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Salute

Covid, contagi in aumento in tutte le regioni

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L’Europa è divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso

Aumentano i contagi da coronavirus in Italia ma nessuna regione dovrebbe passare in zona gialla. I dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia sull’andamento di Covid-19 danno il Friuli Venezia Giulia ad alta probabilità di progressione verso un rischio alto, la Calabria unica regione a rischio basso e tutte le altre regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato.

La circolazione del virus è cresciuta tra gli under 12 e sono in aumento i casi tra 30-49 anni, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Ieri nel nostro Paese sono stati registrati 8.516 nuovi contagi e altri 68 morti, che portano a 132.686 il totale delle vittime da inizio emergenza.

Monitoraggio 

Secondo i dati riportati nel monitoraggio sull’andamento epidemiologico Covid-19 della Cabina di regia, comunicati dall’Istituto superiore di sanità, l’incidenza settimanale dei casi Covid-19, a livello nazionale, continua ad aumentare, attestandosi a 78 casi per 100mila abitanti nel periodo 5-11 novembre, rispetto alla settimana precedente in cui era a 53 casi per 100mila abitanti, secondo dati di flusso del ministero della Salute.

Continua a salire in Italia anche l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19, che si attesta a 1,21 (con un range tra 1,08 e 1,31) nel periodo 20 ottobre-2 novembre, in aumento rispetto alla settimana precedente e stabilmente al di sopra della soglia epidemica.

In Italia il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid-19 in terapia intensiva è al 4,4% secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute all’11 novembre, in salita rispetto al 4,0% rilevato una settimana prima, il 4 novembre. In salita anche l’occupazione dei reparti di area medica che si attesta al 6,1% (rilevazione giornaliera 11 novembre) rispetto al 5,3% del 28 ottobre.

Contagi in aumento in tutte le regioni

“In tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione del virus e questo si traduce in un aumento dei casi” ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.

“La mappa europea, anche questa settimana, mostra un’Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso. La circolazione del virus sta aumentando – ha aggiunto – Le curve ci mostrano come anche nel nostro Paese i casi sono in crescita, ma più contenuta rispetto ad altri Paesi. In Europa la circolazione è in netto aumento”.

Fasce di età 

Brusaferro ha spiegato che “negli ultimi 7 giorni si concentra una crescita dei casi nelle fasce d’età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni, che poi hanno la quota di popolazione non vaccinata più significativa, e tra i giovani dove ancora non è raccomandata la vaccinazione”.

Under 12

“L’analisi dei casi pediatrici di infezione da Sars-CoV-2 ci mostra come, sostanzialmente, anche in questa fascia di età ci sia una circolazione aumentata del virus, in particolare nella popolazione sotto i 12 anni – ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità – Anche dal punto di vista dell’impatto dei ricoveri, sebbene con numeri limitati, parliamo di una, due o tre persone, si mostra un lieve movimento che sta a indicare l’aumentata circolazione in questa popolazione”.

Terza dose 

Quanto ai vaccini, “l’efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali è un po’ più bassa. Si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire, man mano che passano i sei mesi, alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero”. “Ci sono milioni di cittadini – ha ricordato – che non hanno fatto nemmeno una dose, ed è estremamente importante che inizino il ciclo”. La campagna vaccinale anti-Covid è sostanzialmente “stabile”, ma “sono in aumento le terze dosi”. In particolare, per i richiami, “gli over 80 hanno raggiunto il 30,4%. E per questa fascia di età è rilevante raggiungere e mantenere elevata la copertura immunitaria attraverso la terza dose” ha sottolineato.

Campagna vaccinale

“Coprire con la vaccinazione anti-Covid e con un richiamo sia le persone più fragili sia le meno fragili che possono trasmettere l’infezione è particolarmente importante – ha detto ieri il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – Farlo subito ci può evitare il picco di casi che altrimenti ci costringerebbe a prendere misure gravose”. L’esperienza degli altri Paesi, dove la situazione è più critica, suggerisce che “o interveniamo precocemente con la campagna vaccinale o prendiamo misure particolarmente gravose. E credo che ormai – ha avvertito – la popolazione e l’economia, anche quella dei singoli, non solo la ‘macro-economia’, queste misure non le reggerebbe”.

Zona gialla 

“Non possiamo escludere un ulteriore aumento dei casi nelle prossime settimane – ha affermato Rezza – ma questo potrebbe non essere accompagnato da una crescita dei casi in terapia intensiva, grazie all’effetto dei vaccini e le misure prese. Ma se dovesse salire l’incidenza, alcune regioni bianche potrebbero diventare gialle: è impossibile adesso dire quando ci sarà il picco dei casi”.

Natale

Nuovo picco pandemico a Natale? “In questo momento è difficile fare previsioni, a meno che non si abbia la palla di vetro”. Non possiamo “sapere quale sarà l’andamento nelle prossime settimane, perché potrebbero cambiare i comportamenti. Potrebbe esserci, per esempio, una corsa a vaccinarsi, mentre ora c’è un po’ di stasi. E quindi è difficile fare queste previsioni” ha concluso.

