Connect with us

Economia e Finanza

Fleeway di Drivevolve, il software per il monitoraggio dei veicoli della flotta aziendale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Il monitoraggio della flotta aziendale può essere considerato come un’esigenza davvero fondamentale per le aziende, qualcosa di imprescindibile, a cui le società non possono sottrarsi. Infatti tutto ciò può essere essenziale soprattutto per puntare sulla prevenzione e sulla riduzione dei costi. Questi ultimi costituiscono una voce di spesa molto significativa per le aziende e quindi è logico che si vuole anche risparmiare da questo punto di vista. Oggi abbiamo a disposizione anche degli strumenti frutto delle innovative tecnologie informatiche, che ci permettono di monitorare le flotte aziendali in maniera molto precisa, anche all’insegna della personalizzazione.

In cosa consiste il programma Fleeway di Drivevolve

Fra tutte queste soluzioni tecnologiche innovative, per la gestione flotte non possiamo dimenticare Fleeway di Drivevolve, software per un monitoraggio preciso dei veicoli aziendali. Questo programma informatico è davvero molto utile, perché dà la possibilità di avere a disposizione un unico contenitore in cui vengono raccolte tutte le informazioni che riguardano la flotta della società.

I titolari dell’azienda o coloro che sono addetti al monitoraggio, utilizzando i report messi a disposizione da Fleeway, possono consultare tutto in maniera veloce e pratica. Infatti Drivevolve sa bene come ogni azienda abbia le proprie esigenze e per questo ha ideato un programma che possa adattarsi alle singole necessità aziendali.

Tutto questo è possibile perché il programma di cui stiamo parlando è strutturato attraverso dei moduli che possono essere personalizzati. Con Fleeway abbiamo la possibilità di tenere sotto controllo le scadenze e possiamo anche gestire in maniera molto facile tutte le necessità che riguardano i programmi di manutenzione dei veicoli aziendali.

Tra l’altro questo software di cui ci stiamo occupando può essere integrato anche con altri programmi ed è importante questo aspetto perché così abbiamo sempre sotto controllo i costi di gestione. Rispetto all’utilizzo dei documenti cartacei, di certo avere a disposizione un software ci dà molte più opportunità per tutto ciò che riguarda la gestione delle flotte della nostra azienda.

Chi è Drivevolve

Drivevolve è un’azienda certificata che ormai può vantare una lunga esperienza in tutto ciò che riguarda la gestione delle flotte aziendali. Riesce a mettere a punto delle soluzioni innovative anche per quanto riguarda i derivati dall’informatica, nel riuscire a badare a tutti gli aspetti che concernono la sicurezza stradale.

Infatti il team di Drivevolve ha svolto anni di studio nel settore del fleet management ed ha ideato un metodo innovativo dedicato alla gestione della flotta. Questa azienda fornisce attività di supporto nella gestione dei veicoli delle imprese. Può vantare l’abilitazione da Consip per il MEPA, ovvero il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione.

Drivevolve inoltre, vuole attuare un vero e proprio cambiamento a livello di parametri culturali, facendo risaltare l’importanza della gestione dei veicoli delle aziende anche a scopo preventivo e tutto ciò viene attuato per esempio per mezzo dell’organizzazione di attività di formazione per gli autisti che hanno degli obiettivi essenziali.

In questo senso infatti le attività formative di Drivevolve sono rivolte alla possibilità di ridurre i costi e di diminuire i consumi. Il tutto è volto anche all’insegna dell’ecosostenibilità, perché, riducendo i consumi, si riducono anche le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e quindi si fa qualcosa di concreto contro l’inquinamento, nonché alla formazione per i nuovi stili di guida dedicati ai mezzi ibridi ed elettrici.

