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Roma

Roma Termini, 200 dipendenti del Gruppo Cremonini senza lavoro: primi effetti del restyling di Ferrovie dello Stato

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“Oltre 200 dipendenti degli esercizi di ristorazione del Gruppo Cremonini a Stazione Termini rischiano di rimanere senza lavoro. Una situazione che richiede un tempestivo intervento da parte delle istituzioni: ho chiesto la convocazione urgente della commissione lavoro in Regione Lazio per cercare di salvare le duecento famiglie che avranno grandi difficoltà a trovare una nuova collocazione lavorativa, soprattutto in un momento emergenziale come quello che stiamo vivendo.
Non possiamo, inoltre, permetterci di far cadere nel buio la principale stazione del Paese per traffico di passeggeri, oltre ad essere l’unico nodo di scalo nel centro della Capitale, andando così a creare ulteriore degrado nella zona.” Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio

Grandi marchi al posto dei punti ristoro

I punti ristoro della stazione Termini chiuderanno il 31 ottobre, non per l’epidemia bensì per la decisione di Grandi Stazioni di assegnare i locali ad altre attività.

È quanto previsto nel restyling della società di Ferrovie dello Stato che si propone di dare un volto nuovo ad uno degli scali più frequentati d’Italia.

Nel mese di dicembre 2019, dato che per fare largo a vetrine e grandi marchi il destino del settore food era segnato, la Chef Express ha deciso di trasferire, pian piano, tutti i dipendenti in altre sedi della Capitale con tanto di accordo sottoscritto da ambo le parti.

Il Covid-19, però, ha sparigliato le carte e ora per 78 lavoratori su un totale di 180 si profila la perdita del posto di lavoro: si tornerà in cassa integrazione a turno e poi, dopo il 31 gennaio (prima lo impedisce la legge), potrebbe scattare la mobilità.

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