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Anguillara Sabazia, incontro con il Commissario prefettizio: condivisione programmatica delle forze di sinistra e centrosinistra

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – A margine dell’incontro voluto dal Commissario prefettizio di Anguillara Sabazia con gli esponenti delle varie forze politiche sono stati affrontati e discussi diversi argomenti che ad oggi rappresentano delle vere e proprie priorità programmatiche per la città.

Priorità che dovranno essere affrontate dall’amministrazione straordinaria e successivamente, con tutta probabilità in autunno, dal nuovo governo che si insedierà.

I rappresentanti del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista si sono presentati all’incontro con delle linee condivise su quelle che sono le necessità da affrontare nell’immediato e quelle da “rimandare” alla futura amministrazione ordinaria.

Sull’attuale emergenza cimiteriale, che ha assistito nel periodo di gestione a 5 stelle e successivamente a quella attuale alla requisizione temporanea dei loculi ad alcuni concessionari in attesa di un ampliamento mai avvenuto nonostante i tanti proclami, la linea delle forze di sinistra e centrosinistra è quella di non affrontare la crisi di disponibilità di loculi “pensando ad interventi di tipo stabile e definitivo, – hanno dichiarato in una nota comune i rappresentanti del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista – come l’estensione dell’attuale cimitero o anche la realizzazione di una nuova infrastruttura, ancorchè possibili in virtù di decisioni già assunte da precedenti amministrazioni (PRG e delibere). Tali decisioni, – hanno proseguito – di natura permanente, e peraltro realizzabili in tempi non compatibili con l’urgenza attuale, dovranno a nostro avviso far carico alla responsabilità della futura nuova amministrazione”. Il blocco di sinistra e centro sinistra ritiene dunque che il Commissario possa affrontare la situazione contingente con provvedimenti tampone, compatibili con la sua funzione commissariale e con la situazione di emergenza sanitaria, chiedendo altresì al Commissario di “garantire una rapida attuazione di quanto previsto dalle nuove norme emanate dal governo” per quanto concerne l’accesso al cimitero.

Per quanto riguarda la situazione scolastica ad Anguillara Sabazia, la stessa è stata definita, a ragion veduta, “critica” specialmente per la disponibilità delle strutture

Dunque anche da sinistra e centrosinistra la ricetta è quella di una riapertura, anche parziale, della struttura di via Verdi, chiusa durante l’amministrazione grillina e che poi ha visto come alternativa dei containers che sono stati oggetto di contestazione da parte di numerosissimi cittadini. “Al disagio generalizzato a seguito del distanziamento sociale causato dal coronavirus – hanno detto i rappresentanti di sinistra e centrosinistra – si aggiunge la situazione di tutti gli edifici scolastici nel comune, ed in particolare del plesso di via Verdi chiuso con ordinanza del sindaco uscente. Riteniamo che il diritto allo studio e alla formazione sia uno di quelli veramente essenziali, specialmente per bambini e ragazzi che costruiscono in maniera determinante la loro personalità e le basi del loro bagaglio culturale proprio nel periodo infantile ed adolescenziale. Tale diritto – hanno proseguito – va garantito a tutti, ma sappiamo che già nelle fasi che abbiamo vissuto ciò non è avvenuto: abbiamo dovuto registrare discriminazioni fra famiglie con maggiori o minori disponibilità economiche, di accesso alla rete, di disponibilità di uno o più computer, di capacità/possibilità di seguire i propri figli nelle lezioni a distanza. Insomma, per queste ragioni è indispensabile garantire al massimo le lezioni “in aula”, in un periodo di doppia crisi di disponibilità di spazi: per la necessità di mantenere distanze adeguate (minor numero di bambini e ragazzi in aula, quindi necessità di un maggior numero di spazi idonei), e per la attuale inagibilità del plesso di via Verdi”.