Le attività formative organizzate da Drivevolve perseguono, in generale, lo scopo che aumentare la consapevolezza alla guida. Le aziende che si avvalgono di questi corsi di formazione si ritengono molto soddisfatte, perché sanno benissimo come la gestione delle flotte rappresenti un aspetto davvero importante nell’organizzazione del lavoro e nell’incremento del business, con la possibilità di segnare un cambiamento effettivo in un settore strategico per l’azienda stessa.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Economia e Finanza

Veicoli militari da combattimento, nasce il nuovo polo europeo: Leonardo e Rheinmetall uniscono le forze

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Presentato l’accordo a Roma: la joint venture punta al rinnovamento dei mezzi dell’Esercito Italiano e all’espansione sui mercati internazionali
 
È stato lanciato l’accordo di collaborazione tra Leonardo e Rheinmetall, con l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. L’accordo, che fa seguito ad un Memorandum d’Intesa firmato lo scorso luglio, è stato presentato a Roma, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, dai massimi dirigenti delle due società alla presenza del Presidente del sodalizio, l’olandese Maarten van Aalderen.
L’obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (AICS) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano.
 
L’intesa siglata, e presentata,  da Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, e Armin Papperger, Chief Executive Officer di Rheinmetall AG, prevede anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti.
 
Come spiega Roberto Cingolani, “si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della Difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale”. Per  Papperger,: “Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”. La struttura avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia.
L’ alleanza italo-tedesca ha “obiettivo primario” le megacommesse da oltre 20 miliardi in 10 anni dell’Esercito Italiano per rinnovare la vecchia flotta degli Ariete e dei Dardo, con 280 carri armati, in parte in versione da combattimento e in parte in versione da supporto, e oltre mille cingolati leggeri; si mira anche all’esportazione e, soprattutto, guarda in prospettiva alle opportunità del futuro programma per un nuovo carro armato pesante europeo ‘Main Ground Combat System’. Nel complesso, è un mercato che è stato stimato del valore di oltre 50 miliardi.
La ripartizione dell’impegno sarà divisa a metà sarà al 50% tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% delle attività da svolgere in Italia.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Economia e Finanza

TTG Travel Experience chiude con numeri record: Il turismo mondiale si rilancia a Rimini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti

image_pdfimage_print

I Paesi Nordici tra i protagonisti, mentre il mercato italiano conferma la ripresa post-pandemia
 
Si sono appena chiusi a Rimini i battenti della vetrina internazionale di turismo TTG Travel Experience,  manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale.
Per tre giorni, gli operatori internazionali e i maggiori protagonisti  delle principali aziende del comparto si sono dati appuntamento a Rimini: enti del turismooperatori, agenzie di viaggi, compagnie aeree, trasporti, strutture ricettive, servizi per il turismo, tecnologia e soluzioni innovative.​
Laboratorio di idee per operatori turistici di tutto il mondo, fonte di informazione in cui intercettare nuove tendenze e innovazioni, modelli turistici e ispirazioni dei consumatori,  TTG Travel Experience è sinonimo di turismo.
 
Record di qualificate presenze (+ 9% quelle totali e + 15% la quota di quelle estere, sul 2023) per la 61ª edizione di TTG Travel Experience conclusasi alla Fiera di Rimini. Un incremento che conferma il fermento del settore turistico, che ha posto la fiera al centro dell’attenzione di istituzioni, acquirenti internazionali, imprese del comparto, media. La manifestazione b2b più importante a livello nazionale per l’industria turistica ha portato a Rimini 2.700 espositori, 1.000 acquirenti da tutto il mondo, 55 imprese innovative, 683 giornalisti fra italiani ed esteri. Record anche per gli appuntamenti d’affari, che sono stati 18.000 in tre giorni.
 
I borghi, le città d’arte, l’enogastronomia, ma anche linee di tendenza come la crescita del cicloturismo, che fanno dell’Italia la destinazione più amata, sono solo una parte dell’offerta che ha attratto i mille i acquirenti esteri presenti in fiera provenienti da 62 Paesi (il 55% dall’Europa e il 45% dal resto del mondo), con in testa il Nord America (18%), seguito da UK (15%) e Germania (10%). TTG si configura dunque come una fiera sempre più internazionale, che quest’anno ha visto la presenza di 66 destinazioni estere, dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’Africa, passando per le Americhe. TTG ha portato a Rimini anche tutte e 20 le regioni italiane, facendo della fiera un polo d’incontro d’eccellenza per il turismo verso l’Italia.
 
