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Castelli romani, rifiuti: da Lanuvio parte l’iniziativa per superare l’emergenza

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LANUVIO (RM) – Si è tenuta ieri a Lanuvio una conferenza, promossa dall’assessorato all’Ambiente, con l’obiettivo di promuovere un modello “Castelli Romani” che possa gestire i rifiuti e non subire l’emergenza, come è accaduto con l’annosa questione della discarica di Albano.

All’iniziativa hanno partecipato moltissimi rappresentanti, tra amministratori e tecnici, dei comuni del territorio dei Castelli Romani. Tra i comuni coinvolti Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Velletri, Rocca Priora, Rocca di Papa, Frascati, Ardea, ovviamente, Lanuvio.

“Il messaggio è chiaro- ha spiegato nel suo intervento Andrea Volpi, vice sindaco del Comune di Lanuvio e consigliere Città Metropolitana di Roma Capitale – “Al di là della strategia dello scarica barile le amministrazioni dei Castelli romani vogliono dare un messaggio istituzionale promuovendo, all’interno dell’ATO stabilito dalla legge regionale, una sorta di sub-ambito che riguardi questo territorio.  Questo per consentire ai comuni dei Castelli, che già fanno una raccolta differenziata spinta oltre l’80%, di potersi organizzare in modo da ottenere una serie di benefici rispetto ai servizi: una maggiore efficienza, una riduzione dei costi e un’ulteriore incentivazione del percorso legato anche all’economia circolare. La proposta finale – conclude Volpi – è quella di raggiungere il consenso di tutti comuni del territorio dei Castelli e di richiedere alla Regione Lazio l’autorizzazione del Sub-ambito e della sua governance senza uscire dal recinto previsto dalla legge regionale di riferimento. La grande partecipazione di oggi testimonia che stiamo andando dalla parte giusta, promuoveremo molto presto un secondo incontro e una proposta ancora più definita e dettagliata”.

All’iniziativa, aperta con i saluti istituzionali del Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti, ha partecipato anche Luca Andreassi, Vice Sindaco del comune di Albano. “Mi piace pensare – ha dichiarato Andreassi – che l’iniziativa organizzata a Lanuvio possa essere il primo passo di un percorso di condivisione serio tra i comuni del nostro territorio. Ripensiamo lo schema. Creiamo dei distretti territoriali che riescano a chiudere al proprio interno il ciclo dei rifiuti, con impianti integrati e di taglie adeguate al distretto. Impianti non inquinanti che valorizzino le frazioni dei rifiuti differenziate dai cittadini creando ricchezza e sostenibilità ambientale. Si pretenda dagli enti sovracomunali il riconoscimento di questi sub-ambiti, omogenei e funzionali e se ne dia la governance in mano ai Comuni stessi. Insomma, – conclude Andreassi – si smetta di ragionare come se il mondo iniziasse e finisse nelle nostre Città, atteggiamento che spesso ci ha portato a subire decisioni altrui per soddisfare esigenze altrui, e si inizi a diventare attori protagonisti di una proposta seria, funzionale e risolutiva”.

“L’iniziativa di oggi nasce dall’esigenza di cercare di superare le varie emergenze rifiuti che poi emergenze non sono più, ma si ripetono ormai in maniera ciclica impattando ogni volta sui singoli territori – è quanto dichiara Mario di Pietro Assessore all’ambiente del comune di Lanuvio. “I comuni del territorio dei Castelli Romani hanno raggiunto altissimi livelli di raccolta differenziata oltre che maturato una grande esperienza e conoscenza di quello che è il settore dei rifiuti. Questo è un dato che non può essere ignorato, occorre quindi ragionare in maniera unita e trasversale, perché al di là delle differenze politiche, le problematiche e le eventuali soluzioni ci trovano spesso sulla stessa linea. Dobbiamo provare a alzare l’asticella e porci degli obiettivi che non solo ci aiutino a superare questa emergenza ma che ci consentano di evitare le prossime. Questo incontro – continua Di Pietro – è il primo passo verso la stesura di un documento unitario che i sindaci dei comuni interessati porteranno all’attenzione della Regione per dare il via ad un percorso innovativo che serva da input anche per altri bacini. Una gestione del ciclo rifiuti che sia rivolta tanto ai problemi ambientali di carattere nazionale quanto all’incentivazione di un’economia circolare che non consenta di creare ricchezza e abbattere i costi. Non ultimo – conclude l’assessore lanuvino – è importante che le amministrazioni abbiamo la possibilità di intervenire direttamente sugli impianti e sulle discariche, non è più ammissibile lasciare l’intera gestione a soggetti terzi che decidano in autonomia se chiudere o restare aperti, creando innumerevoli disagi agli amministratori e, soprattutto, ai cittadini”

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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