Connect with us

Metropoli

Bracciano, il videomessaggio del Sindaco Armando Tondinelli: “Alle prossime elezioni amministrative saremo di nuovo in campo per proseguire il nostro progetto”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 6 minuti
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Tramite un video, il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ha fatto un bilancio dell’attività amministrativa fin’ora svolta e al contempo ha annunciato che insieme alla sua maggioranza sarà di nuovo in campo per le prossime elezioni amministrative.

Ecco il messaggio postato sul profilo Fb personale di Armando Tondinelli


“Buongiorno Concittadini, come ogni anno, vorrei fare insieme a voi un bilancio del lavoro che questa Amministrazione sta svolgendo. Chiaramente non posso esimermi dal partire dalla situazione ereditata nel 2016,  quando ci siamo insediati. Abbiamo trovato un buco di circa 10 milioni di euro, abbiamo trovato 124 mutui accesi dalle passate Amministrazioni che obbligano il Comune di Bracciano ogni 6 mesi a pagare circa 700 mila euro di rate.  Questo è stato il nostro punto di partenza ma sin dall’inizio, facendo fede al principio del buon padre di famiglia, abbiamo deciso di non gravare sulle tasche dei cittadini.  Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo razionalizzato le spese pubbliche eliminando quelle inutili e questa condotta, ci ha permesso di rispettare il piano di riequilibrio e come già detto, di non gravare sulle tasche dei cittadini. Anzi, alcune tasse quali la Tari e gli oneri concessori, siamo riusciti ad abbassarle.  Dopo aver rimesso a posto i conti, abbiamo puntato su quello che noi riteniamo indispensabile e cioè che Bracciano possa cambiare pagina.  La priorità è stato l’Ambiente. Abbiamo lavorato in primis riattivando Il Giardino del lago che era rimasto in totale abbandono. Poi, insieme ai Cittadini e alle Associazioni abbiamo combattuto affinché non si creasse una nuova discarica a Bracciano come quella che proponeva l’Università Agraria e poi, sempre insieme alle Associazioni e ai Cittadini abbiamo combattuto affinché Cupinoro non riaprisse e abbiamo ottenuto un grande risultato: dopo 30 anni di strenuo contrasto, non si parlerà più di discarica di Cupinoro.  Da pochi giorni è partita una gara affinché Cupinoro venga definitivamente tombata, noi ci siamo e ci saremo per controllare che questa tombatura venga fatta a regola d’arte.  Inoltre, al fine di salvaguardare la sicurezza e incolumità dei cittadini, siamo stati costretti ad abbattere alcuni alberi perché pericolanti ma allo stesso tempo è iniziata la piantumazione dei nuovi e insieme ad Azzero CO2 abbiamo piantato circa 1.000 tra alberi e arbusti. In questi giorni stanno piantando quelli che in questo periodo si sono seccati. Quindi, abbiamo raggiunto un duplice obiettivo il primis abbiamo salvaguardato l’incolumità dei cittadini e in secondo luogo abbiamo piantato tanti alberi che nessuna Amministrazione prima di noi aveva mai fatto. Ecco, questo secondo noi è un grandissimo risultato per la tutela e la valorizzazione dell’Ambiente a Bracciano. Sempre riguardo l’Ambiente, non possiamo dimenticare la promozione della mobilità sostenibile: abbiamo attivato tre stazioni di bike sharing.  Per quanto riguarda la raccolta differenziata sono stati fatti grandi progressi: nel 2015 a Bracciano si è registrata una percentuale del 48,48% mentre nel dicembre 2019 ha raggiunto il 74,86%. Anche questo è un grande risultato ma il merito va all’impegno dei Cittadini che sanno differenziare i rifiuti e lo stanno dimostrando. Inoltre, tra pochi giorni partirà un restauro del giardino a Bracciano Nuova e soprattutto tra i nostri obiettivi c’è quello che Bracciano debba rientrare in tutti i parametri dettati dall’Europa in tema ambientale, vorremmo essere un esempio virtuoso da seguire.  