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Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, ritorno al passato in salsa 2.0
Tempo di lettura 5 minutiIl remake del secondo capitolo della serie, mai uscito in Occidente, è arrivato su Nintendo 3DS
Tempo di lettura 5 minutiIl remake del secondo capitolo della serie, mai uscito in Occidente, è arrivato su Nintendo 3DS
Published
8 anni faon
di Francesco Pellegrino Lise
La serie “Fire Emblem” è divenuta, negli ultimi anni, un punto di riferimento essenziale per un pubblico sempre più ampio, grazie a un costante percorso di sviluppo da parte di Intelligent Systems. Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia è il remake del secondo capitolo canonico della saga, fino ad oggi riservato al solo mercato nipponico, quindi, oltre che rappresentare un titolo valido per le nuove generazioni di gamers, è anche una vera e propria chicca per tutti gli amanti della saga. Una volta accesa la Nintendo 3DS, Fire Emblem Echoes catapulta i giocatori all’interno del suo mondo incantato: all'alba dei tempi esistevano due divinità: Duma e Mila. All'epoca vivevano serenamente assieme nel regno di Valentia, fino a quando una divergenza di pensiero su come governare gli uomini minacciò la pace. Duma infatti voleva utilizzare il pugno di ferro, fermamente convinto che fosse l'unico modo per gestire con ordine gli umani, al contrario la Dea Mila avrebbe preferito far vivere gli uomini nel lusso e nell'agiatezza. Tale controversia portò ad una sanguinosa guerra tra le due divinità, conclusasi con un accordo sacro e un'equa suddivisione delle terre di Valentia. Duma fondò così a Nord lo stato del Rigel, mentre Mila fondò lo Stato di Zofia a Sud. Oggi, a distanza di secoli da tale accordo, l'eco della guerra primordiale tra le due divinità sembra risuonare in maniera disastrosa su Valentia e i suoi abitanti. Dopo aver ascoltato questo lungo, quanto interessante prologo, i giocatori verranno lanciati nel pieno dell’azione. Il tutto ha inizio in su un piccolo paesino di contadini chiamato Ram, situato nel profondo sud di Zofia. Qui i piccoli cugini Alm e Celica, stringono un rapporto speciale, vissuto nei sereni paesaggi bucolici della zona. Ad accomunare i due giovani ragazzini, oltre che la parentela, è anche un curioso marchio che entrambi portano sulla mano, Alm sulla sinistra e Celica sulla destra. L'unica persona che si prende cura dei due è Ser Mycen, il loro amato nonno, anziano generale dell'esercito di Zofia ormai ritiratosi in pensione. L'arrivo a Ram di alcuni soldati, guidati dal perfido Slayde, metterà in pericolo la vita dei protagonisti e anche quella dei loro amici d’infanzia Gray, Tobin, Kliff e Faye. Ma niente paura, Sarà Ser Mycen ad introdurre le basi del combat system attraverso un intelligente tutorial. Il nonno di Alm e Celica insegna infatti ai bambini come sfruttare a proprio vantaggio gli elementi naturali del campo di battaglia, facendo nascondere i ragazzi nelle fitte zone alberate, strappando così la vittoria ai soldati nemici. Quello che però l'anziano cavaliere non riesce a sventare è la scoperta da parte di Slayde della vera identità della piccola Celica: a quanto pare la bambina non è sua nipote, ma è stata adottata da Mycen solo per evitarle un infausto destino. Tale scoperta da parte di Slayde costringerà Ser Mycen a portare via Celica da Ram, dividendo così i giovani protagonisti. L’avventura a questo punto riparte alcuni anni dopo il prologo e il generale Desaix alla morte di Re Lima IV sta per svendere il regno di Zofia all'imperatore di Rigel. Per sventare questo pericolo un gruppo di soldati si sono riuniti in un piccolo esercito di resistenza. Si chiamano i Liberatori e arrivano a Ram per cercare di reclutare Ser Mycen tra le proprie fila. Però Lukas, inviato dai Liberatori per convincere il prode generale zofiano, non trova una risposta positiva nell'anziano cavaliere. Sarà Alm, ormai divenuto un giovane combattente addestrato dal nonno, con i suoi amici a prendere a cuore la causa e a seguire Lukas nel viaggio verso la libertà.
