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GAETA, CASERMA DEI CARABINIERI, PROSEGUE L’ITER AMMINISTRATIVO

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Tempo di lettura 2 minuti Di Perna: stiamo risolvendo un’altra situazione che dura da anni

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Redazione

È stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso della procedura per l’esecuzione dei lavori della nuova Caserma dei Carabinieri da realizzarsi totalmente con capitale privato.

“Il confronto positivo e propositivo con l’Arma dei Carabinieri ha consentito di portare avanti l’iter per l’esecuzione della nuova Caserma in maniera chiara e relativamente rapida grazie anche alla collaborazione del personale del Settore Lavori Pubblici. L’area in cui sorgerà la Caserma si trova all’incrocio tra Via Garibaldi e Via Bachelet e si estende per circa 4mila metri quadrati, mentre l’importo complessivo dell’opera si aggira intorno ai 5 milioni di euro tutti a carico della parte privata che vedrà ripagato il suo sforzo economico mediante la riscossione del canone di locazione, nella doverosa sinergia, prevista dalla normativa, tra l’Ente Locale e il Ministero competente – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Cosmo Di Perna – L’Amministrazione Raimondi non ha fatto mancare il suo appoggio per cercare di risolvere una delle tante situazioni che si trascinano a Gaeta da molti anni e che finalmente si sta avviando verso la soluzione tanto auspicata. Siamo rammaricati del fatto che, purtroppo, anche questa grande opera è stata in parte strumentalizzata politicamente da inutili allarmismi. È molto importante, infatti, dotare la Città di Gaeta di un presidio logistico e strategico per l’Arma che sia il più moderno e adeguato così da consentire ai Carabinieri, che operano meritoriamente per la nostra sicurezza, per le Istituzioni Democratiche e le esigenze della collettività, di lavorare al meglio con tutte le necessarie strutture in maniera integrata con il tessuto urbano cittadino valorizzando la doverosa sinergia tra Enti dello Stato che cooperano concretamente nell’interesse generale”.

“È un’opera che non si è mai fatta a Gaeta nonostante se ne parlasse da tempo. La nostra volontà è chiaramente espressa da questi atti: vogliamo che la Compagnia e il Comando dei Carabinieri restino a Gaeta perché rappresentanto un presidio di legalità fondamentale affinché si possa sviluppare l’economia legata al turismo e non solo – dichiara il Sindaco Antonio Raimondi – Infatti, dobbiamo considerare, in un discorso più ampio, la presenza delle altre forze dell’ordine (Polizia di Stato, Polizia Municipale, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto) che collaborano tra di loro per la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Allo stesso modo stiamo lavorando, e siamo a buon punto, per risolvere anche la questione della nuova sede del commissariato di Polizia. Tutti i nostri sforzi sono tesi a garantire alla nostra città tutta la sicurezza di cui ha bisogno affinché questa sia un parametro di grande valore per il suo sviluppo economico”.
 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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