Un’altra carenza e che abbiamo rilevato fin dal nostro insediamento è riferita al Turismo. Negli anni passati tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate hanno parlato sempre, in campagna elettorale, di valorizzazione del turismo ma nessuno aveva mai elaborato un piano che permettesse di richiamare a Bracciano un turismo di qualità. Noi lo abbiamo fatto. Insieme agli operatori abbiamo elaborato un piano turistico, dato voce all’associazione del Turismo che ci ha dato una grande mano e che ringraziamo. Il piano concertato insieme, ci ha permesso di promuovere un brand realizzato ad hoc per la nostra Città “Punto a Bracciano”.  Abbiamo aperto un portale istituzionale dedicato che possa guidare tutti coloro che desiderano visitare il nostro paese. Ciascuno può farsi un’idea di tutto quello che Bracciano offre in termini di accoglienza, sport, cultura, natura ecc.  Per la prima volta, con serietà, ci siamo occupati del Lungolago Argenti. Oltre ad effettuare dei lavori di ristrutturazione che andavano fatti da moltissimi anni abbiamo regolamentato le spiagge e quest’estate, nonostante la pandemia, abbiamo avuto un importante afflusso di turisti come non si vedevano da anni. Devo ringraziare gli operatori del Lungolago che si sono messi a disposizione, sono stati rigorosi nel rispettare le regole, ci hanno seguito e hanno lavorato al nostro fianco.  Abbiamo anche preso decisioni importanti che si rimandavano da troppo tempo come la chiusura del centro storico. Con qualche cittadino abbiamo avuto dei problemi ma i risultati ci stanno dando ragione e la vivibilità e qualità della vita a Bracciano sta migliorando giorno dopo giorno sotto ai nostri occhi. Basta guardare la piazza del Castello, piazza Mazzini, che è veramente un oasi di tranquillità e di bellezza. Ma questo è solo una parte di un cammino che abbiamo intrapreso perché continueremo a lavorare sul turismo che riteniamo essere la base affinché Bracciano possa diventare veramente una città turistica come merita di essere. Un altro settore importante a cui abbiamo dato impulso e abbiamo migliorato sono i servizi sociali che sono fondamentali per la vita di una cittadina come Bracciano. Come saprete, siamo il Comune capofila di 5 Comuni e siamo riusciti ad attivare servizi che erano fermi da anni. Inoltre, durante la pandemia, abbiamo permesso che tutti i servizi in essere non fossero interrotti. Anzi, li abbiamo implementati e i risultati si sono visti. Per questo grande sforzo voglio ringraziare il coordinatore dell’ufficio di Piano a capo dei servizi sociali, tutti i dipendenti e tutti i tecnici che hanno permesso che nessun cittadino in difficoltà rimanesse da solo. Stiamo continuando a lavorare e continueremo in questa direzione perché questo è un settore molto importante che magari non dà visibilità ma permette a chi è in difficoltà di avere un sostegno importante da parte delle istituzioni. Ma non è finita, perché fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato nel mettere a norma tutti quegli stabili comunali e molte scuole che erano prive della certificazione di agibilità. È stato fatto un grande lavoro ma oggi abbiamo tutte le certificazioni necessarie e gli edifici sono a norma di legge. Abbiamo anche iniziato subito il nostro insediamento ad asfaltare le strade che erano in grande difficoltà e stiamo ancora continuando.  