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13 anni faon
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ggiardino
Redazione
Il premier a colloquio con il Papa, una giornata importante per il Governo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, è stato ricevuto in Vaticano in udienza pontificia da Papa Benedetto XVI e dal cardinale Tarcisio Bertone. La visita del premier, accompagnato dalla moglie, signora Elsa, e dai ministri Giulio Terzi di Santagata ed Enzo Moavero, è durata circa 2 ore. Monti ha stretto la mano a Benedetto XVI senza inchinarsi per baciare l'anello pontificio. "Grazie di questa opportunità", ha detto il premier al Pontefice. "Benvenuto presidente". Così Benedetto XVI ha salutato il premier Mario Monti. Po ha esorditoi: "Lei ha cominciato bene in una situazione difficile, quasi insolubile" ha aggiunto il Pontefice. "Grazie di questa opportunità", ha risposto Monti che è entrato nella biblioteca e si è seduto di fronte al Pontefice. "Lei era in Germania". Con questa battuta di Benedetto XVI è iniziato il colloquio tra il premier Mario Monti e il Papa. "Tempo brutto ma buon clima", ha risposto Monti. Poi le porte sono state chiuse ed ha preso inizio il colloquio privato. Prima che si concludesse il colloquio privato tra il Papa e Mario Monti, è stata fatta entrare nella biblioteca privata la moglie del premier. La signora Elsa indossava un rigoroso tailleur nero ma non ha rispettato l'etichetta del velo sul capo.
Al termine, lo scambio dei doni: al Papa il premier ha regalato dei libri, tra cui un'edizione antica con carte geografiche ("anche simbolica", ha commentato Ratzinger) e un suo volume del 1992, "Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea". Benedetto XVI ha invece donato una preziosa penna e un'incisione antica raffigurante la basilica di San Pietro ancora in costruzione, la piazza e i palazzi circostanti. Nei "cordiali colloqui" che il premier Mario Monti ha avuto con il Papa e il cardinale Tarcisio Bertone "le due parti hanno confermato la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale". Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. Per padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, comunque l'espressione "colloqui cordiali e le parole dette dal Papa testimoniano un incoraggiamento e la consapevolezza del momento difficile che il Paese sta attraversando". Nel corso dei colloqui "sono stati affrontati temi che riguardano la situazione sociale italiana e il relativo impegno del governo, nonché il contributo della Chiesa cattolica alla vita del Paese", rende noto ancora la sala stampa vaticana. "Vi è stato, pure – prosegue la nota – un esame di aspetti dell'attuale quadro internazionale, dall'Europa alla situazione nell'area mediterranea meridionale. Ci si è, infine, soffermati sulla tutela delle minoranze religiose, soprattutto cristiane, in alcune aree del mondo".
Il portavoce vaticano, Federico Lombardi, ha precisato che i temi di carattere "più specifico e bilaterale" sono normalmente affrontati durante il tradizionale incontro tra autorità italiane e vaticane, in occasione dell'anniversario della firma dei Patti Lateranensi il 18 febbraio.
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