I rappresentanti di sinistra e centrosinistra hanno dunque chiesto al Commissario prefettizio di valutare:

  • una nuova perizia da parte di un ingegnere strutturista, possibilmente dipendente di altra amministrazione pubblica, che consenta la riapertura – anche parziale – della struttura di Via Verdi, previ lavori di messa in sicurezza;
  • di richiedere alla Regione Lazio un finanziamento straordinario, per i nostri attuali plessi e per far fronte ad altre spese (esempio affitto di altre strutture in muratura);
  • di attivare gli Uffici Comunali affinchè provvedano a partecipare ai bandi per richiedere contributi e finanziamenti ai Ministeri ed a tutti gli altri Enti preposti;
  • l’ipotesi di utilizzare altri edifici in muratura, come ad esempio alberghi o strutture comunali (ad esempio ex consorzio agrario) in luogo dei container.
  • decidere in tempi strettissimi che fare sui container, in considerazione della loro disfunzionalità e delle caratteristiche di inidoneità più volte denunciate, ed anche degli elevatissimi costi (peraltro, su tale vicenda sono possibili interventi da parte della magistratura contabile);

I rappresentanti di sinistra e centrosinistra hanno inoltre ritenuto come indispensabile affrontare altre criticità come il turismo chiedendo al Commissario quali provvedimenti intenda emettere in merito a tutte le attività turistiche, ricettive e di ristorazione e in particolare:

  • gestione degli spazi pubblici, compresi i parcheggi;
  • utilizzo di spazi pubblici da parte di esercizi di ristorazione, bar, ecc..: riteniamo sia necessario dare maggiori concessioni sulle aree pubbliche alle attività di ristorazione e bar che consenta loro di riprendere la normale attività; chiediamo anche di non dare luogo all’esazione della TOSAP e della ICP.
  • gestione degli accessi alla zona del lago di Martignano;
  • concessioni degli arenili;

E’ stato segnalato anche il “Piano Straordinario per l’Occupazione del Suolo Pubblico”

Un piano ritenuto dai rappresentati di sinistra e centrosinistra come da attuare. Un piano redatto per conto dell’associazione “ASCS – Anguillara Sabazia Città Sostenibile” dagli architetti Matteo Brancaleoni, Ruzbeh Ghofranian, Stefano Mondati. “Chiediamo al Commissario – hanno dichiarato i rappresentanti politici del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista – di dare corso a tale piano, che di fatto è un estratto del Progetto Preliminare di Mobilità Dolce denominato “ASCS Anguillara Sabazia Città Sostenibile”, già recepito dal Comune di Anguillara Sabazia: esso prevede l’individuazione ed il recupero di spazi pubblici da destinare alle attività ristorative della zona più centrale di Anguillara, attraverso l’introduzione di locali modifiche alla viabilità che verrebbero realizzate con segni a terra (costo 0). Il Piano – hanno proseguito – è da intendersi come una misura di sostegno straordinaria – perché limitata a questa stagione, caratterizzata dalla convivenza con il virus Covid19 – che permetterebbe ai ristoratori di Anguillara di disporre di maggiore spazio pubblico da destinare ai tavoli per il consumo all’aperto, appena questo sarà consentito. Si tratta di un’agevolazione pubblica a questa categoria già così gravemente colpita dalla quarantena forzata e che, dovendo aumentare le distanze tra i tavoli, senza tale sostegno si troverebbe ulteriormente penalizzata.

Dalla sinistra e dal centrosinistra di Anguillara Sabazia condivisione programmatica anche per quanto riguarda soggiorni estivi, Servizi ai disabili gravi e Gestione dei rifiuti

Soggiorni estivi

“Stante la necessità di garantire tale servizio, sia per il bene dei ragazzi e sia per garantire ai genitori la possibilità di svolgere le loro attività lavorative, chiediamo quali azioni si pensa di attuare, auspicando il possibile utilizzo delle aree pubbliche aperte per l’accoglienza dei bambini”

Servizi ai disabili gravi

“Riteniamo indispensabile, specialmente nell’attuale periodo di crisi, ampliare i servizi da erogare ai disabili gravi; in particolare chiediamo un più ampio utilizzo della cittadella socio sanitaria: naturalmente sarà indispensabile garantire le condizioni di sicurezza per gli utenti ed per gli operatori tramite protocolli sanitari e controlli medici (ad esempio: tamponi)”.