Abbiamo messo in cantiere tante opere, chiaramente per fare un’opera c’è un iter burocratico con dei tempi ben precisi e noi, nonostante l’emergenza Coronavirus che ha rallentato tutto, abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni e oggi siamo in grado di mettere in campo una serie di grandi cantieri, alcuni già partiti e altri che partiranno nei prossimi giorni. Mi riferisco al rotatoria dei Carabinieri dove abbiamo acquisito una parte dal Demanio che era della Caserma Montefinale, la rotatoria della Rinascente che verrà fatta a regola d’arte e non come oggi che è molto pericolosa.  Rifaremo l’intero selciato di Bracciano Centro e una menzione a parte la dedico al campo sportivo che non era a norma di legge ma che abbiamo voluto fortemente che lo fosse per essere tra le strutture di riferimento per lo sport a Bracciano. Abbiamo stilato un progetto che è stato già validato dal Coni e dalla Lega Nazionale Dilettanti e i lavori sono partiti. Così, anche Bracciano avrà oltre a un campo d’erba, anche un campo sintetico dove i giovani potranno a brevissimo allenarsi e stare insieme. Per quanto riguarda gli altri lavori in essere, c’è un intervento molto importante che partirà nei prossimi mesi e per cui la gara è già stata pubblicata: si tratta della sistemazione idrogeologica dell’abitato di Pisciarelli, una situazione molto difficile che si protraeva da troppi anni e grazie a un contributo che abbiamo ottenuto dalla Regione Lazio di 500 mila euro potremmo metterlo in essere. Anche qui non sono mancate polemiche sul come avessimo fatto a reperire i soldi, ebbene sia chiaro: non abbiamo preso nessun nuovo mutuo! Abbiamo solamente recuperato i soldi dai 124 mutui che erano già in essere e grazie ai residui di questi mutui, rimasti inutilizzati, li abbiamo recuperati, messi insieme e siamo riusciti a fare delle opere senza gravare sui Cittadini perché la cittadinanza già paga le rate di questi mutui accese dalle Amministrazioni passate. Quindi, ci tengo a ripeterlo, c’è stata una grande razionalizzazione e oculatezza e posso dirmi soddisfatto di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo e che faremo! Siamo riusciti a mettere a sistema tutti gli uffici del Comune per un unico obiettivo: migliorare Bracciano! Per quanto riguarda la Cultura credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti i cittadini, grazie ad eventi e spettacoli siamo riusciti a riportare eventi di qualità nel territorio di Bracciano.  Non possiamo dimenticare le opere svolte all’interno della bellissima cornice del Castello Odescalchi, il grande successo avuto dal Presepe vivente dello scorso anno e che quest’anno purtroppo non abbiamo potuto ripetere. Non possiamo dimenticare i personaggi di grande espressione culturale che si sono susseguiti a Bracciano per la presentazione di libri. La lettura e la Cultura sono tornati protagonisti.  Inoltre abbiamo acquisito grazie alla famiglia Panunzi una preziosa e bellissima collezione che adesso i cittadini potranno ammirare all’interno del museo.  Abbiamo regalato a Bracciano un teatro, “Il teatro del Lago” dedicato a Delia Scala che prossimamente sarà aperto i cittadini che potranno ammirare le varie opere delle compagnie che si susseguiranno.  Infine voglio ringraziare tutti i cittadini per gli attestati di stima che hanno rivolto al lavoro di questa amministrazione. È proprio grazie a questa spinta che insieme alla mia maggioranza abbiamo deciso di proseguire il nostro percorso amministrativo e alle prossime elezioni saremo di nuovo in campo per proseguire il nostro progetto di una Bracciano sostenibile di una Bracciano turistica, di una Bracciano bella come merita di essere la nostra cittadina. Noi ci siamo e ci saremo! Grazie a tutti”

