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Redazione
Tre giovani militari, due campani e un aquilano, e una ragazza fidanzata dell'aquilano sono i sospettati del presunto stupro della giovane di Tivoli, uno di questi è stato iscritto sul registro degli indagati. La ragazza è ancora ricoverata in stato di shock e con gravi ferite all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, avvenuto al di fuori della discoteca Guernica, nel comune di Pizzoli, nella notte tra sabato e domenica scorsi. Un militare è indagato per stupro. La Procura della Repubblica de L'Aquila ha iscritto nel registro degli indagati il giovane militare originario di un paese della provincia di Avellino. Sul militare in servizio presso il 33° reggimento di artiglieria terrestre "Aqui" dell'Aquila, si erano accentrate le attenzioni degli inquirenti fin dal primo momento e su di lui si ipotizzano i reati di violenza sessuale e lesioni gravissime. Il militare è stato trovato con la camicia e le mani sporche di sangue. Il giovane, durante la deposizione come persona informata sui fatti, ha prima negato tutto e poi, messo alle strette, ha confessato il rapporto sessuale difendendosi però con il fatto che la vittima fosse consenziente, con un racconto definito pieno di contraddizioni. I ragazzi sono stati bloccati da due buttafuori e dal gestore del locale mentre stavano lasciando la discoteca a bordo di una macchina subito dopo il ritrovamento della studentessa che era svenuta seminuda in mezzo la neve e in mezzo a una pozza di sangue per le gravi ferite riportate nelle zone genitali. La svolta alle indagini è stata data dalla denuncia della madre della giovane che fa parte di una famiglia molto stimata nel Lazio, considerato che la giovane studentessa ancora in stato di shock non ricorda quanto accaduto, perché si è svegliata in ospedale, e non può essere sentita dagli investigatori.
Sull’auto, di proprietà del militare aquilano, sono stati rinvenuti reperti di sangue e altro materiale che è al vaglio dei Ris di Roma. Il gip ha anche convalidato il sequestro di alcuni indumenti tra cui la camicia sporca di sangue che era indossata dal militare di stanza all’Aquila e originario della provincia di Avellino. Questa mattina in Procura è stata sentita come persona informata dei fatti l’amica del cuore della giovane studentessa tiburtina che sabato sera era uscita in sua compagnia, ma che aveva lasciato il locale, secondo quanto si è appreso, un’ora prima della chiusura della discoteca. Per permettere ulteriori rilievi nel locale, la discoteca è stata chiusa su provvedimento del questore dell’Aquila per 10 giorni.
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