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Dieta anti caldo: il ruolo cruciale di una alimentazione specifica per restare in forma

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Durante l’estate, l’Italia può essere soggetta a ondate di caldo estremo, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica. Il calore eccessivo può portare a problemi di salute come colpi di calore, disidratazione, e l’aggravamento di condizioni croniche preesistenti. Oltre alle raccomandazioni generali, come evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e mantenersi idratati, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel proteggere il corpo dagli effetti del caldo.

L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è la prima e più importante linea di difesa contro il caldo. Quando le temperature aumentano, il corpo perde liquidi attraverso il sudore, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua regolarmente, anche in assenza di sete, è essenziale. Gli esperti raccomandano di consumare almeno 2-3 litri di acqua al giorno durante i periodi di caldo intenso.

Ma non è solo l’acqua a essere importante: alimenti ricchi di acqua possono contribuire significativamente a mantenere il corpo idratato. Frutta come anguria, melone, fragole e cetrioli sono composti da oltre il 90% di acqua, rendendoli ottimi alleati contro il caldo. Questi cibi non solo aiutano a mantenere l’idratazione, ma forniscono anche vitamine e minerali essenziali.

Alimentazione leggera e ricca di nutrienti

Durante le ondate di calore, l’appetito può diminuire, ma è importante mantenere un’alimentazione regolare e bilanciata. Optare per pasti leggeri e frequenti è una strategia efficace per evitare la sensazione di pesantezza e il rischio di problemi digestivi. Insalate fresche, piatti a base di verdure, cereali integrali e proteine magre sono ideali.

Le insalate possono essere arricchite con alimenti come avocado, ricco di grassi buoni, e semi oleosi (come semi di lino o di chia) che apportano acidi grassi essenziali e migliorano l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il pesce, soprattutto quello azzurro, è una fonte eccellente di proteine leggere e acidi grassi Omega-3, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a migliorare la circolazione sanguigna, particolarmente utile in condizioni di caldo estremo.

Sali minerali e vitamine: alleati contro il caldo

Il sudore non porta via solo acqua dal corpo, ma anche sali minerali importanti come sodio, potassio e magnesio, che sono essenziali per il corretto funzionamento muscolare e per mantenere l’equilibrio elettrolitico. La carenza di questi minerali può portare a crampi, affaticamento e altri problemi di salute.

Frutta e verdura fresca sono eccellenti fonti di questi nutrienti. Le banane, ad esempio, sono ricche di potassio, mentre le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio. L’aggiunta di una piccola quantità di sale nei cibi può aiutare a reintegrare il sodio perso attraverso il sudore, ma è importante non eccedere.

Le vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, sono altrettanto importanti. La vitamina C, presente in agrumi, fragole e peperoni, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. La vitamina A, presente in carote, albicocche e zucche, è essenziale per la salute della pelle, aiutando a proteggerla dai danni causati dai raggi UV.

Alimenti da Evitare

Mentre è importante sapere cosa mangiare, è altrettanto cruciale essere consapevoli degli alimenti da evitare. Durante le ondate di calore, cibi pesanti, ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, dovrebbero essere limitati. Questi alimenti possono aumentare la sensazione di calore corporeo e mettere sotto stress il sistema digestivo.

Le bevande alcoliche e contenenti caffeina, come il caffè e il tè nero, hanno un effetto diuretico che può favorire la disidratazione. Anche le bevande zuccherate possono contribuire a un aumento della sete e a un’assunzione eccessiva di calorie vuote, che non forniscono alcun beneficio nutrizionale.

Affrontare il caldo eccessivo richiede una strategia globale che includa precauzioni ambientali, ma anche un’attenzione particolare all’alimentazione. Scegliere cibi ricchi di acqua, nutrienti e sali minerali, mantenere un buon livello di idratazione e evitare alimenti pesanti e disidratanti sono passi fondamentali per proteggere la salute durante i periodi di caldo estremo. In questo modo, è possibile godere dell’estate in sicurezza, senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

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Cellule umane modificate contro il tumore al cervello: dall’Australia la nuova terapia cellulare

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Scienziati australiani hanno ‘insegnato’ a cellule umane a combattere il cancro al cervello, in modo da abbattere i tassi di recidiva di uno dei più aggressivi tipi di tumore.

Il trattamento immunoterapeutico del glioblastoma, sviluppato da studiosi del Queensland Institute of Medical Research guidati dall’immunologo traslazionale Rajiv Khanna, usa cellule immuni modificate geneticamente che rintracciano e uccidono le cellule cancerose che entrano nell’organismo.

Il trattamento, detto CAR T cell therapy e descritto sul Journal of Immunotherapy for Cancer, va applicato in particolare dopo interventi chirurgici importanti, per prevenire recidive.