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, Asl Roma 3: Formare i formatori al benessere nell’apprendimento

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 7 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’esperienza Covid-19 è stata compiuta, da parte delle strutture del Servizio Sanitario Regionale una riflessione sul senso di una maggiore e più adeguata formazione su tutto il personale delle Aziende Sanitarie e dei Medici di Medicina Generale.
Ieri, nella sala Tevere della Regione Lazio, la Asl Rm3, capitanata dalla dottoressa Francesca Milito, direttore generale, e orchestrata dal dottor Emilio Scalise, dirigente medico Responsabile dell’U.O.S. Formazione ed Aggiornamento del Personale, ha promosso un corso AGENAS volto a “FORMARE I FORMATORI AL BENESSERE DELL’APPRENDIMENTO”.
Una proposta attenta che comprende le necessità di una continua formazione in grado di recepire sul campo le eventualità difficoltà facendone per prima cosa prima esperienza e tramutandole poi in un valore aggiunto.

nella foto il dottor Giuseppe Fucito (ph L.I.)

Quello che si evince, già dalle prime battute, resta fondamentale per il proseguo della narrazione della giornata odierna: la criticità genere un’esigenza. “Nel post-emergenza sanitaria mondiale da Covid-19 – ribadisce Scalise- è diventato di attualità il metodo formativo andragogico cioè la formazione rivolta agli adulti in antitesi alla pedagogia che si rivolge ai giovani senza esperienza”. Un metodo formativo applicato con successo dopo i conflitti mondiali, ad adulti già con esperienza lavorativa vittime di stress post-traumatico come attualmente tanto personale in sanità dopo l’emergenza Covid-19.
Quello che va focalizzato, dice il dottor Marco Sparvoli, psicologo dell’SPDC dell’Ospedale San Camillo, deve essere necessariamente finalizzato a fornire non solo “conoscenze” ma “competenze” e a tale situazione bisogna giungere con la consapevolezza piena di chi, aggiunge, “debba essere formato, con quali obiettivi, chi può e chi deve formare, cosa sia necessario insegnare per formare per giungere poi a come formare ed insegnare” ma poi, aggiunge, diventa rilevante e fondamentale “curare i curanti”
Un impegno forte e che presuppone, come spiega in seguito la dottoressa Norma Sardella, dirigente psicologo della Asl RM3, che “la formazione e la sicurezza non siano piegate al budget” in quanto l’investimento sul patrimonio umano resta ancora oggi la prima fonte di ricchezza di una azienda.
Focalizza poi in seguito la necessità di “realtà co-condivise” capaci, spiega nel dettaglio, di “fare gruppo, fare corpo” un’entità composta da varie membra che che si muova nella interessa di un’unica corporeità.

nella foto, da sx, la dottoressa Maria Rita Noviello, la dottoressa Norma Sardella ed il dottor Emilio Scalise (ph. L.I.)

Nella mattinata è particolarmente toccante la narrazione della dottoressa Maria Rita Noviello, medico oncologo: “Formare chi deve accettare la morte” è il tema davvero delicato che affronta.
Ma lo fa con la serenità che la porta ad affermare con forza che “l’essere umano è di per se essere mortale” e quindi tutta la narrazione del nostro tempo che cerca di “cancellare” dapprima la morte narcotizzando la stessa paura di morire non fa altro che togliere quella naturalità che la morte stessa ha insita in sé. Un principio davvero semplice e chiaro dentro questa sua narrazione che è figlia di una esperienza diretta vissuta con i suoi pazienti “i miei migliori insegnanti sui concetti di vita e morte”, dice nella commozione. “Noi medici, aggiunge, dobbiamo avere il coraggio di valorizzare la vita” anche perché quello che va tolto dal pensiero comune è il concetto errato che fa equivalere l’arte medica, il “medicinus” con il ruolo di “aggiustatore”; tutto ciò, aggiunge, contrasta con quello che è il nostro reale ruolo: “noi medici dobbiamo essere promotori di benessere”.
Due i momenti focali della tarda mattinata
Dapprima l’intervento del dottor Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale che ricorda come il “successo” dell’esempio delle USCAR Lazio durante la pandemia derivi principalmente, dice testualmente “dal mettere il cuore e le orecchie per ascoltare quelli che sono i bisogni formativi” capaci poi di essere esempio per tutti. “una formazione dinamica, che è stata in grado di far funzionare il sistema anche durante uno dei momenti più bui della medicina – delinea il coordinatore dei Corsi MMG Giuseppe Fucito.

intervista al dottor PIER LUIGI BARTOLETTI, segretario provinciale FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE (VIDEO REALIZZATO DA L.I.)

Nel concludere il suo intervento fa notare che la prima problematica che va superata, per arrivare davvero ad un Sistema Sanitario eccellente sia quella mancanza di collegamento tra territorio e l’ospedale e questo può avvenire quando i medici di medicina generale diverranno “sentinelle in grado di condividere i casi clinici e smettano di essere i cosiddetti medici della ricetta” e questo può avvenire solo difendendo con forza il sistema pubblico l’unico in grado di sopportare i bisogni reali delle persone.
Di seguito interessante il commento dell’avvocato ed ex magistrato cassazionista Italo Amorelli, uno dei decani dell’ordine romano, presidente del Lions Club Accademia, che partendo dall’inciso contenuto nell’art. 32 della Carta Costituzionale “il diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo” afferma con forza la necessità che i medici tornino a comprendere, con maggiore forza, “leggendo, capendo, tenendo a mente, spiegando” quello che la loro professione ma, soprattutto, il “Giuramento di Ippocrate” impone loro e a ciò fanno eco le parole della psicologa dottoressa Maria Pia Malizia che riafferma la necessità dell’apprendimento come veicolo di sviluppo e di miglioramento.

nella foto, da sx, la dottoressa Maria Pia Malizia, l’avvocato Italo Amorelli, il dottor Emilio Scalise, la dottoressa Maria Rita Noviello ed il dottor Pier Luigi Bartoletti (ph L.I.)

