profilo moderato, rassicurante, raccoglie giudizi positivi solo da 3 italiani su 10.

Cosa ci dicono questi numeri? Di certo non possiamo “tradurre” automaticamente questo 37% in voti alla Lega (altrimenti Gentiloni dovrebbe fondare un partito domattina e puntare da solo al 50%). Quello che possiamo dire è che al momento, tra le varie opzioni sul tavolo, la più solida nel campo del centrodestra è, in modo piuttosto netto, quella rappresentata da Matteo Salvini. Il quale si è del resto già dimostrato in grado di sapersi muovere a livello strategico: la recente convergenza sulla candidatura di Musumeci (sostenuto da Salvini e Meloni) da parte di Forza Italia ne è un esempio; la sua performance a Cernobbio, dove in molti gli hanno riconosciuto di avere messo da parte gli eccessi anti-euro, ne è un altro. Le prossime settimane ci diranno se questa tendenza è destinata a confermarsi o a sgonfiarsi.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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Cronaca

Finlandia, un posto di riguardo per l’Italia nelle parole del presidente Stubb

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica di Finlandia, Alexander Stubb, intrattenendolo successivamente a colazione. Stubb era accompagnato da una delegazione del suo paese, con l’ambasciatore in Italia, Matti Lassila.
Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Si tratta della prima visita ufficiale di Stubb in Italia nel suo ruolo di Presidente della Repubblica finlandese ma lo stesso Stubb, negli indirizzi di saluto a Mattarella ha ricordato la sua familiarità con l’Italia, ed in particolare Firenze, ove aveva un prestigioso incarico nell’ambito dell’Istituto Europeo. Come ha ricordato arche Mattarella, citando la partecipazione di Stubb, lo scorso febbraio, and un convegno a Firenze in onore dello scomparso Premio Nobel per la pace, Martti Ahtisaari.
Nel pomeriggio, il Presidente Stubb è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Nel corso dei colloqui è stata sottolineata la situazione della sicurezza in Europa e l’imminente vertice della NATO.
“L’Italia è per molti versi un fattore chiave nella sicurezza e nella politica europea”, ha dichiarato, tra l’altro, Stubb. I colloqui hanno permesso di confermare le profonde sinergie tra Italia e Finlandia nel comune quadro UE e NATO. Sono state ripercorse le opportunità di rafforzamento delle relazioni economiche e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa, ma anche sui principali temi dell’agenda internazionale ed europea, inclusa la gestione della migrazione irregolare. L’incontro ha costituito, inoltre, un’occasione di confronto in vista del Vertice NATO di Washington, confermando l’importanza di proseguire nel sostegno all’Ucraina e di perseguire un approccio a tutto campo in relazione alla sicurezza euro-atlantica.
Al centro dei colloqui anche uno scambio sulle principali dinamiche politiche e strategiche in corso, e sull’importanza di promuovere un modello di sviluppo e cooperazione da pari a pari verso il continente africano, nello spirito del Piano Mattei.
Il programma della visita del 3 e 4 luglio ha incluso, inoltre, un incontro con il mondo imprenditoriale ed una discussione in una tavola rotonda sulla politica estera e di sicurezza presso l’Istituto Affari Internazionali, con la partecipazione. della direttrice, Nathalie Tocci e del Presidente Ferdinando Nelli Feroci, alla presenza di alcuni esperti, ricercatori e soci collettivi dell’Istituto. Al centro del dibattito alcuni importanti temi di attualità per l’Europa, come la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza nel nostro continente. “L’Ucraina sta combattendo anche la nostra guerra e alla fine diventerà un membro dell’Ue e della Nato”, ha affermato Stubb. “La posizione della Cina in Russia è così forte che basterebbe una telefonata di Xi Jinping per fermare la guerra”, ha aggiunto.
Nelle parole di Stubb “l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore. Gli anni a Firenze mi hanno insegnato a conoscere la cultura e le persone italiane. Ecco perché è stato particolarmente bello tornare qui per rappresentare la Finlandia come Presidente della Repubblica. Grazie Italia! “
https://youtu.be/JMw8Qg4gGBk?feature=shared
https://youtu.be/t2E38qhViqI?si=UZWOS1-FRqYy-QFw&sfnsn=scwspwa
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

Rocca Priora, ufficializzata la giunta a guida Claudio Fatelli

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Nasce la giunta di Claudio Fatelli ma nello stesso tempo divampano dalla piazza e dai social numerosi polemiche.
L’ anomalia, a leggere i commenti, risiederebbe nel vicesindaco che, seppure non eletto in Consiglio Comunale, riceve una carica di prestigio negli stessi giorni in cui il Senato approva, in prima lettura, la cosiddetta legge sul Premierato commentata dalla stessa premier, Giorgia Meloni, con le seguenti parole: “… un primo passo per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati …”.

Nel dettaglio le deleghe attribuite con decreto del Sindaco n. 2 del 19 giugno 2024;
Giuseppe Mariani vicesindaco con deleghe ai lavori pubblici e infrastrutture, mobilità e viabilità; politiche Sanitarie e casa della salute;
Federica Lavalle assessore alle politiche sociosanitarie, welfare, politiche culturali e scolastiche, marketing territoriale e turismo, politiche per la terza età, politiche giovanili , politiche di partecipazione cittadina, sport;
Flavia Testa assessore al bilancio e programmazione, personale e formazione interna, sviluppo economico, attività produttive, commerciali e mercati, informatizzazione e digitalizzazione dell’ente, rapporti internazionali scambi e gemellaggi;
Flavio Pucci assessore all’urbanistica e territorio, manutenzione del patrimonio comunale, manutenzione stradale e decoro, valorizzazione centro storico, sicurezza e protezione civile;
Daniele Pacini assessore alle politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, patrimonio mobiliare e immobiliare comunale, valorizzazione dei beni confiscati, politiche di decentramento dei servizi, parchi e giardini.

Lo stesso sindaco, in un comunicato diffuso dalle pagine dell’ufficio stampa, dichiara inoltre che “… giovedì celebreremo il primo Consiglio Comunale nel quale eleggeremo anche il presidente del Consiglio Comunale che, per investitura unanime, sarà il consigliere Franco Spoto …”.

Alla nuova giunta di Rocca Priora giunga l’augurio di un buon lavoro

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