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Roma

MALAGROTTA, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA STATO EMERGENZA:ATTESA PROROGA CONSIGLIO DEI MINISTRI

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Redazione

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Consorzio Colari che gestisce la discarica di Malagrotta teso a porre nel nulla la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla prossima chiusura della discarica. La IV sezione della suprema magistratura amministrativa ha sottolineato come la dichiarazione dello stato di emergenza “si fondi su una situazione oggettiva”. Il Consiglio di Stato ha inoltre confermato la valutazione del giudice di primo grado in ordine alla “compatibilità dei poteri del commissario delegato con i principi normativi vigenti, stante il richiamo espresso alla natura espropriativa dell’acquisizione dell’area e della possibilità di realizzazione e gestione diretta dell’infrastruttura da parte dell’ente pubblico (il commissario delegato, ndr.)”. Per questi motivi la IV sezione ha deciso di confermare la lettura del Tar sull’inesistenza dei presupposti per l’adozione della misura cautelare richiesta dal Colari. Il rinvio delle decisione della magistratura alla giornata di ieri era scaturito da una decisione dello scorso 27 dicembre da parte della IV sezione del Consiglio di Stato che aveva rimandato di un paio di settimane la decisione sull’esproprio del sito di Riano Quadro Alto, accogliendo l’istanza di misura cautelare provvisoria formulata dal Colari con la quale si chiedeva di sospendere l’ordinanza del Tar Lazio del 24 novembre sull’esproprio del sito di Quadro Alto acquistato dal patron di Malagrotta Manlio Cerroni.

A questo punto si attende che il Consiglio dei ministri proroghi ulteriormente lo stato di emergenza scaduto a fine anno e rinnovato provvisoriamente fino a ieri, 17 gennaio, in attesa della pronuncia della magistratura amministrativa, mentre per la chiusura della discarica occorrerà attendere ancora sei mesi, salvo nuove proroghe. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, aveva infatti adottato un provvedimento per “la prosecuzione del servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti urbani presso la discarica di Malagrotta sino al 30 giugno 2012” per “evitare l'insorgere di gravi problemi sotto il profilo igienico-sanitario sul territorio della provincia nelle more della realizzazione delle discariche provvisorie ai sensi dell'Opcm 3963 del 6 settembre 2011”. Secondo l’ordinanza nello sversatorio capitolino potranno essere conferite altri 1.280.000 metri cubi di rifiuti nei primi sei mesi dell’anno. Gli impianti TMB (Trattamento meccanico-biologico) di Malagrotta dovrebbe garantire a regime 900 t/giorno con la “formazione del personale per l’attivazione del secondo turno giornaliero” a cui si aggiungerà, si legge sempre nell’ordinanza, un altro impianto nell’area industriale di “Castellaccio” nel comune di Paliano (FR) che dovrebbero essere realizzati nell’arco di dodici mesi da Ama e Acea.