Gestione dei rifiuti

“Senza entrare nel merito di decisioni più generali sulla gestione di questo importante servizio, chiediamo l’apertura dell’isola ecologica per tutte le tipologie di rifiuti (e non solo per conferire gli sfalci, come annunciato a partire dall’11 maggio p.v.): trattasi di un’azione indispensabile, in quanto l’isola ecologica è un anello fondamentale per garantire al meglio la raccolta differenziata di qualità, e quindi più elevati livelli di riciclo, secondo la ormai unanimemente condivisa logica della “economia circolare”. Ribadiamo, poi, la necessità di riattivare la raccolta porta a porta per gli sfalci, (ad esempio, servizio a chiamata). Chiediamo, inoltre, di ripristinare il servizio di raccolta settimanale tramite scarrabile per sfalci ed ingombranti nelle frazioni periferiche di Ponton dell’Elce, Colle Sabazio ed Albucceto, tutte zone poste a molti chilometri dell’Isola Ecologica Comunale.

Infine i rappresentati dei partiti di sinistra e centrosinistra hanno chiesto al Commissario prefettizio informazioni di tipo generale su alcuni punti di particolare interesse per la popolazione e “utili a ristabilire un buon rapporto amministrazione/cittadini, rapporto fortissimamente incrinato dalla precedente amministrazione che ha progressivamente annullato ogni forma di trasparenza e spazi di dialogo. In particolare:

  • servizi erogati alla popolazione come buoni pasto/pacchi alimentari ed erogazione del bonus affitti e relativi criteri adottati;
  • criteri che verranno seguiti per l’applicazione della nuova IMU e come si intende intervenire in caso di difficoltà nei pagamenti da parte dei cittadini;
  • pista/e ciclabili;
  • passaggio a livello;
  • gestione dell’acqua e cessione del SII ad ACEA ATO 2;
  • possibilità di interventi manutentivi su strade;
  • situazione attuale dello stato economico e di bilancio dell’Ente.

Un incontro durante il quale è stata data la piena disponibilità al dialogo, e nel fornire ogni tipo di supporto e sostegno eventualmente individuato. “Consapevoli – hanno concluso – delle grandi difficoltà nella gestione di questa particolarmente drammatica crisi, e con l’unico intento di dare un contributo per il bene della nostra città”.

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Cronaca

Roma, Asl Roma 3: Formare i formatori al benessere nell’apprendimento

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Dopo l’esperienza Covid-19 è stata compiuta, da parte delle strutture del Servizio Sanitario Regionale una riflessione sul senso di una maggiore e più adeguata formazione su tutto il personale delle Aziende Sanitarie e dei Medici di Medicina Generale.
Ieri, nella sala Tevere della Regione Lazio, la Asl Rm3, capitanata dalla dottoressa Francesca Milito, direttore generale, e orchestrata dal dottor Emilio Scalise, dirigente medico Responsabile dell’U.O.S. Formazione ed Aggiornamento del Personale, ha promosso un corso AGENAS volto a “FORMARE I FORMATORI AL BENESSERE DELL’APPRENDIMENTO”.
Una proposta attenta che comprende le necessità di una continua formazione in grado di recepire sul campo le eventualità difficoltà facendone per prima cosa prima esperienza e tramutandole poi in un valore aggiunto.

nella foto il dottor Giuseppe Fucito (ph L.I.)

Quello che si evince, già dalle prime battute, resta fondamentale per il proseguo della narrazione della giornata odierna: la criticità genere un’esigenza. “Nel post-emergenza sanitaria mondiale da Covid-19 – ribadisce Scalise- è diventato di attualità il metodo formativo andragogico cioè la formazione rivolta agli adulti in antitesi alla pedagogia che si rivolge ai giovani senza esperienza”. Un metodo formativo applicato con successo dopo i conflitti mondiali, ad adulti già con esperienza lavorativa vittime di stress post-traumatico come attualmente tanto personale in sanità dopo l’emergenza Covid-19.
Quello che va focalizzato, dice il dottor Marco Sparvoli, psicologo dell’SPDC dell’Ospedale San Camillo, deve essere necessariamente finalizzato a fornire non solo “conoscenze” ma “competenze” e a tale situazione bisogna giungere con la consapevolezza piena di chi, aggiunge, “debba essere formato, con quali obiettivi, chi può e chi deve formare, cosa sia necessario insegnare per formare per giungere poi a come formare ed insegnare” ma poi, aggiunge, diventa rilevante e fondamentale “curare i curanti”
Un impegno forte e che presuppone, come spiega in seguito la dottoressa Norma Sardella, dirigente psicologo della Asl RM3, che “la formazione e la sicurezza non siano piegate al budget” in quanto l’investimento sul patrimonio umano resta ancora oggi la prima fonte di ricchezza di una azienda.
Focalizza poi in seguito la necessità di “realtà co-condivise” capaci, spiega nel dettaglio, di “fare gruppo, fare corpo” un’entità composta da varie membra che che si muova nella interessa di un’unica corporeità.