La mattina si chiede poi con il racconto di Arianna Camilloni, PSF infermiere coordinatore UOS formazione e aggiornamento del personale: racconta i terribili giorni del Covid-19 non nascondendo la sua emozione che coinvolge l’intera sala e le più di 150 persone collegate in videoconferenza.

Arianna Camilloni

Due i concetti che esprime con forza: l’approccio più concreto alla salute tramite la “salutogenesi” in grado di occuparsi delle fonti stesse della salute, delle risorse generali e del senso di coerenza e poi la “patogenesi” per verificare al meglio tutte quelle alterazioni dello stato fisiologico che portano poi allo stabilirsi ed allo svilupparsi di una patologia.
Ma resta l’amarezza nelle sue parole: è pur vero che durante il periodo Covid-19 si sia parlato degli “angeli con il camice bianco” ma le troppe violenze che avvengo verso tutto il personale sanitario fanno riflettere a fondo.

nella foto, da sx, Davide Conforti, Claudio Rossi e il dottor Emilio Scalise (ph L.I)

Un “istrionico” ma concreto Claudio Rossi, accompagnato dal giovanissimo Davide Conforzi, ci raccontano la formazione del personale amministrativo che è, sotto alcuni punti di vista, il lato nascosto del mondo della Sanità ma nel contempo è anima stessa del Servizio.
Claudio Rossi racconta la sua esperienza ultra quarantennale nel mondo della sanità: “in ogni mio atto amministrativo ho sempre messo al centro il malato e credo che per chi oggi svolge tale attività debba essere sempre e comunque il principio base”.
Lo dice con quella forza emotiva e con la sua capacità di far comprendere come “l’ansia dell’atto amministrativo” non debba essere mai presente in chi agisce avendo la “persona al centro del proprio agire”.
“Potrà essere banale il mio pensiero ma esistono due tipi di impiegati: quello che fa l’impiegato e l’impiegato stesso” e nell’esempio della strada con buche spiega al meglio il suo concetto; “il primo le salta, il secondo costruisce a lato una strada in grado di raggiungere l’obiettivo ed una volta compiuto ciò si appresta a coprire le buche de disservizi che possono essersi generati dentro una procedura”.
Un atteggiamento che costruisce ricchezza e la sua speranza guardando negli occhi Davide Conforti è quella di poter essere riuscito a trasferire le sue esperienze e il suo modo di lavorare.
Entrambi orgogliosamente affermano di avere scelto di lavorare in ospedale con senso di responsabilità e di solidarietà.
La giornata si conclude poi con due esperienze che, apparentemente, poco legano con il mondo della sanità: la danza e l’arte figurativa.

nella foto, da sx, la dottoressa Giorgia Celli, la dottoressa Noemi Romana Bernardi ed il dottor Emilio Scalise (ph L.I.)

Giorgia Celli, psicologa, psicoterapeutica e ballerina, assieme a Noemi Romana Bernardi, psicologa clinica e psicoterapeutica, raccontano le proprie esperienze di danzaterapia: “dimmi come danzi la tua vita” è il loro incipit all’intervento perché attraverso di questo si ottengo esperienze di trasformazione in grado di ricreare, attraverso i movimenti autentici e primordiali, quella armonia nei corpi che riporta, prima di tutto, stabilità alle emozioni.
Una “sana follia” che riesca a liberarci da pregiudizi, preconcetti, paure e tabù dove tutti i sensi dell’uomo vengono esaltati.

la dottoressa Vincenza Ferrara (ph L.I.)

