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Castelli Romani

Nemi, eventi mediatici a gogo’ ma il degrado divora il paese

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NEMI (RM) – Via della Radiosa e via dei Corsi sono dimenticate dall’amministrazione comunale. Un quartiere residenziale, pieno di ville e immerso nel cuore del Parco dei Castelli Romani viene trascurato: non si fanno potature, si lascia l’erba alta e si permette che intorno allo stadio comunale, ormai in visibile degrado, si lascino rifiuti ingombranti, batterie di macchine, cartoni.

Sembra terra di nessuno quando potrebbe essere un quartiere valorizzato, un fiore all’occhiello per la cittadina delle fragole. Spiace vedere che l’amministrazione comunale è impegnata in eventi che richiamano l’attenzione dei media ma di fatto lascia il territorio nel degrado.

Spiace vedere che il sindaco Alberto Bertucci continua a dire sui giornali che i residenti di Nemi che osano criticare fanno strumentalizzazione politica. Non è così. Non si possono ignorare dei cittadini che segnalano il degrado, che segnalano l’assenza di manutenzione e contrastano la scellerata decisione di realizzare un’isola ecologica a 10 metri dalle case e a 30 da un pozzo d’acqua. Ma ormai un dato è certo: al sindaco interessa di più finire sui giornali per gli eventi organizzati a Nemi che curarsi di un paesino talmente piccolo che si potrebbe addirittura passare l’aspirapolvere.

Il fatto di essersi ostinati a perseverare nel voler realizzare un’isola ecologica in via della Radiosa proprio a 30 metri da un pozzo che fornisce acqua potabile all’intera cittadinanza, a voler lasciare nell’abbandono uno stadio, unica struttura sportiva di riferimento per la cittadina che viene usato come ricovero dei mezzi della società Minerva che operano gestione rifiuti sempre vicino al pozzo d’acqua entro i 200 metri dal pozzo che è zona vietata dalla Legge 152/2006 articolo 94.

Perché ci si ostina a gestire i rifiuti dove è proibito? Queste attività sono vietate dalla legge. Se la stessa gestione rifiuti fosse avvenuta fuori dalla fascia di rispetto non sarebbe considerata una attività fuori legge ma finché esiste la norma che proibisce la gestione dei rifiuti entro i 200 metri da un pozzo d’acqua allora non si può fare e le autorità competenti non possono voltarsi dall’altra parte.

E se in via dei Corsi e via della Radiosa non c’è neppure la benché minima manutenzione ordinaria, in via Le Prata (sentiero che collega la parte alta di Nemi con il centro storico) la situazione è allarmante. Il lavatoio e la terrazza che potrebbero richiamare visitatori e un turismo di qualità sono abbandonati al degrado. Per arrivarci ci sono grate pericolanti, scale rotte, buche a cielo aperto e pericoli di ogni genere. In altri paesi del nord Italia, sentieri del genere sono valorizzati e promossi tutto l’anno attraverso iniziative.

Con tutti i fondi pubblici che Nemi è in grado di ottenere, la valle del lago è piena di strade dissestate e non è affatto valorizzata: c’è un centro canoe comunale chiuso e poco lontano uno stabilimento aperto. Ci sono tanti residenti di Nemi che si sono stufati di questa situazione e altri che vorrebbero alzare la testa ma hanno paura di fare la fine dei “giornalisti” e della famiglia di un consigliere di opposizione che hanno dovuto subire perquisizioni nelle abitazioni, mute, ordinanze e querele. Anche una semplice veranda diventa un motivo per tenere chiusa la bocca e soccombere. Per fortuna le amministrazioni cambiamo e niente è per sempre. Chi non ha visto il film “Full metal jacket”? Il sergente Hartman, pessimo comandante: “Chi ha parlato? Chi è quel lurido stronzo comunista checca e pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? Ah.. non è nessuno eh?”….

Quando molti usciranno dalla “sindrome di Stoccolma” tutto questo sarà un brutto ricordo. Se si vuole essere leader si deve avere fermezza, si deve anche avere una salda capacità decisionale ma non si può non ascoltare e perseguitare chi si permette di criticare. Non ci sono nemici da abbattere ma persone perbene da rispettare.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Castelli Romani

Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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