Distruggendo cellule cancerose residue che possano essere sopravvissute alla citoriduzione chirurgica, le cellule immuni modificate contribuiscono a mantenere i pazienti liberi dal cancro nel lungo termine. “Il nostro obiettivo è di sviluppare questa terapia cellulare attraverso le fasi cliniche, e aiutare così a salvare vite”, scrive Rajiv Khanna, coordinatore medico Queensland Institute of Medical Research. Dopo le programmate sperimentazioni, l’immunoterapia potrà essere disponibile come farmaco di serie, aggiunge.

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Vacanze e malattie respiratorie: mare o montagna?

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Le vacanze rappresentano un momento di relax e rigenerazione, ma per chi soffre di malattie respiratorie come asma, bronchite cronica o altre patologie polmonari, la scelta della destinazione può avere un impatto significativo sulla salute. Mare o montagna? Entrambe le mete offrono benefici specifici, ma è importante valutare attentamente quale sia la più adatta in base alle condizioni individuali. Ecco una guida per aiutare chi soffre di malattie respiratorie a fare la scelta giusta e trascorrere vacanze serene e salutari.

Benefici delle vacanze al mare

Il mare offre numerosi vantaggi per chi soffre di malattie respiratorie:

  1. Aria Ricca di Sali Minerali: L’aria marina è ricca di sali minerali come il cloruro di sodio, il magnesio e il potassio, che hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. L’inalazione di queste particelle può aiutare a decongestionare le vie respiratorie e ridurre l’infiammazione.
  2. Umidità Benefica: L’umidità dell’aria al mare aiuta a mantenere le mucose delle vie respiratorie idratate, facilitando la respirazione e riducendo la secchezza che può aggravare i sintomi respiratori.
  3. Aerosol Naturale: Passeggiare sulla spiaggia durante il mare mosso può essere particolarmente utile grazie all’aerosol naturale creato dalle onde, che aiuta a purificare i polmoni e migliorare la funzione respiratoria.
  4. Attività Fisica: Il mare offre numerose opportunità per attività fisica leggera, come camminare sulla spiaggia o nuotare, che sono utili per mantenere una buona salute generale e migliorare la capacità polmonare.

Benefici delle vacanze in montagna

Anche la montagna può essere un’ottima scelta per chi soffre di malattie respiratorie, con benefici specifici:

  1. Aria Pulita e Fresca: L’aria di montagna è generalmente più pulita e meno inquinata rispetto a quella delle città e delle zone costiere. Questo può ridurre l’esposizione a irritanti e allergeni, beneficiando chi soffre di patologie respiratorie.
  2. Bassa Umidità: L’aria in montagna tende ad avere una bassa umidità, che può essere utile per chi soffre di asma allergico o altre condizioni che peggiorano con l’umidità elevata.
  3. Pressione Atmosferica: In montagna, la pressione atmosferica è più bassa, il che può favorire la respirazione in alcune persone con malattie polmonari croniche. Tuttavia, è importante considerare che l’aria rarefatta può essere impegnativa per chi ha problemi respiratori gravi, e un consulto medico è raccomandato prima di scegliere una vacanza ad alta quota.
  4. Attività all’Aperto: Le montagne offrono molte possibilità per attività fisica moderata come escursioni e passeggiate, che possono migliorare la capacità respiratoria e generale benessere.

Consigli per chi soffre di malattie respiratorie

  1. Consultare il Medico: Prima di scegliere la destinazione, è fondamentale consultare il proprio medico. Un professionista può fornire indicazioni specifiche basate sulla storia clinica e sulle condizioni attuali.
  2. Prepararsi Adeguatamente: Portare con sé tutti i farmaci necessari, inclusi inalatori di emergenza e nebulizzatori, se prescritti. È utile anche avere una scorta di farmaci sufficiente per tutta la durata della vacanza.
  3. Informarsi sulla Destinazione: Informarsi sulle condizioni climatiche e sulla qualità dell’aria della destinazione scelta. Evitare periodi di alta umidità al mare o altitudini troppo elevate in montagna se sconsigliate dal medico.
  4. Evitare Sforzi Eccessivi: Praticare attività fisica moderata e evitare sforzi eccessivi che potrebbero mettere sotto stress il sistema respiratorio. Scegliere passeggiate leggere e nuotate tranquille.
  5. Monitorare i Sintomi: Tenere sotto controllo i sintomi e, in caso di peggioramento, non esitare a contattare un medico locale. È utile conoscere in anticipo la posizione di ospedali o cliniche nella zona di vacanza.

Sia il mare che la montagna offrono benefici specifici per chi soffre di malattie respiratorie. La scelta della destinazione ideale dipende dalle condizioni individuali e dalle raccomandazioni mediche. Pianificando attentamente e prendendo le giuste precauzioni, è possibile trascorrere vacanze serene e salutari, godendo dei benefici naturali del mare o della montagna.

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