nella foto, da sx, la dottoressa Maria Rita Noviello, la dottoressa Norma Sardella ed il dottor Emilio Scalise (ph. L.I.)

Nella mattinata è particolarmente toccante la narrazione della dottoressa Maria Rita Noviello, medico oncologo: “Formare chi deve accettare la morte” è il tema davvero delicato che affronta.
Ma lo fa con la serenità che la porta ad affermare con forza che “l’essere umano è di per se essere mortale” e quindi tutta la narrazione del nostro tempo che cerca di “cancellare” dapprima la morte narcotizzando la stessa paura di morire non fa altro che togliere quella naturalità che la morte stessa ha insita in sé. Un principio davvero semplice e chiaro dentro questa sua narrazione che è figlia di una esperienza diretta vissuta con i suoi pazienti “i miei migliori insegnanti sui concetti di vita e morte”, dice nella commozione. “Noi medici, aggiunge, dobbiamo avere il coraggio di valorizzare la vita” anche perché quello che va tolto dal pensiero comune è il concetto errato che fa equivalere l’arte medica, il “medicinus” con il ruolo di “aggiustatore”; tutto ciò, aggiunge, contrasta con quello che è il nostro reale ruolo: “noi medici dobbiamo essere promotori di benessere”.
Due i momenti focali della tarda mattinata
Dapprima l’intervento del dottor Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale che ricorda come il “successo” dell’esempio delle USCAR Lazio durante la pandemia derivi principalmente, dice testualmente “dal mettere il cuore e le orecchie per ascoltare quelli che sono i bisogni formativi” capaci poi di essere esempio per tutti. “una formazione dinamica, che è stata in grado di far funzionare il sistema anche durante uno dei momenti più bui della medicina – delinea il coordinatore dei Corsi MMG Giuseppe Fucito.

intervista al dottor PIER LUIGI BARTOLETTI, segretario provinciale FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE (VIDEO REALIZZATO DA L.I.)

Nel concludere il suo intervento fa notare che la prima problematica che va superata, per arrivare davvero ad un Sistema Sanitario eccellente sia quella mancanza di collegamento tra territorio e l’ospedale e questo può avvenire quando i medici di medicina generale diverranno “sentinelle in grado di condividere i casi clinici e smettano di essere i cosiddetti medici della ricetta” e questo può avvenire solo difendendo con forza il sistema pubblico l’unico in grado di sopportare i bisogni reali delle persone.
Di seguito interessante il commento dell’avvocato ed ex magistrato cassazionista Italo Amorelli, uno dei decani dell’ordine romano, presidente del Lions Club Accademia, che partendo dall’inciso contenuto nell’art. 32 della Carta Costituzionale “il diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo” afferma con forza la necessità che i medici tornino a comprendere, con maggiore forza, “leggendo, capendo, tenendo a mente, spiegando” quello che la loro professione ma, soprattutto, il “Giuramento di Ippocrate” impone loro e a ciò fanno eco le parole della psicologa dottoressa Maria Pia Malizia che riafferma la necessità dell’apprendimento come veicolo di sviluppo e di miglioramento.

nella foto, da sx, la dottoressa Maria Pia Malizia, l’avvocato Italo Amorelli, il dottor Emilio Scalise, la dottoressa Maria Rita Noviello ed il dottor Pier Luigi Bartoletti (ph L.I.)

