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di Paolino Canzoneri
PALERMO – Il capoluogo siciliano si appresta a vivere nuove elezioni previste per il prossimo 5 novembre relative alla corsa a Palazzo D'Orleans. Il nuovo Presidente della Regione Sicilia coprirà un ruolo decisivo mentre questa legislatura oramai sta per chiudere i battenti. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha praticamente confermato la sua rinuncia a candidarsi nel ruolo di nuovo Presidente e proprio nello stesso giorno l'attuale presidente Rosario Crocetta, sfoggiando sorrisi sinceri ai giornalisti presenti in conferenza stampa accanto agli assessori Luigi Bosco e Mariella Lo Bello, ha ufficializzato la sua candidatura con un look estivo e sportivo, zainetto in spalla e megafono in mano. Pietro Grasso nel corso della cerimonia del Ventaglio ha motivato la sua scelta: "I doveri istituzionali di presidente del Senato sono al momento più stringenti ed è noto a tutti che negli ultimi giorni si sono avvertite fibrillazioni politiche nella maggioranza che sostiene il governo. I prossimo mesi saranno molto delicati". L'attuale presidente della Regione ha commentato la scelta di Pietro Grasso: "Grasso ha confermato che non si candida quindi il PD non può stare ad attendere qualcosa che non c'è ma deve decidersi; più che occuparsi di formare coalizioni fino ad adesso ha fatto viaggi della speranza". Toni che fanno comprendere che la sfida inizia e sembra essere già calda, Crocetta si sente pronto di fronteggiare a testa alta le primarie del PD e ha annunciato che sta preparando la lista "Il Megafono" mentre "Riparte Sicilia" resterà un contenitore più moderato al centro per chi lo preferisse ed ha aggiunto: "Giuseppe Lupo, Davide Faraone e altri si vogliono candidare? Bene che facciano le primarie seriamente senza farse e io vincerò come dicono i sondaggi; in questi anni di governo abbiamo salvato la Sicilia facendola ripartire, la mia candidatura non può essere scelta attraverso congiure di palazzo degli uomini che hanno sempre gestito il vero potere della Sicilia. Il mio governo ha lavorato bene quindi perchè non riproporlo?". Intanto il centrodestra, alle prese con una esigenza di riordino della coalizione, pensa ad una candidatura di Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè e il presidente del gruppo di Forza Italia all'Ars Marco Falcone stanno elaborando e concretizzando la candidatura in cui credono fortemente anche perchè sembra che Musumeci goda del consenso dell'area di Alfano. L'ultima parola spetterà a Silvio Berlusconi e presto si saprà se questa candidatura prenderà piede sul seio. Le elezioni sembrano avviarsi già calde coerentemente con le temperature estive già torride.
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