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Roma – Rappresenta la continuità tra il “vecchio” Casilina e quello nuovo. Stefano Lo Borgo, a 70 anni suonati, ne ha viste davvero di tutti i colori al “De Fonseca”: quando il patron Enrico Gagliarducci ha rilevato il centro sportivo e lo ha chiamato per affidargli ancora una volta il ruolo di responsabile della logistica, per lui (che tra l’altro è proprio di Finocchio) è stato naturale dire subito di sì. “Sono in mezzo al mondo del calcio da quando ero ragazzino, poi qui al Casilina ho portato mio figlio Mauro a giocare e successivamente ho dato una mano sia come dirigente che in tante altre vesti, ad esempio facendo l’arbitro in partitine interne o amichevoli fino al ruolo di responsabile della logistica che ormai ricopro da circa sette anni. Ci sono stati momenti belli e altri meno, ma questo campo sportivo è un pezzo di cuore per me”. Oltre alle sue mansioni, Lo Borgo già si è messo a disposizione del nuovo Asd Casilina: “Quando c’è bisogno, sono di supporto agli allenatori in questo primo periodo di prove gratuite per i vari gruppi. In particolare, vedere brillare gli occhi dei bambini quando sono in mezzo al campo mi fa veramente emozionare”. Il responsabile della logistica parla dell’anno senza calcio al “De Fonseca”: “E’ stato un periodo molto triste. Tante persone mi chiedevano notizie per sapere se qualcosa sarebbe ripartita. Quando è arrivata la chiamata di Gagliarducci sono stato felicissimo in primis per questa borgata: la prima cosa che ho fatto quando ho rimesso piede al “De Fonseca” è stato mettere un pallone in mezzo al campo in attesa della ripresa degli allenamenti. Una sorta di segnale di speranza”. La chiusura è sull’impatto avuto con Gagliarducci: “Una persona seria con cui si può dialogare serenamente. Si vede che ha a cuore le sorti della borgata e mi auguro che la risposta della gente gli possa regalare le soddisfazioni che merita”.
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