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All’indomani del varo del nuovo dpcm le Regioni sollevano preoccupazioni per la gestione del trasporto pubblico, che deve conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio.
E’ “negativo” il giudizio espresso dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sul nuovo Dpcm, che secondo il governatore “non tiene conto delle osservazioni delle Regioni” e “ignora trasporto pubblico e scuola”. “Nel leggere, finalmente, il Dpcm, prendo atto con rammarico che non vengono affrontati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l’affollamento dei mezzi pubblici, laddove l’inizio delle scuole e la mobilità pubblica si sono rivelati due degli aspetti che più hanno influenzato l’aumento della curva epidemiologica” commenta Fontana in una nota. “Verifico – aggiunge il governatore – che poco o nulla è stato recepito dal confronto tra i governatori dal quale erano emerse numerose osservazioni e richieste di miglioramento. Il provvedimento adottato dal Governo, nella versione finale, risulta essere confuso, contraddittorio e in molte sue parti inattuabile. Quindi il giudizio, nel suo complesso, non può che essere negativo”. Fontana ha aggiunto che “la Lombardia è pronta” sui posti di terapia intensiva per i pazienti Covid e che a Milano le misure adottate sono al momento sufficienti.
Oggi riunione preliminare al ministero dei Trasporti, poi la Conferenza delle Regioni farà le sue valutazioni. Il ministro della Salute Speranza sottolinea che, a differenza della prima ondata, “ora il contagio è in tutto il Paese” e richiede soluzioni condivise. Le Regioni spingono anche sulla didattica a distanza per decongestionare i trasporti, ma Conte sostiene Azzolina: “le scuole rimangano aperte”. Possibili nuove misure sui trasporti prima della scadenza del nuovo dpcm.
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