Fire Emblem Echoes eccelle nel raccontare, su due binari paralleli, la storia personale dei due ragazzi e quella dei due regni, con tutte le vite dei loro abitanti in ballo. Alm è impulsivo, persegue sempre la giustizia e non ha paura di sporcarsi le mani nel farlo, mentre Celica, che pure condivide la visione del mondo del suo amico fraterno, non intende spargere sangue inutile, tenendo viva l'utopica fiammella di poter accontentare tutti: ognuno percorrerà la sua strada, vivendo le vicende di Echoes secondo la sua bussola morale, e proprio questa coerenza dei personaggi li rende umani, tangibili, empatici, ma soprattutto fa del titolo un gioco davvero profondo. A livello di giocabilità è bene che si sappia che questo remake rappresenta un Fire Emblem atipico, che si discosta in modo assolutamente particolare da buona parte dei traguardi raggiunti dal franchise nel corso degli ultimi anni. Ma ciò non deve esser visto come un punto a sfavore, dato che l'impianto tattico strategico rimane fedele ai canoni del brand. C’è da sottolineare che il viaggio di Alm e Celica viene proposto su una mappa del mondo esplorabile "liberamente" in cui vige lo stesso sistema a turni nei combattimenti tipico della saga. Una volta che il giocatore avrà fatto la sua mossa, anche il nemico potrà avanzare o cambiare casella, costringendo a modificare l'approccio oppure a pensare a un'opportuna ritirata strategica. Inoltre, prendendo le redini ora di uno ora dell'altro gruppo, il giocatore ha la possibilità di muoversi dove più gli aggrada, lungo i percorsi tracciati, alla ricerca di scontri utili per guadagnare esperienza, scoprire nuovi dungeon, cittadine e altri luoghi in cui sostare per trovare oggetti e reclutare nuove leve. Proprio in riferimento a quest'ultimo punto, la fase esplorativa viene ulteriormente approfondita aprendo la via a interazioni specifiche. Da un lato, la dinamica relativa a città, avamposti e villaggi consente ai giocatoridi interagire con l'ambiente e glii NPC in un modo che ricorda vagamente le avventure “ punta e clicca”.Per quanto riguarda i dungeon che costellano la mappa del mondo, invece, essi possono essere perlustrati in maniera libera, muovendo l’eroe all'interno di labirinti interamente in tre dimensioni e facendo attenzione a mantenere i membri del party contenti e in salute. Nel corso di queste sezioni è possibile, inoltre, interagire con l'ambiente alla ricerca di oggetti e ingaggiare i nemici, sempre visibili a schermo, dando così il via alla consueta fase di scontro. Il comparto tecnico e quello artistico dell'ultima fatica di Intelligent Systems sono davvero ben realizzati e senza troppi giri di parole si può affermare che il team di sviluppo giapponese ha realizzato uno dei prodotti visivamente più intriganti della ricchissima libreria delle console portatili della grande N. Anche se il motore grafico e la costruzione poligonale richiamano parecchio l'ultimo episodio uscito un annetto fa, la direzione artistica rispecchia il tono cupo della storia, virando su colori più spenti e su un character design meno appariscente. Le scene animate, non troppo frequenti ma di qualità sopraffina, sono state realizzate dallo Studio Khara, già noto al grande pubblico per l'ottimo lavoro svolto con i lungometraggi di Evangelion e di Wolf Children. Sin dalla sequenza di apertura, Fire Emblem Echoes mostra standard qualitativi molto elevati, impensabili fino a qualche anno fa, quando la serie rappresentava una voce in perdita per le finanze di Nintendo. Il titolo gode di un ottimo doppiaggio in lingua inglese e sottotitolato in Italiano, quindi, anche per chi non dovesse avere particolar padronanza con la lingua britannica, capire la trama sarà davvero possibile. Chiude il cerchio una meravigliosa colonna sonora, che proviene da uno degli artisti di quella di Fates, ovvero Takeru Kanazaki. Se siete appassionati delle musiche dei videogames vi consigliamo l'acquisto della Special Edition che comprende oltre al gioco anche un CD tutto dedicato alle sue musiche. Tirando le somme, questo ultimo capitolo, remake di Fire Emblem Gaiden, rappresenta uno dei migliori titoli di sempre della saga, sia che siate neofiti della serie, sia grandi appassionati, lasciarselo scappare sarebbe un vero peccato. Grande giocabilità, trama profonda e dettagliata, ma anche un universo enorme e da scoprire, fanno di questo Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, uno dei migliori titoli mai usciti sulla Nintendo 3DS.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 9
Gameplay: 8
Longevità: 8,5
VOTO FINALE: 8,5