Vincenza Ferrara, docente esperta in Strategie di Pensiero Visivo dell’università La Sapienza, e Metello Iacobini responsabile di Ematologia Pediatrica presso il Policlinico Umberto I di Roma, “una apparente strana coppia” raccontano l’esperienza vissuta attraverso la sperimentazione e la ricerca VTS (Visual Thinking Strategies) ponendosi come obiettivo lo studio e l’applicazione di metodi innovativi per l’utilizzo dei patrimoni culturali come strumento per l’apprendimento, la promozione e l’inclusione sociale, il miglioramento delle relazioni interpersonali, la mediazione culturale e la salute è riuscita a ricreare una rete di rapporto umani ed lavorativi all’interno di una struttura, quella dell’Ematologia Pediatrica dell’ospedale Umberto I, “logorata” da un clima decisamente pressante trattandosi di oncologia pediatrica.
I risultati ottenuta dalla dottoressa Ferrara ed dal dottore Iacobini dimostrano come una maggiore sinergia, una miglioramento delle relazioni interpersonali hanno creato questa rete tra le diverse componenti della struttura realizzando un tangibile e concreto miglioramento.

il dottor Metello Iacobini (ph L.I.)

Una giornata davvero piena di spunti e di considerazioni.
Quello a cui teniamo maggiormente è ricordare come le persone che oggi abbiamo incontrato restino, al di là del camice, al di là dello sportello, degli esseri umani capaci di comprendere e verso i quali, come utenti, abbiamo il dovere di rapportarsi con rispetto ed attenzione, la stessa che, da sempre, loro hanno nei nostri riguardi.

intervista alle dottoresse norma sardella e MARIA RITA NOVIELLO ED AL DOTTOR EMILIO SCALISE (VIDEO REALIZZATO DA L.I.)

Continua a leggere

Cronaca

Anguillara, ai Giardini del Torrione va in scena la grande musica dei MishMash e di Mauro Di Domenico

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti

image_pdfimage_print

Con il fado portoghese dei Poemas de Mar ed un pubblico attento e vivace venerdì 22 giugno si è registrata ai Giardini del Torrione ancora una serata di grandi emozioni per la manifestazione “Atmosfere nel Palazzo e nei Giardini”.
 
La manifestazione organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, con il cofinanziamento di Regione Lazio a valere dell’Avviso Pubblico per il sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo e la collaborazione di Aisfor, Dmo Beltur e Pro Loco Anguillara, prosegue accompagnando gli spettatori in un viaggio musicale intorno al mondo.
 
Tutti gli appuntamenti hanno infatti segnato una tappa nel cammino delle radici musicali comuni.
 
E l’appuntamento del 29 giugno alle 21 è un po’ l’emblema di questa ricerca etnomusicale che sta alla base della seconda edizione della manifestazione che vede la direzione artistica di Mauro Di Domenico.
 
E’ di scena infatti il gruppo musicale “MishMash” – termine che racchiude significati legati al concetto di “mescolanza” o “melange” –  composto da musicisti appartenenti a quattro differenti fedi religiose. Il gruppo – Marco Valabrega al violino, Daniele Valabrega alla viola, Bruno Zoia al contrabbasso, Nicola Pignatiello alla chitarra, Mohssen Kasirossafar alle percussioni persiane – propone una versione molto originale del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo mediorientale, i Paesi dell’Est.
 
Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer, nelle romanze giudeo-sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali e di autori contemporanei di area persiana con scelte di arrangiamento che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano simili repertori. Per completare il percorso multi etnico si unisce allo spettacolo la cantante italo-turco Yasemin Sannino  che con la sua interpretazione riesce a far vibrare i suoni e canti del MishMash ensemble regalando una performance spettacolare e nello stesso tempo enormemente spirituale.
 
Domenica 30 giugno alle 21 sale sul palco lo stesso direttore artistico della manifestazione Mauro Di Domenico con il suo spettacolo “Nati in riva al mondo”.  “Riprendo un mio vecchio progetto che misi in piedi con la collaborazione e la guest di Luis Sepúlveda e Angel Parra e gli Inti Illimani. E’ una sorta di viaggio tra il mondo latino e il Mediterraneo, questo ponte virtuale tra la musica latino-americana e il nostro bacino, chiaramente in una versione aggiornata ai tempi che viviamo. E’ un progetto che di per sè è in continuo divenire e che si nutre di ispirazioni e che, come tale, non può non comprendere anche omaggi doverosi ad artisti con i quali ho avuto l’onore di lavorare tra i quali l’intramontabile Pino Daniele e il genio di Ennio Morricone”.
 
Compositore, chitarrista, arrangiatore, autore, partenopeo, Di Domenico nella sua lunga carriera artistica ha lavorato spalla a spalla con una lunga serie di artisti di fama internazionale.
 