Anche in questa edizioni erano presenti i Paesi Nordici, ed in specie Danimarca, Islanda, Norvegia e Finlandia, coordinati e collocarti in un padiglione nordico. Italian Exhibition Group dà appuntamento a tutta l’industria del turismo italiana e internazionale per il 2025, sempre alla Fiera di Rimini, dall’8 al 10 ottobre.
 
I Paesi Nordici, allocati nello stand 138-203 del Padiglione C1, hanno offerto l’occasione di presentare presentare le loro nuove proposte turistiche,un’opportunità imperdibile per gli operatori del settore di scoprire le loro infinite possibilità offerte, che continuano a registrare un crescente interesse da parte dei viaggiatori italiani, attratti anche da destinazioni fresche e meno convenzionali.
 
Nello stand presenziavano quindi 25 partner provenienti da Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia, tra cui destinazioni locali, DMC, compagnie aeree e fornitori di esperienze uniche. A questi si aggiungevano tre operatori tuiristici italiani, specializzati soprattutto sul Nord Europa: Easyweek, Giver Viaggi e Crociere, e Le Vie del Nord.
 
La priorità dei Paesi Nordici era di evidenziare la ricca gamma di esperienze e stagionalità offerte: dalla cultura alla natura, dai viaggi fuori stagione alla gastronomia ed allo stile di vita nordico, tanto amato dai viaggiatori italiani. Le destinazioni sono inoltre sempre più accessibili grazie ai numerosi voli diretti dall’Italia, e si distinguono per l’ampia possibilità di fare scelte di turismo sostenibile in loco.
 
Le tendenze del mercato
 
Finlandia
 
Sotto l’ombrello dell’ente finlandese per il turismo, Visit Finland, partecipavano enti territoriali ed operatori quali Visit Finland, Visit Rovaniemi, Visit Inari, Sokos & Radisson Hotels, Kemi Tourism, Safartica, Bothnian Coastal Route, Santa’s Hotel, Star Arctic Hotel & Activities, Eckerö Line e Finnair.
Il mercato italiano ha mostrato una forte ripresa post-pandemia ed è diventato uno dei mercati prioritari di Visit Finland. Grazie all’aumento dei collegamenti aerei tra l’Italia e vari aeroporti finlandesi, il 2024 ha già portato risultati eccellenti in termini di arrivi e pernottamenti. Da gennaio ad agosto 2024, il mercato italiano ha registrato una crescita straordinaria del 22%, superando di gran lunga la crescita media del mercato europeo del 6%. Inoltre, agosto 2024 ha segnato un nuovo record per i visitatori italiani con 35.808 pernottamenti, rappresentando un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Guardando al futuro, Visit Finland continuerà a investire nel mercato italiano. Le collaborazioni con partner, compagnie aeree, operatori e agenzie di viaggio rimarranno fondamentali per il continuo successo della Finlandia in questo mercato strategico.
 
Danimarca
 
Il trend positivo del mercato italiano per il turismo danese avviato ormai più di quindici anni fa, mostra il grande potenziale della destinazione, anche grazie agli ottimi collegamenti aerei dall’Italia e all’immagine estremamente positiva della Danimarca sul mercato. Copenaghen traina ancora le tendenze del 2024 ma restano interessanti i dati sui pernottamenti nelle zone fuori dalla capitale, segnale importante che mostra una crescente conoscenza della Danimarca. Proprio grazie alla sua variegata offerta culturale, gastronomica, di natura, design e storia, e alle sue corte distanze che permettono di ottimizzare il viaggio, la destinazione intercetta un bacino di clientela interessante, e questo anche nei periodi di fuori stagione.
 
Le statistiche di luglio 2024 rispetto allo scorso anno hanno registrato un aumento del +14% con 42.915 pernottamenti italiani in Danimarca, mentre il periodo gennaio-luglio 2024 ha registrato un aumento del +18,4% sullo stesso periodo nel 2023. Le aspettative per i pernottamenti di agosto, mese principale per i viaggiatori italiani, che saranno rese note a breve si preannunciano dunque molto buone.
 