La mattina si chiede poi con il racconto di Arianna Camilloni, PSF infermiere coordinatore UOS formazione e aggiornamento del personale: racconta i terribili giorni del Covid-19 non nascondendo la sua emozione che coinvolge l’intera sala e le più di 150 persone collegate in videoconferenza.

Arianna Camilloni

Due i concetti che esprime con forza: l’approccio più concreto alla salute tramite la “salutogenesi” in grado di occuparsi delle fonti stesse della salute, delle risorse generali e del senso di coerenza e poi la “patogenesi” per verificare al meglio tutte quelle alterazioni dello stato fisiologico che portano poi allo stabilirsi ed allo svilupparsi di una patologia.
Ma resta l’amarezza nelle sue parole: è pur vero che durante il periodo Covid-19 si sia parlato degli “angeli con il camice bianco” ma le troppe violenze che avvengo verso tutto il personale sanitario fanno riflettere a fondo.

nella foto, da sx, Davide Conforti, Claudio Rossi e il dottor Emilio Scalise (ph L.I)

Un “istrionico” ma concreto Claudio Rossi, accompagnato dal giovanissimo Davide Conforzi, ci raccontano la formazione del personale amministrativo che è, sotto alcuni punti di vista, il lato nascosto del mondo della Sanità ma nel contempo è anima stessa del Servizio.
Claudio Rossi racconta la sua esperienza ultra quarantennale nel mondo della sanità: “in ogni mio atto amministrativo ho sempre messo al centro il malato e credo che per chi oggi svolge tale attività debba essere sempre e comunque il principio base”.
Lo dice con quella forza emotiva e con la sua capacità di far comprendere come “l’ansia dell’atto amministrativo” non debba essere mai presente in chi agisce avendo la “persona al centro del proprio agire”.
“Potrà essere banale il mio pensiero ma esistono due tipi di impiegati: quello che fa l’impiegato e l’impiegato stesso” e nell’esempio della strada con buche spiega al meglio il suo concetto; “il primo le salta, il secondo costruisce a lato una strada in grado di raggiungere l’obiettivo ed una volta compiuto ciò si appresta a coprire le buche de disservizi che possono essersi generati dentro una procedura”.
Un atteggiamento che costruisce ricchezza e la sua speranza guardando negli occhi Davide Conforti è quella di poter essere riuscito a trasferire le sue esperienze e il suo modo di lavorare.
Entrambi orgogliosamente affermano di avere scelto di lavorare in ospedale con senso di responsabilità e di solidarietà.
La giornata si conclude poi con due esperienze che, apparentemente, poco legano con il mondo della sanità: la danza e l’arte figurativa.

nella foto, da sx, la dottoressa Giorgia Celli, la dottoressa Noemi Romana Bernardi ed il dottor Emilio Scalise (ph L.I.)

Giorgia Celli, psicologa, psicoterapeutica e ballerina, assieme a Noemi Romana Bernardi, psicologa clinica e psicoterapeutica, raccontano le proprie esperienze di danzaterapia: “dimmi come danzi la tua vita” è il loro incipit all’intervento perché attraverso di questo si ottengo esperienze di trasformazione in grado di ricreare, attraverso i movimenti autentici e primordiali, quella armonia nei corpi che riporta, prima di tutto, stabilità alle emozioni.
Una “sana follia” che riesca a liberarci da pregiudizi, preconcetti, paure e tabù dove tutti i sensi dell’uomo vengono esaltati.

la dottoressa Vincenza Ferrara (ph L.I.)

Vincenza Ferrara, docente esperta in Strategie di Pensiero Visivo dell’università La Sapienza, e Metello Iacobini responsabile di Ematologia Pediatrica presso il Policlinico Umberto I di Roma, “una apparente strana coppia” raccontano l’esperienza vissuta attraverso la sperimentazione e la ricerca VTS (Visual Thinking Strategies) ponendosi come obiettivo lo studio e l’applicazione di metodi innovativi per l’utilizzo dei patrimoni culturali come strumento per l’apprendimento, la promozione e l’inclusione sociale, il miglioramento delle relazioni interpersonali, la mediazione culturale e la salute è riuscita a ricreare una rete di rapporto umani ed lavorativi all’interno di una struttura, quella dell’Ematologia Pediatrica dell’ospedale Umberto I, “logorata” da un clima decisamente pressante trattandosi di oncologia pediatrica.
I risultati ottenuta dalla dottoressa Ferrara ed dal dottore Iacobini dimostrano come una maggiore sinergia, una miglioramento delle relazioni interpersonali hanno creato questa rete tra le diverse componenti della struttura realizzando un tangibile e concreto miglioramento.

il dottor Metello Iacobini (ph L.I.)

