Secondo un recente studio di Research And Markets il mercato europeo del gaming è destinato a registrare un tasso annuo di crescita composto del 9,2% nei prossimi cinque anni. Spinto dalle recenti innovazioni nel campo del software e dell’hardware e dalla penetrazione di internet nei contesti domestici, il settore è uno dei più floridi e promette di rinnovarsi ulteriormente grazie all’aumento degli standard di sicurezza e dell’implementazione di nuove tecnologie come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. Proviamo a capire come e i possibili trend di sviluppo.
Una crescita che toccherà anche il mercato italiano, già oggi tra i più interessanti per produttori e investitori. La conferma arriva da una recente ricerca dell’Osservatorio per la Digital Innovation del Politecnico di Milano. Nel nostro Paese il 40% degli utenti ha aumentato nell’ultimo anno il tempo dedicato ai contenuti video in rete, il 20% quello dedicato ai contenuti editoriali e alle news, il 14% ai videogiochi e il 12% alla musica. E in questo quadro è ancora il gaming a farla da padrone a livello di spesa: con 1,13 miliardi di euro (circa il 63% del totale), guida la graduatoria davanti alla fruizione dei digital video, dell’editoria e della musica.
Molti i motivi alla base di un successo che spinge a previsioni ottimistiche per il prossimo futuro, sia per quanto riguarda gli utenti che per le case produttrici.
Oggi i più importanti casinò online si sono conquistati la fiducia dei giocatori grazie alla trasparenza e agli elevati standard di sicurezza. Un processo che potrebbe continuare grazie all’utilizzo delle tecnologie blockchain. Dal loro arrivo sul panorama economico mondiale, le criptovalute si sono ritagliate apprezzamento e uno spazio sempre maggiore offrendo anonimato e trasparenza agli utenti. Facile ipotizzare che ben presto entreranno anche nel mondo delle case da gioco virtuali. Due i motivi: da un lato offrono vantaggi ai giocatori grazie ai loro costi di transazione estremamente bassi. Dall’altro garantiscono a chi gestisce i casinò un prestigio ancora maggiore e una “bandiera” di affidabilità.
Nonostante il successo e gli investimenti nel settore del gaming mobile, nei prossimi anni saranno ancora le postazioni desktop a farla da padrone sul mercato. Oggi i principali casinò games richiedono prestazioni elevate e una fluidità nel caricamento delle pagine che soltanto gli schermi più grandi e i computer più performanti sono in grado di garantire. E finché gli smartphone e i tablet non arriveranno a toccare quei livelli prestazionali vedremo ancora la maggior parte dei giocatori davanti a un pc.
A maggior ragione se dovessero entrare in pianta stabile nel mondo dei casinò online due tecnologie in fortissima crescita: la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. I giochi in VR e i dispositivi per supportarli in maniera adeguata sono ancora lontani dall’essere sviluppati al massimo delle loro potenzialità e sono ancora relativamente costosi. Ma ben presto potrebbe entrare nelle case di tutti, e soprattutto nei cataloghi dei principali operatori di gaming. Alcuni hanno già iniziato a offrire alcune discipline giocabili con i visori attualmente presenti sul mercato. Probabile che nei prossimi anni l’offerta aumenti e vada a coprire la maggior parte dei giochi disponibili, garantendo un’immersività nell’esperienza di gioco ancora tutta da scoprire.
Strettamente legata alla realtà virtuale, è l’intelligenza artificiale che si sta affacciando solo adesso nel mondo del gioco online ma che è destinata a cambiarlo profondamente in tempi brevissimi. Basti pensare che alcuni studi di settore ipotizzano che entro i prossimi tre anni potremmo trovarci di fronte a croupier guidati da un’AI autonoma. Anche in questo caso sarebbero gli utenti finali, ovvero i giocatori, a beneficiarne maggiormente: l’intelligenza artificiale potrebbe portare a un’esperienza di gioco sempre più soddisfacente e personalizzata e i dati raccolti permetterebbero di fare a meno dell’assistenza clienti, rendendo le partite sempre più snelle e fluide. Alcuni casinò stanno già tentando questa strada con risultati soddisfacenti. La riduzione dei costi hardware e software potrebbe dare una ulteriore spinta all’implementazione in pianta stabile.