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TikTok, il popolarissimo social network asiatico per creare brevi video, dopo le richieste formulate dal Garante della privacy sulla protezione dei dati personali ed il conseguente blocco del servizio, ha deciso di impedire l’inscrizione degli under 13 all’interno della piattaforma.
La stessa società ha voluto precisare che si impegnerà in ogni modo per integrare misure in grado di fermare l’iscrizione degli utenti con età inferiore ai 13 anni, anche attraverso l’implementazione di sistemi specifici basati sull’intelligenza artificiale utili a verificare la veridicità delle informazioni di coloro che decideranno di registrarsi alla piattaforma.
Nel frattempo TikTok ha deciso di lanciare una campagna informativa con lo scopo di sensibilizzare il corretto uso dei social rivolta soprattutto a genitori e figli. È stata scelta una data, il 9 febbraio, giorno in cui tutti gli iscritti alla piattaforma e residenti sul territorio si troveranno con il proprio account bloccato. Per sbloccarlo sarà necessario inserire la corretta data di nascita e coloro che verranno identificati come under 13, verranno rimossi e non potranno più utilizzare TikTok.
In risposta al Garante, il social si è espresso così: “Poiché l’individuazione di soluzioni richiede un bilanciamento tra la necessità di accurate verifiche e il diritto alla protezione dei dati dei minori, la società si è impegnata ad avviare con l’Autorità privacy dell’Irlanda – Paese nel quale la piattaforma ha fissato il proprio stabilimento principale – una discussione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale a fini della verifica dell’età degòi utenti”.
Negli ultimi giorni di gennaio, inoltre, Tik Tok ha aggiunto un pulsante nell’app che consente agli utenti di segnalare eventuali iscritti “sospetti” ossia che sembrerebbero avere un’età inferiore proprio ai 13 anni. Sono moltissime le iniziative che la piattaforma intenterà già da adesso: tramite l’app stessa, con l’invio di notifiche agli utenti per informarli della necessità di inserire la propria data di nascita pena il blocco dell’account, e attraverso consigli forniti per rendere il proprio profilo privato anziché pubblico. Il web ed i giornali verranno invece utilizzati per rivolgere appelli ai genitori, informandoli dell’obbligatorietà dei 13 anni come limite minimo affinché i propri figli possano iscriversi alla piattaforma. Infine, l’informativa sulla privacy verrà ristretta e modificata con un linguaggio più vicino ai giovani in modo da renderla ancora più comprensibile. Il Garante, dall’altro lato, ha garantito un maggiore controllo sugli impegni presi e sull’effettiva efficacia dei provvedimenti che verranno adottati dalla piattaforma. Non mancherà poi neanche una campagna di sensibilizzazione in cooperazione con il Telefono Azzurro per mettere in guardia i genitori e responsabilizzarli maggiormente al controllo del corretto utilizzo delle piattaforme social da parte dei propri figli. Insomma, questa volta sembra proprio che la società abbia deciso di adottare una linea dura per mantenere un maggior controllo e scoraggiare i ragazzini sotto i 13 anni di poter utilizzare TikTok. La domanda però è: Basterà tutto questo? Non resta altro che sperare e aspettare i prossimi mesi.
F.P.L.
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