Bar e ristoranti, un comparto dove gira un terzo del Pil italiano e fattore non meno trascurabile gran parte dell’immagine del “Made in Italy” nel mondo, riparte con fatica dopo il lungo periodo di chiusura imposto dalle norme anti Covid e soprattutto nell’incertezza relativa le linee guida da seguire, cambiate per ben 4 volte dagli esperti governativi.
Obbligatorio l’uso del termoscanner per chi consuma al tavolo
Vietato il buffet in self-service, una modalità quest’ultima consentita però solo attraverso la somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo quindi la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo della mascherina con modalità che consentano un ordinato afflusso al buffet rispettoso del distanziamento interpersonale.
Bar e Ristoranti sono state le aziende in assoluto più colpite dal lockdown, ma sono anche quelle da cui dipende il futuro di tutta la filiera dell’agroalimentare di qualità, dell’industria delle attrezzature, degli hotel e del turismo. Rappresentano uno dei simboli del nostro stile di vita che più piace agli stranieri.
Ora per il comparto non resta che incrociare le dita e sfoderare la grinta necessaria per ripartire alla grande.