Figlio del tenore Lello Di Domenico, si è diplomato in chitarra classica col maestro Eduardo Caliendo. Ha frequentato i corsi del chitarrista Alirio Díaz, approfondendo la conoscenza della musica latinoamericana, e quelli di Paco Peña dal quale ha appreso la tecnica del flamenco. Ha collaborato a lungo, spesso anche in veste di direttore musicale, con Massimo Ranieri e con Mauro Pagani. Ha all’attivo diverse collaborazioni con il regista Maurizio Scaparro, in particolare per i lavori Napoli a Venezia, Don Chisciotte, Pulcinella, Liolà e Le mille e una notte. Nel 2007 è uscito il suo “Di Domenico plays Morricone – The Images Soul”, doppio album con brani originali e una rilettura dei grandi successi di Ennio Morricone, il quale compose per l’occasione un brano esclusivo.. E’ del 2013 è uscito  Borderline Stories, distribuito dalla Edel, con una prefazione di Giuseppe Tornatore e con numerosi ospiti illustri quali Murray Abraham, Shel Shapiro, Enrico Lo Verso, Roberto De Simone, Pedro Cano, Nabil Badine, Badara Seck. Nel  2017 è uscito l’editore Rogiosi pubblica il suo libro “Una chitarra tra Napoli e il mondo” a cura di Donato Zoppo e con prefazione di Ennio Morricone. Il cd allegato contiene registrazioni live da documenti personali del chitarrista con Eduardo Caliendo, Massimo Ranieri, Inti Illimani, Musicanova, Carlo D’Angiò, Nuova Compagnia Canto Popolare. Nel 2018 Di Domenico ha ricevuto nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma il Premio Internazionale Medaglia d’Oro “Maison Des Artistes”. Contemporaneamente è stata pubblicata una sua raccolta di trascrizioni Morricone for Classical Guitar per l’editore Volontè & Co. Nel 2018 ha pubblicato il cd “Essenza”, omaggio al repertorio di Pino Daniele con brani rielaborati per orchestra. All’album partecipano Phil Palmer, Danny Cummings, Mel Collins, Paolo Jannacci, Mauro Pagani, Carlo Marrale e Matteo Saggese, mentre la presentazione al disco è di Phil Manzanera (Roxy Music).
 
Tra gli ultimi lavori di Mauro Di Domenico il libro “Quando incontri una leggenda. Storia di un’amicizia con Ennio Morricone” con prefazioni di Mauro Pagani e Peppe Vessicchio. Il volume racconta i ventisette anni di incontri e collaborazioni tra Di Domenico e Morricone.  Scene di vita che rivelano i tratti umani di un gigante del Novecento, e che lasciano il lettore divertito, e anche un po’ commosso, di fronte agli intrecci di vicende e personaggi che hanno animato la scena musicale italiana.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Metropoli

San Cesareo, spara ai Carabinieri con una Smith e Wesson cal. 357: immobilizzato e arrestato

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I militari erano intervenuti a supporto di un ufficiale giudiziario impegnato nell’esecuzione di uno sfratto d’immobile

I Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato un 62enne, domiciliato a San Cesareo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, porto di arma clandestina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Questa mattina, i militari della Stazione di San Cesareo sono intervenuti a supporto di un ufficiale giudiziario impegnato nell’esecuzione di uno sfratto d’immobile sito nel Comune di San Cesareo via Maremmana Terza cv. 3/A ove attualmente dimorano i parenti prossimi dell’indagato. Arrivati sul posto i Carabinieri notavano anche il 62enne che, alla loro vista, si recava all’interno di un garage di pertinenza dell’abitazione dove prelevava una pistola a tamburo (risultata essere una Smith e Wesson cal. 357 con matricola abrasa) con cui, una volta tornato in prossimità dell’ingresso dell’immobile, esplodeva due colpi di arma da fuoco verso i Carabinieri, senza colpirli. Questi ultimi bloccavano immediatamente l’uomo ponendolo in sicurezza e disarmandolo. La successiva perquisizione consentiva di rinvenire nella sua disponibilità, in particolare in un marsupio indossato nelle fasi dell’aggressione, un coltello a serramanico e 21 proiettili aggiuntivi. Su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli l’uomo è stato successivamente accompagnato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti