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Cronaca

Milano, catturata la banda della Multipla

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Venerdì pomeriggio i Carabinieri della Sezione Operativa di San Donato Milanese, coadiuvati da quelli della Tenenza di Rozzano, hanno tratto in arresto per furto e indebito utilizzo di carte di credito D.H. di 20 anni di Cernusco sul Naviglio, e deferito in stato di libertà per medesimi reati il minore B.B. 17enne di Segrate, entrambi pregiudicati e già denunciati dagli stessi Carabinieri il 28 apr. u.s. per tentato furto.

I due giovani, a bordo della stessa Fiat Multipla, intestata a prestanome, sulla quale erano stati fermati nei giorni scorsi, sono entrati nel parcheggio dell’esercizio OBI di San Giuliano Milanese in Via Po e, con un’azione fulminea, approfittando di un momento di distrazione di due donne di 86 e 58 anni – madre e figlia che stavano riconsegnando il carrello della spesa- , hanno sottratto due borse appoggiate all’interno della loro autovettura Ford Fiesta, dileguandosi ad alta velocità. La cinquantottenne ha anche provato per pochi metri ad inseguire il giovane che correva con le borse in mano. I Carabinieri della Sezione Operativa si sono subito messi alla ricerca del veicolo, grazie anche alla descrizione di alcuni passanti che hanno chiamato il 112 e, dopo prolungate ricerche, li hanno intercettati e fermati davanti ad un istituto di credito di Rozzano con indosso la somma di 250 euro in contanti, appena prelevata, nonché la carta di debito ed un foglietto con il numero del codice PIN dell’anziana proprietaria.

La perquisizione veicolare eseguita sulla Fiat Multipla ha inoltre consentito di recuperate le due borse asportate, con vari oggetti personali. La refurtiva è stata restituita alle aventi diritto, mentre l’autovettura è stata sottoposta a sequestro.

L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Milano che ha applicato al ventenne la custodia cautelare in carcere.

Il 28 Aprile scorso, i Carabinieri della Compagna di San Donato Milanese, avevano arrestato per resistenza a pubblico ufficiale I.M., 45 anni di Milano e denunciato in stato di libertà per tentato furto le medesime persone: il minorenne B.B. di 17 anni e D.H. di 20 anni, tutti pregiudicati, sorpresi mentre fuggivano in auto dopo l’alt intimato dai Carabinieri.

I Carabinieri nel percorrere via Dante di Segrate hanno notato uscire da un’area di parcheggio la stessa fiat multipla con tre persone a bordo, già segnalata in relazione a diversi furti su autovettura commessi nel territorio.

In quella circostanza i militari, insospettiti dal loro atteggiamento, hanno deciso di procedere al controllo e, alla vista della pattuglia, la macchina è fuggita a forte velocità venendo inseguita fino in tangenziale dove, con l’ausilio di altre pattuglie di rinforzo, è stata bloccata con tutte le tre persone a bordo. Gli immediati accertamenti hanno consentito di ricostruire che i predetti, poco prima, avevano infranto un vetro di un’automobile parcheggiata nel centro di Segrate, senza riuscire ad asportare nulla.

Nella macchina i Carabinieri hanno rinvenuto, occultato sotto il sedile del passeggero, il martelletto frangivetro utilizzato per commettere il reato.

I Carabinieri hanno acquisito numerose immagini di videosorveglianza e stanno verificando tutti i precedenti furti su auto commessi negli ultimi mesi soprattutto nel territorio di Segrate e San Giuliano Milanese.

al fine di ricostruire i movimenti dell’auto e verificare le condotte dei denunciati.

Anche l’arresto del 45 enne, è stato convalidato dal Tribunale di Milano che ha applicato, nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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Cronaca

Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

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Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

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