Una giornata davvero piena di spunti e di considerazioni.
Quello a cui teniamo maggiormente è ricordare come le persone che oggi abbiamo incontrato restino, al di là del camice, al di là dello sportello, degli esseri umani capaci di comprendere e verso i quali, come utenti, abbiamo il dovere di rapportarsi con rispetto ed attenzione, la stessa che, da sempre, loro hanno nei nostri riguardi.

intervista alle dottoresse norma sardella e MARIA RITA NOVIELLO ED AL DOTTOR EMILIO SCALISE (VIDEO REALIZZATO DA L.I.)

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Anguillara, ai Giardini del Torrione va in scena la grande musica dei MishMash e di Mauro Di Domenico

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Con il fado portoghese dei Poemas de Mar ed un pubblico attento e vivace venerdì 22 giugno si è registrata ai Giardini del Torrione ancora una serata di grandi emozioni per la manifestazione “Atmosfere nel Palazzo e nei Giardini”.
 
La manifestazione organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, con il cofinanziamento di Regione Lazio a valere dell’Avviso Pubblico per il sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo e la collaborazione di Aisfor, Dmo Beltur e Pro Loco Anguillara, prosegue accompagnando gli spettatori in un viaggio musicale intorno al mondo.
 
Tutti gli appuntamenti hanno infatti segnato una tappa nel cammino delle radici musicali comuni.
 
E l’appuntamento del 29 giugno alle 21 è un po’ l’emblema di questa ricerca etnomusicale che sta alla base della seconda edizione della manifestazione che vede la direzione artistica di Mauro Di Domenico.
 
E’ di scena infatti il gruppo musicale “MishMash” – termine che racchiude significati legati al concetto di “mescolanza” o “melange” –  composto da musicisti appartenenti a quattro differenti fedi religiose. Il gruppo – Marco Valabrega al violino, Daniele Valabrega alla viola, Bruno Zoia al contrabbasso, Nicola Pignatiello alla chitarra, Mohssen Kasirossafar alle percussioni persiane – propone una versione molto originale del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo mediorientale, i Paesi dell’Est.
 
Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer, nelle romanze giudeo-sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali e di autori contemporanei di area persiana con scelte di arrangiamento che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano simili repertori. Per completare il percorso multi etnico si unisce allo spettacolo la cantante italo-turco Yasemin Sannino  che con la sua interpretazione riesce a far vibrare i suoni e canti del MishMash ensemble regalando una performance spettacolare e nello stesso tempo enormemente spirituale.
 
Domenica 30 giugno alle 21 sale sul palco lo stesso direttore artistico della manifestazione Mauro Di Domenico con il suo spettacolo “Nati in riva al mondo”.  “Riprendo un mio vecchio progetto che misi in piedi con la collaborazione e la guest di Luis Sepúlveda e Angel Parra e gli Inti Illimani. E’ una sorta di viaggio tra il mondo latino e il Mediterraneo, questo ponte virtuale tra la musica latino-americana e il nostro bacino, chiaramente in una versione aggiornata ai tempi che viviamo. E’ un progetto che di per sè è in continuo divenire e che si nutre di ispirazioni e che, come tale, non può non comprendere anche omaggi doverosi ad artisti con i quali ho avuto l’onore di lavorare tra i quali l’intramontabile Pino Daniele e il genio di Ennio Morricone”.
 
Compositore, chitarrista, arrangiatore, autore, partenopeo, Di Domenico nella sua lunga carriera artistica ha lavorato spalla a spalla con una lunga serie di artisti di fama internazionale.
 
Figlio del tenore Lello Di Domenico, si è diplomato in chitarra classica col maestro Eduardo Caliendo. Ha frequentato i corsi del chitarrista Alirio Díaz, approfondendo la conoscenza della musica latinoamericana, e quelli di Paco Peña dal quale ha appreso la tecnica del flamenco. Ha collaborato a lungo, spesso anche in veste di direttore musicale, con Massimo Ranieri e con Mauro Pagani. Ha all’attivo diverse collaborazioni con il regista Maurizio Scaparro, in particolare per i lavori Napoli a Venezia, Don Chisciotte, Pulcinella, Liolà e Le mille e una notte. Nel 2007 è uscito il suo “Di Domenico plays Morricone – The Images Soul”, doppio album con brani originali e una rilettura dei grandi successi di Ennio Morricone, il quale compose per l’occasione un brano esclusivo.. E’ del 2013 è uscito  Borderline Stories, distribuito dalla Edel, con una prefazione di Giuseppe Tornatore e con numerosi ospiti illustri quali Murray Abraham, Shel Shapiro, Enrico Lo Verso, Roberto De Simone, Pedro Cano, Nabil Badine, Badara Seck. Nel  2017 è uscito l’editore Rogiosi pubblica il suo libro “Una chitarra tra Napoli e il mondo” a cura di Donato Zoppo e con prefazione di Ennio Morricone. Il cd allegato contiene registrazioni live da documenti personali del chitarrista con Eduardo Caliendo, Massimo Ranieri, Inti Illimani, Musicanova, Carlo D’Angiò, Nuova Compagnia Canto Popolare. Nel 2018 Di Domenico ha ricevuto nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma il Premio Internazionale Medaglia d’Oro “Maison Des Artistes”. Contemporaneamente è stata pubblicata una sua raccolta di trascrizioni Morricone for Classical Guitar per l’editore Volontè & Co. Nel 2018 ha pubblicato il cd “Essenza”, omaggio al repertorio di Pino Daniele con brani rielaborati per orchestra. All’album partecipano Phil Palmer, Danny Cummings, Mel Collins, Paolo Jannacci, Mauro Pagani, Carlo Marrale e Matteo Saggese, mentre la presentazione al disco è di Phil Manzanera (Roxy Music).
 
Tra gli ultimi lavori di Mauro Di Domenico il libro “Quando incontri una leggenda. Storia di un’amicizia con Ennio Morricone” con prefazioni di Mauro Pagani e Peppe Vessicchio. Il volume racconta i ventisette anni di incontri e collaborazioni tra Di Domenico e Morricone.  Scene di vita che rivelano i tratti umani di un gigante del Novecento, e che lasciano il lettore divertito, e anche un po’ commosso, di fronte agli intrecci di vicende e personaggi che hanno animato la scena musicale italiana.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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San Cesareo, spara ai Carabinieri con una Smith e Wesson cal. 357: immobilizzato e arrestato

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I militari erano intervenuti a supporto di un ufficiale giudiziario impegnato nell’esecuzione di uno sfratto d’immobile

I Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato un 62enne, domiciliato a San Cesareo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, porto di arma clandestina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Questa mattina, i militari della Stazione di San Cesareo sono intervenuti a supporto di un ufficiale giudiziario impegnato nell’esecuzione di uno sfratto d’immobile sito nel Comune di San Cesareo via Maremmana Terza cv. 3/A ove attualmente dimorano i parenti prossimi dell’indagato. Arrivati sul posto i Carabinieri notavano anche il 62enne che, alla loro vista, si recava all’interno di un garage di pertinenza dell’abitazione dove prelevava una pistola a tamburo (risultata essere una Smith e Wesson cal. 357 con matricola abrasa) con cui, una volta tornato in prossimità dell’ingresso dell’immobile, esplodeva due colpi di arma da fuoco verso i Carabinieri, senza colpirli. Questi ultimi bloccavano immediatamente l’uomo ponendolo in sicurezza e disarmandolo. La successiva perquisizione consentiva di rinvenire nella sua disponibilità, in particolare in un marsupio indossato nelle fasi dell’aggressione, un coltello a serramanico e 21 proiettili aggiuntivi. Su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli l’uomo è stato successivamente accompagnato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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