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Cronaca

Polizia di frontiera, nasce la squadra mista italo francese

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Parte da Ventimiglia e più precisamente dalla Polizia di Frontiera,  la costituzione di una “SQUADRA MISTA” italo francese , nata  da intenti condivisi tra i Ministri dell’Interno italiano e francese e la cui organizzazione progettuale è curata da un gruppo di lavoro ad hoc, delle rispettive Direzioni Centrali,  con il supporto delle Direzioni zonali e dei Settori.

La Squadra Mista  il cui organico a  regime sarà  composto da 12 operatori della Polizia di Frontiera italiana e 12 dalla P.A.F. francese, trova  fondamento giuridico negli Accordi di Schengen, negli Accordi di Chambéry, nel Comitato Misto, nonché nel Regolamento d’Impiego  firmato dai Capi della Polizia dei due Stati il 19/03/2019  e nel Protocollo Operativo locale, firmato dai Dirigenti della Polizia di Frontiera della provincia di Imperia e del Dipartimento delle Alpi Marittime alla presenza dei Prefetti di Imperia e Nizza il 19/07/2019.

A tale proposito, nella mattinata di  giovedì 10 dicembre  –  in video conferenza –  il Direttore  del Servizio Polizia delle Frontiere e degli Stranieri – dr.ssa Irene TITTONI ed il Vice Direttore Centrale della Police aux Frontières – M. Bernard FRAHI, alla presenza dei Direttori Zonali italiano e francese dr. Giuseppe PERITORE e dr.ssa Christine NERCESSIEN, nonché dei Dirigenti del Settore di Ventimiglia – dr. Martino SANTACROCE e del Dipartimento PAF delle Alpi Marittime – dr.ssa Emmanuelle JOUBERT, hanno aperto la fase sperimentale della Squadra  Mista  –  un  dispositivo  operativo permanente che assicurerà la sorveglianza transfrontaliera sulla frontiera terrestre tra il dipartimento delle Alpi Marittime e la Provincia di Imperia, da una parte e dall’altra della frontiera, per dare supporto agli altri servizi della polizia francese ed italiana che già operano nell’ambito del contrasto all’immigrazione clandestina.

 Il Gruppo di lavoro ha cosi introdotto il primo appuntamento per il personale operante nell’ambito di questo dispositivo comune, ovvero  la sessione formativa congiunta, che si è tenuta subito a seguire attraverso  la proiezione di presentazioni in  POWER POINT.

Temi trattati:  i  vari aspetti del servizio  e, in modo esaustivo,  la normativa italiana e francese sulla legittima difesa e l’uso legittimo delle armi.           

Analoghi argomenti sono stati trattatti dalla parte francese secondo la loro prospettiva, significando che alla formazione hanno partecipato 6 operatori italiani e 6 operatori francesi.

Lunedì 14 dicembre si è dunque svolto il primo servizio operativo della Squadra Mista programmato sul turno 13/19 . 

I componenti italiani e francesi si sono preliminarmente incontrati presso un locale della PAF di Pont Saint Louis (F), temporaneamente individuato quale sede della Squadra Mista ,  in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione dei locali da adibire in via definitiva.

Il primo pattugliamento congiunto si è svolto  in ambito autostradale, con itinerario Ventimiglia – La Turbie  con soste  presso le uscite di Menton e Roquebrune. 

Nella fase sperimentale, il neo costituito organismo svolgerà l’attività  di pattugliamento congiunto ed opererà nel quadrante 13/19, lungo entrambe le direttrici (dall’Italia verso la Francia e viceversa)  mentre i servizi vengono  svolti in determinati luoghi scelti  in  base dell’analisi del rischio contingente, ovvero tenendo conto dei dati oggettivi relativi alle dinamiche migratorie ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, valutate dai Dirigenti del Settore di Ventimiglia  e della Direzione Dipartimentale P.A.F. delle Alpi Marittime, a cui  spetta la direzione  della Squadra Mista .

Come convenuto, il comando strategico della Squadra Mista è affidato ai Dirigenti del Settore di Ventimiglia e del Dipartimento PAF delle Alpi Marittime in maniera congiunta i quali concorderanno e programmeranno le attività, fermo restando che il coordinamento operativo sarà affidato  ad un referente qualificato per  ciascuna Parte, responsabile dei servizi sulla base della competenza territoriale.

Per quanto riguarda l’equipaggiamento  dedicato alla Squadra Mista,  la Zona Telecomunicazioni di Genova ha messo a disposizione   2 tablet,  2 telefoni cellulari e  4 radiotrasmittenti e la Squadra avrà un’autovettura con colori d’istituto.                

 L’avvio della fase sperimentale, che avrà la durata di 6 mesi, è quindi iniziata  lunedi 14 con il primo servizio di pattugliamento congiunto, effettuato da  6 operatori, tre italiani e tre francesi,  che hanno operato  in uniforme  con  turno 13/19 -, a bordo dei rispettivi veicoli con colori d’Istituto.

Durante la prima settimana di sperimentazione i servizi saranno svolti alternativamente in ambito autostradale ed in ambito ferroviario:

AUTOSTRADA A/10 e A/8   – potranno  essere svolti servizi di pattugliamento congiunto sul tratto compreso tra Ventimiglia e la barriera autostradale di La Turbie, con controlli anche  presso le uscite autostradali di Menton (59)  e Roquebrune (58)  a discrezione dei due coordinatori operativi italiano e francese  che saranno  i referenti e i responsabili qualificati del servizio, a secondo del territorio di quale Stato si trovano.

STAZIONE FERROVIARIA di VENTIMIGLIA – in un primo tempo si svolgeranno servizi solo in ambito ferroviario e non corsa-treno, mirati al controllo dei treni in arrivo e partenza dalla Francia per contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e impedire le partenze di soggetti senza documenti di legittimazione verso al Francia.

La Squadra mista ha già concretizzato i primi risultati operativi. Il primo arrestato è un cittadino nigeriano appartenente al sodalizio criminale SEC (Supreme Eiye Confraternity). Lo straniero, che viaggiava a bordo di un treno proveniente dalla Francia, è risultato essere uno dei destinatari delle 25 misure cautelari emesse lo scorso mese di luglio dalla Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila per associazione a delinquere di stampo mafioso. Un altro arresto è stato eseguito due giorni fa a carico di un cittadino straniero il quale, precedentemente espulso, ha tentato di rientrare sul territorio nazionale proveniente dalla Francia con autobus di linea.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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