Islanda
 
L’Italia è uno dei principali mercati per il turismo in Islanda. Tra agosto 2023 e luglio 2024, sono arrivati quasi 90.000 visitatori italiani (+19,7%) con una permanenza media di 7,9 notti (+1,3%). La sostenibilità è centrale nelle nostre azioni. L’Islanda ha fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Viaggiare in modo sostenibile significa visitare le regioni, restare più a lungo e muoversi lentamente, soprattutto fuori stagione, scoprendo cibo locale ed eventi culturali – sono tutti ottimi modi per entrare in contatto con la cultura e la gente islandese. Nel 2024, nel Nord dell’Islanda, vicino ad Akureyri, stanno sorgendo nuovi hotel grazie all’aumento dei voli diretti verso l’aeroporto locale, che ha portato a una maggiore domanda di camere e a un afflusso crescente di turisti. Nel Sud e nella Penisola di Reykjanes, “The Volcanic Way” sarà una nuova rotta turistica per promuovere soggiorni più lunghi e un turismo sostenibile, invitando i viaggiatori a scoprire la storia, la natura e la cultura legate all’attività vulcanica dell’isola.
 
Norvegia
 
La Norvegia archivia definitivamente la crisi dovuta al Covid; lo dicono i numeri record del 2023 che, con una crescita rispetto al 2022 del 14% e del 16% sul 2019, sanciscono la popolarità della destinazione sul mercato italiano. Perché la destinazione sia così popolare è presto detto: incontaminata, sostenibile, giovane e innovativa con la sua capacità di proporre nuovi modi di viaggiare in ogni stagione e in tutto il Paese. Guardando al 2024 le statistiche dei pernottamenti dei turisti italiani in Norvegia, nel periodo gennaio-agosto, registrano un aumento rispetto all’anno precedente del 11,6%. Il solo mese di agosto, che da sempre rappresenta il periodo preferito dai nostri connazionali, ha registrato un numero record di pernottamenti italiani, segnando un aumento del 9,2% paragonato al 2023 che già rappresentava un record storico. Nel dettaglio delle tipologie di pernottamento la scelta degli Italiani cade principalmente sugli hotel (68%; cresciuti nel solo mese di agosto del 6,8% rispetto al 2023) seguiti dai campeggi (16%), e infine dalle case vacanza e dagli ostelli (16%).
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Economia e Finanza

Assegnati i premi alla ricerca scientifica Eni Award 2024

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti

image_pdfimage_print

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni Giuseppe Zafarana e dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, la cerimonia di premiazione degli Eni Award. Giunto quest’anno alla sua 16a edizione, il premio è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente e testimonia l’importanza che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno per Eni e il suo impegno a favorire la sostenibilità e l’accesso all’energia, in accordo ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila. La Commissione Scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 Premi Nobel. Anche quest’anno Eni, attraverso Joule, la sua Scuola per l’Impresa, ha assegnato la Menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship, destinata a gruppi, innovazioni universitarie, aziende innovative e volta a favorire l’applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile.
 
Nell’edizione 2024 di Eni Award sono risultati vincitori:
 
per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, il premio è stato assegnato a Marc Fontecave del College de France (Francia). La ricerca di Marc Fontecave è finalizzata allo sviluppo di tecnologie per la valorizzazione della CO2 come fonte alternativa di carbonio per la produzione di composti di elevato interesse industriale. A tal fine, ispirandosi ai sistemi biologici, ha sviluppato sistemi catalitici innovativi, caratterizzati da elevata efficienza e selettività, impiegati in processi di riduzione elettrocatalitica della CO2 alimentati da energia elettrica rinnovabile;
 
nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University (Corea del Sud) per la sua ricerca sulle celle solari a perovskite allo stato solido. Con il suo lavoro, il Prof. Park ha contribuito alla ricerca e allo sviluppo di una classe di nuovi materiali per dispostivi fotovoltaici che in un breve lasso di tempo hanno dimostrato progressi in termini di efficienza e stabilità mai registrati per nessun’altra tecnologia solare, superando anche quelle del silicio, e avviandosi a diventare protagonisti del mercato energetico.
 
Nella sezione Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse naturali, il premio è stato assegnato a Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania) per la sua ricerca relativa a Riduzione di rifiuti e di elementi tossici attraverso la funzionalizzazione diretta dell’azoto con elementi leggeri senza metalli di transizione. Il Prof. Braunschweig ha dimostrato che alcuni elementi leggeri, come il boro, possono facilitare reazioni che finora avvenivano solo mediante l’utilizzo di metalli pesanti tossici. In particolare, la sua ricerca ha ottenuto significativi risultati per convertire l’azoto molecolare in ammoniaca. Questa scoperta permette di evitare costose fasi di purificazione che producono rifiuti e risparmiare notevoli quantità di energia, prevenendo anche i problemi ambientali e sanitari associati a molti metalli tossici. 
 
Per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Elvira Spatolisano e Stefano Toso.
 
Elvira Spatolisano, che ha conseguito il dottorato presso il Politecnico di Milano, ha condotto uno studio per la valorizzazione dell’idrogeno solforato, un composto spesso presente nel gas naturale, il combustibile fossile più pulito e cruciale nella transizione energetica verso le rinnovabili. Tali processi di valorizzazione incrementano la sostenibilità ambientale, convertendo un rifiuto tossico in prodotti ad alto valore aggiunto, come fertilizzanti o idrogeno.
 
Stefano Toso, che ha condotto il proprio dottorato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha studiato gli alogenuri metallici, una nuova classe di semiconduttori con eccellenti proprietà fotovoltaiche e utili per realizzare dispositivi opto-elettronici efficienti. I nanomateriali che ha sviluppato potranno trovare applicazione nel campo del fotovoltaico, della fotocatalisi e dell’optoelettronica, nonché in settori emergenti come l’informatica quantistica.
 
La sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal continente africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Favour Agbajor, della Durban University of Technology (Sudafrica), a Petra Kienyiy Chui, della Egerton University (Kenya), a Lakhdar Hamidatou, della Ecole Nationale Polytechnique de Constantine (Algeria), e a Nomthandazo Precious Sibiya, della Durban University of Technology (Sudafrica). I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare un corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee innovative elaborate nel corso della loro tesi di laurea magistrale.
 
Favour Agbajor ha sviluppato modelli innovativi che integrano la progettazione e il funzionamento degli edifici con sistemi di energia rinnovabile, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica.
 
Petra Kienyiy Chui ha valutato i livelli e stabilito le caratteristiche delle microplastiche e della qualità dell’acqua del fiume Njoro e del lago Nakuru in Kenya.
 
Lakhdar Hamidatou ha sviluppato e validato sperimentalmente un kit di raffreddamento rimovibile per pannelli fotovoltaici commerciali, che utilizza materiali a cambiamento di fase (PCM) a base biologica.
 
Nomthandazo Precious Sibiya, infine, ha sviluppato una tecnica di separazione a coagulazione magnetica utilizzabile per il trattamento delle acque reflue.
 
Per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati:
 
Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI) per l’idea brevettuale relativa ad un processo di produzione di bio-olio a partire dalla lignina; Riccardo Borgomaneri, Luigi Colombo, Francesca Galimberti, Samuele Gori, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa “Bio-Slurry”, un processo a un solo stadio per convertire bio-feedstock altamente contaminati in prodotti di valore; Mirko Barbavara, Gabriele Bianchi, Stefano Cardamone, Lino Carnelli, Davide Deriu, Carla Lazzari, Nicola Mancini, Tamara Passera, Giuseppe Sabetta, (Eni) per la soluzione tecnologica del sistema di stoccaggio di energia termica Eni TES (Thermal Energy Storage).
 
È stata inoltre assegnata la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” a tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti:
 
HBI – Human Based Innovation, startup di Bolzano, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare;
 
SLY, startup di Santa Caterina dello Ionio (Catanzaro), che ha sviluppato tecnologie AI all’avanguardia per l’identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi;
 
RarEarth, startup di Milano, che ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti