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GUIDONIA (RM) – Si identificano con la sigla Fondi Strutturali Europei PON. Il Ministero dell’Istruzione a firma del direttore generale Montesarchio ha emanato un avviso pubblico destinato agli Enti locali per ottenere finanziamenti al 100 % in coerenza con le indicazioni del comitato scientifico del 18 aprile scorso, per adattamenti spazi aule didattiche in conseguenza dell’emergenza Covid-19. Sarebbero state ammissibili le spese per i lavori di adeguamento ed adattamento funzionale di spazi, ambienti e aule didattiche, forniture arredi e attrezzature. Finanziamenti con il massimale stabilito per popolazione scolastica con un minimo di tremila euro fino ad un massimo di 3 milioni. Unico obbligo dopo aver presentato digitalmente la domanda unica per tutti i plessi interessati entro il 24 giugno scorso ore 18.00, la dichiarazione di impegno, nomina RUP (Responsabile Unico Procedimento), termine dei lavori entro il 31 dicembre 2020, di mettere una targhetta di informazione e pubblicità che i lavori sono stati effettuati con i fondi PON e la verifica amministrativa per il controllo in loco.
I Comuni nel Lazio sono 378 così suddivisi: 121 in provincia di Roma, 91 a Frosinone, 33 a Latina, 73 a Rieti e 60 a Viterbo
“Sono rimasta allibita – dichiara Giovanna Ammaturo, consigliere di FdI a Guidonia Montecelio- che la mia Città non è ricompresa nell’elenco degli Enti aggiudicatari che consta di 180 Comuni dei 378 del Lazio. Solo la metà ha avuto il finanziamento. Ottenere da un minimo di 3000 euro o 520.000 a Pomezia come si può leggere nell’elenco può soltanto fare meglio per i plessi sempre tanto scoraggianti a vedersi. Le ipotesi sono due: o le scuole secondo gli Enti locali non compresi sono in regola ed allora è ultroneo fare richiesta di finanziamento o come credo, sperando di sbagliarmi, lo smart working ha fin troppo impigrito i funzionari, dirigenti e i responsabili negli Enti locali e delle scuole da dimenticarsi di proporsi al finanziamento. Ho interrogato il sindaco di Guidonia Montecelio, Barbet ( M5S) o quanto ne resta, visto che è rimasto senza consiglieri e maggioranza per aver ragione della mancata richiesta. A settembre quando, finalmente, si riapriranno le scuole non vorrei che ai cittadini che si lamentino per lavori non effettuati, gli si risponda che mancano i soldi. L’establishment politico amministrativo della terza Città del Lazio scritto pagine dell’opportunità di finanziare l’Ente con i fondi europei. E’ evidente l’incapacità di intercettare i bandi per sostenere le opere pubbliche nello specifico sugli edifici scolastici. E intanto l’assessore ricerca progetti per l’estate guidoniana da svolgersi unicamente a Piazza 2 Giugno nei pressi del Palazzo dove sono ancora seduti. E nelle altre Frazioni?”
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